Capitolo XVII

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ALEXIS
"Vaffanculo, Justin" dissi spingendolo via da me.
"Alex, ti prego,ascoltami" disse lui cercando di avvicinarsi. Mi allontanai ulteriormente.
"Cos'hai da spiegare? Hai baciato la tua ex davanti a me e allora?" sbraitai.
"È stato un fottutissimo errore Alexis" disse urlando a sua volta. "Ho baciato lei,ma io amo te"
Amo te..amo te..amo te.

Mi svegliai di soprassalto,con il respiro accelerato. Mi passai una mano sul volto e sospirai. Ora lo sognavo pure. Era passata una settimana dal quasi-bacio tra me e Justin,ma le cose erano rimaste le stesse di prima. Non lo avevo mai sognato prima però.
"Cosa sognavi?" chiese una voce infondo alla stanza.
Mi voltai nella direzione della voce e sobbalzai quando vidi di chi si trattava.
"Ma a casa tua non ci torni più?" chiesi a Justin. Era seduto sulla sedia della mia scrivania,solo con i pantaloni della tuta. Senza maglia. Che novità.
"Mh,no" rispose sorridendo. "Mi piace stare qui"
Alzai gli occhi al cielo.
"L'erba del vicino è sempre più verde, eh?" chiesi sorridendo leggermente.
Annuii distrattamente e guardò fuori dalla finestra.
"Cosa stavi sognando?" domandò nuovamente.
"Perché me lo chiedi?" chiesi ingenuamente.
"Beh" disse grattandosi la nuca "Mi hai mandato a quel paese, è una domanda più che lecita,a mio parere" .
Avvampai immediatamente.
"Non te ne volevi più andare da casa mia" dissi "allora mi sono arrabbiata. È un reato?" chiesi.
"No" disse scuotendo la testa. Si alzò dalla sedia e si avvicinò al letto.
Mi tirai la coperta fin sopra la testa.
"Esci da camera mia,Justin" ordinai.
Non mi arrivò nessuna risposta.
"Justin?" chiamai. Non mi giunse nessuna risposta.
Mi scoprii per vedere dove si fosse cacciato Justin e nell'esatto momento in cui il mio viso tornò allo scoperto,delle dolci labbra si posarono sulla mia fronte.
"Non potevo farlo se continuavi a nasconderti" disse Justin. Mi sorrise ed uscii dalla stanza.
Rimasi imbambolata qualche minuto a fissare la porta chiusa della mia camera. Sospirai prima di alzarmi ed uscire dalla stanza.
Controllai Ally, che stava ancora dormendo nella sua stanza.
Quando scesi al piano di sotto, vidi Justin ballare in salotto, a ritmo di una canzone che trasmettevano in televisione. Sembrava stesse ballando,o perlomeno cercando, di ballare un lento. Lo guardai finché la canzone non finì e,appena Justin finì di ballare,applaudii.
Justin si voltò verso di me e dire che diventò bordeaux sarebbe un eufemismo.
"Sei bravo" dissi trattenendo una risata.
Mi fece la linguaccia. "Di sicuro sono più bravo di te" disse sfacciato.
A quel punto iniziai a ridere.
"Sì,come no" dissi incrociando le braccia al petto. "Saprai pur pattinare,ma a ballare sei una frana" dissi.
"Va bene,va bene" disse alzando le mani. "Dato che io ti ho insegnato a pattinare" disse avvicinandosi "tu mi insegni a ballare. Affare fatto?" chiese porgendomi la mano.
Senza esitare strinsi la sua mano con la mia.
"Okay,iniziamo subito" dissi alzandomi le maniche del pigiama.
"Prima facciamo colazione" disse sorridendo e andando in cucina.
Lo seguii e mi sedetti su uno degli sgabelli.
"Allora" disse porgendomi una tazza. "Che mi racconti di bello?" chiese. Si avvicinò al frigo e ne estrasse il latte. Dalla credenza prese i cereali e portò tutto sulla tavola.
Mi versai del latte nella tazza ed aggiunsi i cereali.
"Mh" mugugnai mangiando dei cereali. "Avevo pensato ad una cosa" dissi.
"A lasciarmi vivere qui per sempre?" chiese Justin posando i gomiti sulla tavola e portando le mani sotto il mento e sorridendo malizioso. Lo guardai torva.
"No, avevo pensato di lasciare l'università" confessai continuando a mangiare i miei cereali tranquillamente.
"Cosa?" il tono di Justin si alzò di un'ottava. "Sei impazzita?" domandò guardandomi come se avessi commesso un crimine.
"No" dissi seriamente. "Semplicemente non riesco più a seguire i corsi"
"L'importante è che tu non faccia qualcosa di cui potresti pentirti" disse alzandosi per portare via la tazza ormai vuota.
"Lo so. Devo solo dirlo ai miei genitori" dissi torturandomi le mani. "Ci rimarranno malissimo"
"Pensa ad essere felice tu" disse guardandomi da sopra una spalla.
"Lo sono" dissi sorridendo. "Tu invece che mi racconti?" chiesi portando via la mia tazza.
"Mi ha chiamato Jessica ieri" disse stando sul vago. Andò in salotto ed io lo seguii.
"Perché?" chiesi cercando di moderare il tono di voce. Quella ragazza mi stava antipatica,tanto.
"Mi ha detto che le dispiace di avermi tradito e di darle una seconda chance" disse sedendosi sul divano. Accese la televisione e fece zapping con il telecomando.
"E-e tu?" chiesi mordendomi il labbro in attesa di una risposta. Mi diedi una sberla mentalmente: non potevo essere gelosa. Proprio no.
"L'ho mandata a quel paese" disse ridacchiando. A quella risposta buttai fuori tutto il fiato che non mi ero accorta di aver trattenuto.
"Bravo" dissi sedendomi accanto a lui.
Justin mi passò un braccio sulle spalle e mi attirò a sé. Restammo in quella posizione finché non sentimmo i piccoli passi di Ally scendere le scale.
"Ciao,amore" dissi sorridendole.
"Ciao" disse. Sbadigliò e si stropicciò gli occhi con le sue piccole manine.
"Vieni qui" le dissi. Mi spostai un pochino da Justin per permettere ad Ally di sistemarsi tra di noi. Sentii Justin lamentarsi e ridacchiai.
"Stai buono" dissi guardandolo.
Ally venne subito a sedersi tra me e Justin e si accoccolò al suo fianco.
"Tesoro" dissi "dormi ancora un po',sono solo le 7.30" le dissi accarezzandole i capelli,sui quali,pochi secondi dopo,Justin posò un bacio.
"Mi fai il latte?" chiese lei in poco più di un sussurro.
"Certo" risposi. Mi alzai e andai in cucina a prepararle il latte.
5 minuti dopo tornai in salotto. Mi fermai però, sullo stipite della porta ad ascoltare i discorsi complicati che faceva Ally. Justin le sorrideva sempre e la faceva sempre ridere. Sorrisi anch'io.
"Sai" disse Ally a voce più bassa. "Tu sei il mio nuovo papà" disse abbracciandolo. La tazza mi cadde dalle mani e gli occhi si riempirono,per la medesima volta,di lacrime.
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Hey! Volevo sempre scusarmi per eventuali errori...buona lettura❤️

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