Capitolo X

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Spazio autrice:
Ciao! Volevo solamente chiedervi di andare a dare un'occhiata alla storia di BelieberSara99 , mi fareste un grande favore.
Grazie mille a chi lo farà ❤️
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ALEXIS
Due settimane volarono via e finalmente arrivò il giorno del compleanno di Ally. Avevo esplicitamente ordinato a mia madre di tenere con sé Ally per qualche ora in modo che io e Justin potessimo organizzare una piccola festa a sorpresa per lei.
Justin, si era ormai guadagnato la mia fiducia,nonostante avessimo avuto qualche altro battibecco.
La relazione tra Becky e Jake andava a gonfie vele e la mia amica ormai, non parlava d'altro di quanto fosse bravo il suo ragazzo a letto e di quanti bei regali egli le facesse. A volte pensavo seriamente che stesse con lui solo perché era ricco e bravo a letto.
Era passata anche una settimana dall'anniversario della morte di Jacob e quel giorno Justin, senza che io gli chiedessi nulla,mi accompagnò al cimitero a salutare il padre di mia figlia. Dire che quel giorno versai fiumi di lacrime sarebbe un eufemismo.
Justin doveva venire a casa mia alle 9.30 del mattino per preparare la festa ad Ally,ma alle 10 non si era ancora fatto vivo.
"Sei in ritardo" dissi aprendo la porta di casa.
"Scusami Alex" disse Justin. Entrò e mi lasciò un dolce bacio in fronte.
"Allora"disse "da dove iniziamo?"
"È da mesi che Ally dice di voler dipingere la sua stanzetta di viola,il bianco non le piace,quindi inizierei da lì. Che ne dici?" chiesi.
"Perfetto"disse "il colore dove lo tieni?" mi domandò.
"È nel ripostiglio. Tu prendilo,io intanto vado a coprire i mobili"
Justin annuì ed andò a recuperare la vernice. Io andai in camera di Ally a coprire i mobili.
5 minuti dopo Justin tornò con il colore e due rulli.
"Allora,ci diamo da fare?" chiese sorridendo.
In risposta presi uno dei rulli dalle sue mani e posai a terra la pittura ed aprii il coperchio.
Justin girò la visiera del cappello all'indietro e sporcò il suo rullo con un po' di pittura.
"Mettiamoci al lavoro" disse iniziando a dipingere la prima parete.
"Oh, fanculo" sentii Justin dire poco dopo.
"Che succede?" chiesi voltandomi nella sua direzione.
"Mi sono sporcato la maglietta nuova" disse sbuffando.
Scoppiai a ridere.
"Cos'hai da ridere?" mi chiese guardandomi male.
"Fammi capire" gli dissi "tu ti metti la maglietta nuova,per venire a dipingere una camera?"
"Lo sapevo io che dovevamo dipingere? No. Quindi muta" disse.
Risi ancora. "Dai togliti la maglia,va lavata subito prima che il colore si secchi" dissi invitandolo a togliersi la maglia.
Un sorriso malizioso si fece largo sul suo volto.
"Justin,piantala" dissi sorridendo.
Quel sorrisetto non lasciò il suo volto.
"Va bene,allora tieniti la maglietta sporca" dissi voltandomi dall'altra parte.
Lo sentii sbuffare. "Va bene miss permalosa,tieni" disse. Sorrisi mentalmente e mi voltai.
"Grazie" dissi sorridendo recuperando la maglia.
"Ha raggiunto il tuo scopo,contenta?" chiede sorridendo sornione.
"Justin,non è la prima volta che ti vedo senza maglia" dissi sorridendo leggermente.
"Lo so,ma ogni volta è meglio della precedente,no?" domandò avvicinandosi.
Indietreggiai di un passo e lui ne fece uno avanti. Continuammo così finché la mia schiena toccò il muro. Per fortuna doveva ancora essere dipinta.
"Sei in trappola,piccola Alex" disse Justin avvicinandosi ulteriormente.
"Non mi avvicinerei se fossi in te" lo minacciai.
"E perché?" chiese continuando a sorridere.
Sorrisi a mia volta e,con il rullo che tenevo ancora nella mano destra,dipinsi il suo petto.
Justin scattò all'indietro e io scoppiai a ridere.
"Piccola insolente" disse guardandomi a bocca aperta.
"Ti avevo avvertito" dissi.
"Me lo dai un abbraccio?" chiese aprendo le braccia e facendo una faccia da cucciolo.
"Oh no" dissi. "Ne faccio a meno" dissi sorridendo.
Non so cosa successe dopo,ma mi ritrovai a correre in giro per casa come una pazza con Justin che,sporco di vernice,mi inseguiva.
"Tanto ti prendo" disse mentre entravamo in salotto.
Poco dopo due braccia muscolose circondarono la mia vita e mi attirarono a sé.
"Vedi? Ti ho preso" mi disse all'orecchio. Una scia di brividi mi percorse la spina dorsale.
"Lo vedo" dissi sorridendo.
Pochi secondi dopo,sentii la porta d'ingresso aprirsi e Becky fece ingresso in salotto. Alzò lo sguardo dal cellulare e appena ci vide,sorrise.
"Ho interrotto qualcosa?" chiese Becky continuando a sorridere.
Uscii dalla presa di Justin e mi sistemai la maglietta che nella corsa si era un pochino alzata.
"No" "Si" dicemmo all'unisono io e Justin. Gli tirai una pacca nello stomaco e lui scoppiò a ridere.
"Non hai interrotto nulla,Becky. Avevi bisogno?" domandai.
"Mi ha chiamato tua madre perché tu non eri raggiungibile. Ha detto che Ally vuole assolutamente tornare a casa e che tra un'ora emmezza la porta qui" disse. Sbiancai.
"Cazzo" dissi "dobbiamo muoverci" dissi.
"Hai detto una parolaccia" disse Becky più a se stessa che a noi.
"Justin,ha detto una parolaccia"disse a lui. I due si batterono il 5 e io sbuffai.
"Possiamo muoverci,per cortesia?" chiesi impaziente.
"Sì" disse Becky. "Dai,vi do una mano"
Salimmo tutti e tre al piano superiore e continuammo a dipingere la stanza.
Avevo il presentimento che quella, sarebbe stata la migliore festa di sempre.

Trust || Justin BieberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora