Annik Brown e Bryan Smith, due branchi, un destino.
Lui, uno degli alpha più potenti dell' america. Sulle sue spalle gravano molte responsabilità, maggiori di tutti gli alpha visto che non ha ancora trovato la sua luna. Con un branco da proteggere...
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Brian
Il materasso freddo del mio letto matrimoniale e l'odore di caffè sono, come tutti i giorni, l'inizio della colonna sonora della mia vita.
Come ogni giorno mi alzo a fatica dal letto dopo aver impostato ben tre sveglie a distanza di un minuto l'una dall'altra. Osservo con tristezza la parte destra del mio letto vuota, esatto nella mia vita manca quella componente capace di farti vivere.
Nonostante io abbia quattrocentocinquanta anni e ne dimostri più o meno una ventina non ho ancora incontrato la mia mate colei che sarà la luna mia e del mio branco. So bene che un branco senza luna è perso per il semplice fatto che non avrà mai degli eredi quindi mi dovrò sbrigare a trovarla magare visitando qualche villaggio o anche altri continenti.
I miei beta Robert e Jason si trovano già nel mio studio seduti mentre si sorseggiano uno dei primi caffè della giornata.
《Ciao ragazzi》entro diretto dentro lo studio e mi preparo il mio caffè doppio macchiato
《Allora novità?》vedo il modo in cui si conportano che devono darmi delle notizie importanti.
《Gli altri branchi hanno fimato i trattati...》dice Robert 《 e questa sera ci sarà una riunione con i branchi per il rito》continua Jason, si sono due gemelli che hanno il vizio di finirsi le frasi a vicenda. Ci conosciamo più o meno... da sempre visto che suo padre era il beta del mio.
In questo periodo siamo stati attaccati frequentemente dai cacciatori, fortunatamente nel mio branco non c'è stata nessuna vittima ma parecchi feriti. Così, sotto consiglio di mio padre, ho creato un alleanza con gli atri tre branchi confinanti con il mio.
Naturalmente ci conoscevamo già ma adesso abbiamo stipulato proprio un patto di amicizia e fratellanza che magari in futuro potrà giovare in altre occasioni.
《Perfetto per questa sera sarò pronto con uno dei miei discorsi, adesso vado ad allenare le nuove reclute》gli lascio nel mio ufficio mentre bisticciano per qualcosa di stupido.
Attreverso il mio villaggio, il mio grandissimo villaggio con il sorriso sulle labbra. Siamo sicuramente uno dei branchi più temuti in tutto il continente anche grazie alla mia fama che, spesso, mi precede. I bambini sono già all'asilo, le donne chiacchierano tra loro e gli uomini sono già a lavoro. Questo bellissimo equilibrio rischia di essere spezzato da ingenui umani che credono di poter competere con noi, pfff baggianate.
Quando arrivo all'arena la maggior parte si stanno già scaldando, appena metto piede sul suolo si inchinano. Con un gesto di assenso del capo li faccio rialzare, si iniza con il nostro allenamento giornaliero.
Mentre si allenano loro approfitto per fare altri esercizi visto che senno non avrei mai tempo, di questi tempi ho dovuto intensificare sia il mio che il loro allenamento per essere pronti ad una possibile guerra.
