Quattordici

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14.

Io e Fleur rimanemmo un po' perplesse ad osservare il nostro magazzino, che in quel momento sembrava più una palestra per agenti della CIA.
Era ricoperta da materassi più o meno grandi e spessi, e tutti ci guardavano tra l'impaziente e il divertito.

-E questo?- domandai a mio fratello inarcando un sopracciglio.
Indicò il tutto con una mano, prima di rivolgersi a me -niente domande, mettetevi al centro di quel grande materasso blu e aspettate che vi affidi un compagno- disse con un tono che non ammetteva repliche.
Io e Fleur ci lanciammo un'occhiata carica di sottointesi, prima di dirigerci svogliatamente dove ci aveva indicato Dan.
Non capivo perché dovessi fare tutta quella roba, mi ero sempre saputa difendere bene, non mi serviva di certo diventare una combattente di prima categoria.

"oh, si che ti serve"

Borbottai tra me e me spostando il peso da una gamba all'altra, guardando impaziente mio fratello che camminava avanti e indietro esaminando tutti, cercando di capire chi fossero i giusti avversari da affidarci.
-Ben, vai con Ellen- ordinò lanciando un rapido sguardo verso quest'ultimo, che con un sorrisetto venne fino a fermarsi davanti a me.

Vaffanculo. Dovevo uccidere Dan.

Cercai con tutte le mie forze di non assalire Ben, ma alla fine lo scopo era quello, no?
Sbirciai nuovamente verso mio fratello, curiosa di vedere chi avrebbe scelto per Fleur.
-A Fleur ci penso io- decretò infine, per poi invitare gli altri a lasciare il magazzino con un cenno della mano.
Aggrottai la fronte, sorpresa e leggermente offesa. Pensavo che lui non avrebbe combattuto, visto che era forse il più esperto tra noi, ma adesso dovevo ricredermi. Aveva deciso di farlo lo stesso.
Allora perché non aveva deciso di allenare me, invece di ammollarmi un povero deficiente?

Da una parte avere davanti Ben mi faceva venire voglia di prenderlo a pugni, il che era già un buon inizio, ma di sicuro mi sarei sentita più a mio agio con mio fratello.

"ma lui allenerà la tua migliore amica"

Grugnii scacciando la fastidiosa vocina che ronzava nella mia testa, prestando attenzione a Dan che si schiarì la voce.
-Adesso inizierete voi due. Tu sai già cosa fare- disse rivolgendosi a Ben che sorrise malignamente.
Lo fulminai trattenendomi dall'imprecare.
-Per quanto riguarda te, devi colpirlo. Forte- ordinò avvicinandosi.

Lo guardai confusa. Come potevo colpire una persona facendogli male, così, senza motivo? Non avevo mica davanti un qualcuno che rappresentava un pericolo e, per quanto Ben non mi stesse a genio, non volevo picchiarlo.

Aprii bocca per protestare, ma la richiusi immediatamente quando Dan mi lanciò un'occhiataccia.
Sbuffai stringendo le mani in due pugni, girandomi verso il ragazzo davanti a me che intanto si stava scrocchiando le nocche. Sembrava divertito da quella situazione, il che mi risultava un qualcosa di incomprensibile.

Quello era tutto tranne che divertente.

-Bene. Iniziate- disse Dan con voce annoiata, mentre Fleur lanciava degli sguardi preoccupati verso di me.
-Cercherò di non farti troppo male- ghignò Ben avvicinandosi.
Lo guardai con aria di sfida -Attento a non spettinarti i capelli- lo presi in giro facendo un passo avanti a mia volta.
Improvvisamente mi spinse facendomi cadere a terra. Lo guardai indignata e confusa, non riuscendo a comprendere che lo avesse fatto davvero. Vidi Fleur portarsi una mano davanti alla bocca, mentre mio fratello rimase impassibile a guardare la scena senza fare una piega.
Ricevetti un calcio in pancia, che mi tolse il fiato per qualche secondo.

Alzai lo sguardo su Ben che mi guardava trattenendo una risata.

Bastardo.

-Se non lo avessi capito devi colpirmi- disse sarcasticamente prima di spingere con una mano la mia testa verso il pavimento.

Justin Bieber is FrostDove le storie prendono vita. Scoprilo ora