01. Casa nel Bosco

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Informazioni -> libro "My Books!" nella biblioteca

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Le ossa si spezzano, dolore, le ossa si piegano, dolore, il muso si allunga, dolore, gli arti si allungano, dolore, il mio corpo diventa più grande, dolore, il mio cuore batte forte, dolore, i miei cinque sensi si amplificano: sento, vedo e percep...

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Le ossa si spezzano, dolore, le ossa si piegano, dolore, il muso si allunga, dolore, gli arti si allungano, dolore, il mio corpo diventa più grande, dolore, il mio cuore batte forte, dolore, i miei cinque sensi si amplificano: sento, vedo e percepisco tutto intorno a me.

DOLORE.

Come ogni notte mi sveglio in un groviglio di calde lenzuola inzuppate del sudore che il mio corpo irrequieto ha prodotto.

《Ancora?》la voce dolce e impaurita di mio padre, Sloan, mi giunge ovattata, la stanchezza di questa settimana inizia a farsi sentire.

Annuisco sconsolata e poggio le mie mani sulla faccia nel tentativo di fermare la forte emicrania, ospite nella mia testa da ormai un mese.

《Stai tranquilla, ti voglio bene》mio padre lascia la stanza per ritornare a dormire, apro le tende blu notte e faccio entrare i raggi della luna. È quasi piena, una settimana e sarà completa.

Esattamente per il giorno del mio compleanno, ho sempre amato guardare la luna magari sdraiata sull'erba fresca testa testa con mio padre.

Forse però non si è capito cosa sono, sono un licantropo o meglio un licantropo femmina. Voi direte vabbè tutto normale, no? Effettivamente no, nel mondo dei licantropi la maggior parte delle femmine non riescono a trasformarsi. Nel nostro DNA non è presente il gene della trasformazione, io sono un caso speciale. Fin dalla nascita i saggi del mio branco hanno capito che ero una di quelle poche, come avrei voluto non esserlo...

Quelle sopravvissute alla trasformazione, che avviene solitamente hai diciotto anni, possono essere contate con le dita della mano. Io ancora non so se riuscirò a superare i miei diciotto anni e mio padre questo lo sa bene.

Al compimento del mio primo anno ha lasciato il posto di Alpha del branco a mio fratello maggiore ,che ormai ha quattrocento anni, per portatmi in una radura isolata da tutti. Per anni abbiamo cercato di farci aiutare dalle streghe più potenti del pianeta ma non è mai cambiato nulla.

Alla fine ci siamo arresi e abbiamo deciso di passare i miei diciotto anni di vita insieme io, lui e la luna.

Osservo l'orologio posto sopra al mio comodino che segna le sei spaccate, la luna ormai è nascosta dai grandi alberi della foresta. Mi alzo stiracchiando un po' i miei dolenti muscoli e mi racchiudo nella mia doccia personale.

L'acqua fredda scivola velocemente sul mio corpo portando via con se i rimasugli di sudore attaccato alla mia pelle.

Quando esco dalla doccia la mia pelle inizia a profumare, finalmente, di margherite e miele; il mio profumo preferito.

《NO! Connal, ho detto che la aiuterò io!》 Sento mio padre inveire contro mio fratello, quando è arrivato?

Infilo velocemente i pantaloncini e corro verso la sala di ingresso, ogni anno mi viene a trovare anche se sarebbe bello vivere tutti assieme come una vera famiglia.

Alpha, The WarDove le storie prendono vita. Scoprilo ora