XIII

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Dodicesimo giorno, Colonia di DrakarLant. Poco prima dell’alba.

Il dodicesimo giorno, l’alba del destino. L’ora fatale era pronta a scoccare nei cieli di Galacta. In poco tempo il fato avrebbe espresso il suo verdetto come un giudice, la sentenza sarebbe stata divulgata e il destino dei Landtur e dei cani di Vlag sarebbe stato deciso. Colei che Appare alla Fine suonava l’Arpa del Trapasso ove, come tramandato dai racconti, avrebbe preparato le sue vittime alla fine…prima di tagliare il filo  .

La bufera aumentava e non dava segni di arresto o pausa, il vento diveniva sempre più forte e il gelo si espandeva per tutto il territorio del Corno e la neve batteva sui tetti e sulle pareti delle baracche e, nonostante fosse chiuso a chiave, il cancello della Città degli Schiavi traballava e il suono del catenaccio che lo chiudeva si creò ogni qual volta il ferro arrugginito batteva con violenza sul metallo. Ma nonostante quel tempo così instabile, la macchina lavorativa del Lant doveva riprendere il suo corso, anche perché quel giorno stesso sarebbe venuto a fare un’ispezione il prefetto Aureliano, poi il tempo avrebbe stabilito il destino e il futuro dei prigionieri.

Rihon avrebbe potuto attuare il piano durante la notte ma era impossibile. I cani di Vlag si assicuravano che ogni porta fosse chiusa e inoltre le torri di guardia poste sopra la palizzata avrebbero reso più difficile il compito; anche se quella notte incombeva la bufera e dunque non vi erano guardie a proteggere i cancelli, comunque era buio e tutte le torce si erano consumate o spente per colpa del vento. Per questo bisognava aspettare.

Così come accadde quel giorno in cui avvenne la decimazione, i nativi sentirono le porte dei cancelli aprirsi qualche tempo prima dell’alba, ma stavolta non parvero impreparati. C’era chi, come ho detto, non abeva dormito e aspettava con impazienza che arrivasse quel giorno, di fatto quei Landtur erano già pronti per lasciare la baracca e disporsi sulla Piazza. Era questione di minuti, il piano necessitava di una gran dose di pazienza e prontezza.
La nota positiva fu che non vi furono tante urla da parte dei soldati di Vlag, forse questa era la prima volta che lo svuotamento delle baracche avveniva con ordine, preparazione e con una parziale calma da parte di tutti. Kathrina aveva lasciato Lusij dormire, si sarebbe svegliata da sola non appena avrebbe sentito il rumore delle spade e degli archibugi.
I Landtur erano in superiorità numerica schiacciante rispetto ai soldati di Vlag, di fatto il Lant intero aveva la seguente popolazione:

• Come già accennato, DrakarLant poteva contenere un massimo di 25.000 prigionieri nella Città degli Schiavi, ma il problema del sovraffollamento aveva fatto sì che essa ne superasse il carico e ne raggiungesse un numero di 45.212 in totale
• La popolazione della Città dei Padroni invece aveva raggiunto la quota totale di 17.000 abitanti di cui 8.000 uomini lavoravano nella Guardia Penale e altri 1000 erano le Guardie del Prefetto Carceriere.
Ma il problema principale era questo, gli uomini e le donne Landtur non avevano una preparazione adatta al combattimento, salvo eccezioni. Gli uomini di Vlag invece erano addestrati alla guerra ed erano armati molto bene, avevano infatti spade, scudo e se alcuni avevano baliste portatili, altri avevano gli archibugi. Ma solo i duecento della Guardia del Prefetto avevano in dotazione delle corazze complete e delle pistole in legno e acciaio. L’atmosfera che si respirava era palpabile con un dito, tutto stranamente era così silenzioso e ciò velocizzò il raggruppamento. Kathrina si sistemò vicino ad Atariel ove a terra vi era…un sasso non tanto grosso, ma abbastanza appuntito da perforare la scatola cranica di un uomo; dopo essersi strappata un pezzo della manica abbastanza larga, lei staccò i lacci degli stivali da neve e, con le punte lo perforò quattro volte ( due buchi a destra e due a sinistra) intrecciandoli, in modo da simulare una fionda, e poi raccolse la pietra e la nascose nella tasca.
- Cani - gridò il Carceriere, dopo essersi posizionato al centro della Piazza - Vi chiederete perché vi abbia svegliati a quest’ora. Ebbene, vi annuncio che il Prefetto della Provincia, il Grande Aureliano prefetto di Drakarlorn e duca di Mirto è finalmente giunto e pronto ad assistere ai risultati ottenuti dal vostro lavoro. I più fortunati e meritevoli avranno l’onore di servire nell’Esercito Imperiale, in vista della Grande Campagna del nostro unico Gran Re Ivan nel Nord contro i barbari stati dei Monti. Guardie, fate entrare il nostro beneamato Prefetto!

KATHRINA: Nascita di una leggenda #Wattys2021Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora