Quarantaquattro

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44.

Corremmo tutti fuori dalla casa, ma non appena arrivammo a metà del prato prima della strada Andson mise in moto la macchina, per poi partire a tutta velocità.
-Cazzo!- urlai dando un calcio ad un sasso, per poi mettermi le mani tra i capelli, cercando di sbollire la rabbia.
Quel bastardo, non avrei avuto pace fino a quando non lo avrei ucciso con le mie stesse mani.

-Chiama Derek e spiegagli tutto. Digli di chiamare gli altri e prendere la sua macchina- disse velocemente Justin rivolgendosi ad Alex, che annuì correndo verso la casa.
Poi si girò verso Mike -Noi prendiamo la mia macchina- disse prima di camminare velocemente verso quest'ultima seguito da Mike. Quando Justin mise in moto corsi verso la macchina -vengo anche io- annunciai prendendo posto nei sedili posteriori.
Vidi i muscoli di Justin contrarsi, ma non ribadì consapevole che non avrei ceduto quella volta. Partì con un rombo, per poi seguire la stessa strada che aveva preso Andson.
Speravo con tutta me stessa di raggiungerlo, sentivo l'adrenalina scorrere nelle mie vene e n solo il pensiero di essere sullo stesso pianeta di quel bastardo mi opprimeva. Non meritava di vivere ancora, e continuava ancora a sfidarci come se avesse tutto sotto il proprio controllo.

-Eccolo- esclamai sporgendomi verso Justin e Mike, per indicargli la jeep nera davanti a noi.
Justin digrignò i denti accelerando, mentre Mike tirava fuori la pistola e apriva il finestrino.
-Non puoi sparare, altrimenti arriverà la polizia- disse Justin lanciandogli una rapida occhiata.
Mike annuì sbuffando, senza smettere di stringere la pistola.
-E poi devo essere io ad ucciderlo- aggiunsi facendo sgranare gli occhi a Justin, che però non osò ribattere.

Era già buio, essendo le otto di sera e inverno, tuttavia i lampioni illuminavano la strada quel tanto che bastava per non perdere di vista la macchina di Andson.
Poco dopo il telefono di Justin squillò -Pronto? - rispose mettendo il vivavoce.
-Dove siete?- domandò quello che riconobbi come Derek.
Justin si guardò un po' intorno -L'autostrada, verso il nord di Stratford- rispose velocemente per poi riportare l'attenzione alla jeep.

-Ellen?- mi chiamò poi Dan.
-Si?- risposi sporgendomi in avanti per poter sentire meglio.
-Stai bene?- chiese visibilmente preoccupato.
Vidi Justin alzare gli occhi al cielo e stringere il volante, mentre io sorridevo -Sto bene. Sono solo un pochino incazzata- dissi sinceramente facendo ridere Mike.
-Lo so, anche io. - confermò mio fratello prima di attaccare.

Sospirai riportando la mia attenzione sulla strada davanti a noi, quando mi accorsi che rimaneva poca benzina del serbatoio.
-Justin siamo quasi a secco- mormorai osservando la sua reazione.
Si irrigidì prima di dare un pugno al volante -Fanculo- borbottò guardandosi intorno senza trovare nessun distributore.
-Che facciamo?- domandò Mike osservando la jeep che procedeva sempre più velocemente lungo la strada.
Sbuffai -Dammi la pistola- gli ordinai causando l'espressione sbigottita di Mike, e poco dopo quella incredula di Justin.

-Non puoi sparargli qui- mi fece notare girandosi verso di me.
Strinsi le mani in due pugni -E allora cosa cazzo facciamo?- urlai lasciando che la rabbia prendesse il controllo. Non era possibile, eravamo ad un passo dal prenderlo e dovevamo rinunciare per un motivo così stupido.
Justin strinse il volante -Non possiamo fare nulla- rispose alzando il tono della voce, visibilmente infastidito da quella situazione. Fermò la macchina, mentre tutti e tre rimanevamo ad osservare la macchina sparire.

Sentii gli occhi bruciare, sentendomi sempre più frustrata.
mi girai verso il finestrino, cercando in tutti i modi di non pensare, senza successo.
Lo avremmo potuto prendere, sarebbe potuto morire questa sera stessa e io mi sarei presa la mia vendetta per tutto quello che aveva fatto, invece dovevo stare lì ferma senza poter fare nulla.

Poco dopo la macchina di Derek si fermò dietro a quella di Justin.
Dan e Derek corsero verso di noi, mentre Justin abbassava il finestrino.
-Perché vi siete fermati?- domandò mio fratello, visibilmente arrabbiato.
Lo capivo, mi sentivo esattamente come lui in quel momento.
-siamo quasi a secco- rispose Justin dando un pugno al volante.

Justin Bieber is FrostDove le storie prendono vita. Scoprilo ora