Il rumore della porta che sbatté contro il muro,mi fece sussultare e quasi caddi dallo sgabello dell'isola al centro della cucina sul quale ero seduta.
"Pranzo in famiglia!" urlò la voce che riconobbi immediatamente. Mia madre.
"Eh?" dissi a bassa voce.
Mi alzai in piedi e mi diressi in salotto,dove mia madre stava salutando Ally che guardava i cartoni alla televisione.
"Mamma" dissi. Quest'ultima alzò la testa e mi guardò sorridente.
"Tesoro" disse venendo velocemente verso di me per poi darmi un caloroso abbraccio,il quale ricambiai.
"Che ci fai qui?" chiesi staccandomi.
"È un po' che la nostra famiglia non si riunisce per pranzo" disse lanciando un occhio ad Ally alle sue spalle.
"E hai pensato di farlo oggi?" domandai.
"Beh,si" disse con un'alzata di spalle. "Ci sono problemi?" chiese aggrottando le sopracciglia.
"No" mi affrettai a rispondere "c'è anche Justin in casa" dissi.
Mia madre mi guardò confusa.
"Dov'è?" domandò guardandosi intorno.
"Sta dormendo" risposi.
"Dove?" chiese nuovamente mia madre.
"Al piano di sopra"
"Ha dormito qui?" chiese mentre gli angoli della sua bocca si sollevavano lentamente.
"Si" chiesi e questa volta fui io ad aggrottare le sopracciglia non capendo dove volesse andare a parare.
"Perché non mi hai detto che stavate insieme?" chiese alzando di poco il tono di voce ma con un gran sorriso.
Quasi mi strozzai con la mia saliva.
"Mamma,non stiamo insieme" dissi sentendo le mie guance tingersi di rosso.
Ora quella confusa era mia mamma.
"E allora perché dorme qui?" chiese.
"Lo sto ospitando perché il tetto di casa sua è tipo...crollato" risposi.
"Bene" disse mia madre facendo ricomparire il sorriso sul suo volto "vallo a chiamare,così mangiamo"
Annuii e salii al piano di sopra. Mi avvicinai alla piccola camera degli ospiti situata difronte alla mia stanza, ed aprii lentamente la porta. Justin era sdraiato a pancia in giù con la coperta che gli copriva dalla vita in giù. La schiena nuda era illuminata dai pochi raggi del sole che filtravano dalla finestra e le sue braccia tenevano ben saldo il cuscino sopra la sua testa.
Quando espirava emetteva un dolce sibilo. Era adorabile,sembrava un bambino.
In punta di piedi mi avvicinai ulteriormente al letto e, dopo aver preso una piccola rincorsa, mi buttai su di lui. Justin sussultò ed alzò la testa di scatto,disorientato.
Iniziai a saltare sul letto,stando attenta ad evitare di atterrare ancora sul corpo di Justin,il quale grugnì sonoramente.
"Sveglia,dormiglione" dissi saltando giù dal letto.
"Ti voglio bene,sul serio" disse con voce ancora impastata dal sonno "ma in questo momento vorrei ucciderti" disse,affondando poi la testa nel cuscino.
Sbuffai ed incrociai le braccia al petto.
"Sono io quello che dovrebbe sbuffare,non tu" disse mantenendo la testa nel cuscino.
"C'è mia mamma giù,ci aspetta" dissi.
Justin alzò la testa di scatto,portandosi successivamente la mano dietro al collo con un'espressione di dolore dipinta in volto.
"Devo smettere di fare così" disse massaggiandosi leggermene il collo.
Risi. "Dai muoviti, i miei sono venuti per pranzo" dissi avvicinandomi alla porta.
Justin sbuffò "dammi 5 minuti" disse stirandosi.
Uscii dalla porta e tornai al piano di sotto.5 minuti dopo, Justin scese dalle scale stropicciandosi un occhio.
"Puntuale il ragazzo" disse guardandomi mia madre,con un'espressione stupita in volto.
Ally ,appena si accorse della presenza di Justin nella stanza,corse ad abbracciarlo.
Sorrisi come facevo sempre quando si abbracciavano. Sentivo lo sguardo di mia madre puntato su di me,così mi voltai e la guardai.
"Che c'è?" chiesi irritata. Odiavo quando le persone mi fissavano e lei lo sapeva.
Il suo sorriso divenne più ampio e poi distolse lo sguardo da me portandolo su Ally e Justin che erano ancora abbracciati.
"Nulla" rispose mia madre.
Ally si staccò da Justin e tornò a vedere i cartoni. Justin si avvicinò a noi e salutò mia madre.
"Salve,Mary" disse Justin sorridendo.
"Dammi del 'tu',Justin" disse lei sorridendo. Justin ricambiò il sorriso.
"Il signor Rivera?" chiese successivamente.
"Arriva tra poco" rispose mia mamma. Justin annuì e, dopo avermi sorriso,andò da Ally che lo stava chiamando.
Io entrai in cucina e presi l'occorrente per apparecchiare.
Mia madre mi seguì.
"Bella la felpa" disse indicando l'indumento che indossavo. "È nuova?" chiese.
Scossi la testa "È di Justin" dissi.
"C'è qualcosa che devi dirmi?" mi chiese sorridendo.
"Mamma,piantala" risposi irritata. Mi voltai verso il lavandino e sorrisi,pur non sapendo bene il perché.
"Mh,se lo dici tu" rispose. Alzai gli occhi al cielo e mi voltai nuovamente per finire d'apparecchiare.
Justin fece il suo ingresso in cucina pochi minuti dopo, con Ally che rideva sulle sue spalle. La loro felicità contagiò immediatamente anche me.
"Arrivati a destinazione,principessa" disse Justin piegandosi per permettere ad Ally di scendere. Quando quest'ultima lo fece, saltellò felicemente verso di me e mi abbracciò. Ricambiai immediatamente e lanciai un'occhiata a Justin che ci fissava sorridente.
Gli sorrisi anche io e ci fissammo senza dire nulla per un periodo di tempo che mi sembrò infinito.
Ally si staccò da me e corse in salotto ad aprire la porta, alla quale non avevo sentito avessero bussato.
Mio padre entrò in cucina con Ally al suo fianco.
"Tesoro" disse vendendomi ad abbracciare.
"Ciao,papà" dissi abbracciandolo a mia volta.
"Chi è quel ragazzo?" mi sussurrò all'orecchio.
"Giusto" dissi staccandomi. "Papà,lui è Justin. Justin, lui è papà" dissi sorridendo.
"Mike" disse mio padre stringendo la mano a Justin.
"È un piacere conoscerla" disse Justin.
"Piacere mio" disse mio padre "e dammi del 'tu' " .
Mio padre aveva portato tante cose da mangiare, tutte,naturalmente, preparate dalla rosticceria davanti alla casa dei miei genitori.
Ci sedemmo a tavola ed iniziammo a mangiare.
"Dimmi,Justin" disse mio padre dopo qualche minuto di silenzio.
"Da quanto state insieme tu e mia figlia?" chiese poggiando le mani sotto il mento. Alzai nuovamente gli occhi al cielo.
"Non stiamo-" Justin si schiarì la voce "insieme. Sono il babysitter di Ally"
Mio padre mi guardò ed io spostai lo sguardo su Ally che cantava tra sé le sigle dei cartoni animati,ignara della conversazione che si stava svolgendo in quel momento.
"Caro" disse mia madre rivolgendosi a mio padre "lascia stare" disse.
Mio padre passò lo sguardo da me a Justin per qualche volta,per poi lasciar cadere il discorso.Il pranzo trascorse allegramente,tra chiacchere e risate ed altre mille domande inquisitorie da parte di mio padre per Justin.
Non capivo come Justin potesse essere così calmo a rispondere alle domande di mio padre con estrema facilità,nonostante egli lo accusasse,seppur indirettamente, di avermi minacciato per acconsentire di farlo rimanere da me tutto il tempo necessario affinché il tetto di casa sua venisse riparato. Ecco,quello era mio padre:uomo sulla cinquantina,con poca barba e capelli brizzolati,grandi occhi neri e tanta,tanta diffidenza.
I miei genitori,alla fine,rimasero anche per cena e quando se ne andarono tirai un sospiro di sollievo. Justin portò Ally a dormire e pochi minuti dopo tornò in salotto.
"Allora" disse Justin guardandomi . "I tuoi pensavano che stessimo insieme?" chiese. Annuii semplicemente.
Si avvicinò velocemente a me e mi strinse in un abbraccio.
"Non sai quante cose ti farei se fossimo fidanzati" mi sussurrò all'orecchio provocandomi una scia di brividi che attraversò il mio corpo.
Risi. "Fai schifo" dissi ridendo tirandogli un piccolo schiaffo sul torace.
Lui rise e ne approfittai per sottrarmi alla sua presa.
"Sei un pervertito" dissi avvicinandomi alle scale,ma continuando a sorridere.
"Buonanotte,amore mio" disse con ironia. La sua risata contagiò anche me.
"Notte" dissi prima di salire definitamente le scale e rifugiarmi in camera mia.
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Trust || Justin Bieber
Fanfic"Il grande amore ci fa paura perché ci mette in una situazione di pericolo,perché si diventa vulnerabili;si perde la corazza che abbiamo nei confronti del mondo. Perché in amore si dà tutto e si può anche perdere, e perdere tutto" -F. Ardant Lei è...