Quarantadue

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42.


Justin

Mi svegliai a causa della luce che arrivava dritta sulla mia faccia. Grugnii sbattendo le palpebre più volte per abituarmi alla luce, per poi girarmi dall'altra parte. Sorrisi automaticamente mentre ammiravo Ellen, che dormiva beatamente. Quando dormiva sembrava così innocente, quasi una bambina. Non dimostrava per niente sedici anni, e questo suo lato mi faceva impazzire. Era solo una ragazzina cresciuta troppo in fretta, un po' come me.

La pelle color porcellana, le guance rosate, le labbra rosee e morbide e il naso piccolo e perfetto, quella ragazza era un angelo.
Il mio angelo.

Mi alzai attento a non svegliarla, afferrai i boxer e un paio di pantaloni della tuta per indossarli, poi scesi di sotto dove trovai i ragazzi seduti al bancone della cucina.

-'Giorno Bieber- mi salutò Chaz dandomi una pacca sulla spalla, mentre trafficava con le pentole intento a cucinare uova e bacon. Sembra strano per uno come lui, ma la sua passione è la cucina e se non ci fosse stato lui probabilmente tutti noi saremmo morti di fame.
Presi posto vicino a Derek, che alzò lo sguardo su di me per sorridermi -Passata una bella notte?- domandò mentre tutti gli altri scoppiavano a ridere.
Lo fulminai -Taci Villega o giuro che te ne pentirai- lo minacciai senza trattenere una piccola risata. Lui alzò le mani in segno di resa -Vabbene, tanto la risposta penso sia chiara a tutti.- mormorò mentre Chaz mi porgeva un piatto fumante.

-Grazie bro- dissi fiondandomi sul cibo, accorgendomi solo in quel momento di quanto fossi affamato.
Alzai lo sguardo quando sentii la sedia alla mia sinistra spostarsi. Vidi Ellen con gli occhi ancora socchiusi, i capelli scompigliati. Anche così era perfetta.
Prese posto al mio fianco prima di sbadigliare, facendo ridacchiare tutti.
In quel momento spalancò gli occhi accorgendosi della presenza dei ragazzi. Tirò la mia maglietta giù per coprire le gambe scoperte.

-Guai a voi se provate a guardare una zona al di sotto della sua vita- li avvertii mentre tutti annuivano.
-Fratello, per chi ci hai preso?- chiese Ryan fingendosi offeso.
Scossi la testa borbottando mentre Chaz si sedeva con noi per porgere un piatto di uova e bacon anche a Ellen.
-Dovrei farmi pagare per questo- farfugliò mentre accendeva la televisione.
Continuai a mangiare senza prestare attenzione al telegiornale, così come tutti gli altri.

" Oggi abbiamo il grande onore di avere qui con noi l'ispettore Overville, capo della polizia di Stratford.
Ci parlerà di un problema molto diffuso tra i giovani, ma soprattutto in questa città dove non vi è, diciamocelo, un attimo di tranquillità. Ci darà consigli e raccomandazioni per evitare di dover affrontare spiacevoli situazioni. Passo la parola all'Ispettore Overville e vi auguro una buona giornata"

Tutti quanti alzammo la testa in direzione della televisione, scorgendo la patetica faccia di quell'uomo viscido.


"Per me è un grande onore essere qui e poter parlare ad un pubblico così vasto. Sarò schietto e arriverò dritto al punto. Ormai sappiamo tutti della criminalità che gira per le strade di Stratford, a causa di bande più o meno note. Avendo una figlia di sedici anni mi preoccupo, e non solo da poliziotto, anche da padre. Ogni giorno ho la paura che possa entrare nel mirino di una di queste bande di delinquenti, gente disastrata e lasciata allo sbando più totale, senza alcun freno. Parliamo di ragazzi e ragazze giovani, ma molto pericolosi e con una organizzazione, per quanto malata e perversa, buona. La polizia di Stratford si trova ad affrontare tutti i giorni questi delinquenti, ma non sempre è facile incastrarli perché, come ho già detto prima, dietro le loro azioni vi sono piano organizzati nei minimi dettagli. Mia figlia frequenta il liceo pubblico di Stratford a est della città, e come sapete alcuni di questi malviventi frequentano la stessa struttura, ma l'ho educata all'indifferenza verso questi individui. Più volte mi ha raccontato di essere stata vittima di intimidazione da parte loro, e per questo motivo sono qui a lanciarvi un messaggio. Tenete i vostri figli al sicuro, la città di Stratford non è raccomandabile e la polizia è già pronta ad intensificare i controlli notturni."

Justin Bieber is FrostDove le storie prendono vita. Scoprilo ora