VIII

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Dopo che lei scese dalla soffitta, Kathrina si trovò Atariel davanti che, grattandosi la testa, le chiese - Non sarai stata troppo dura con lei?
Non rispose, preferì sedersi sul suo letto e voltarsi davanti alla finestra e osservare la bufera di neve che violentemente si scagliava contro le strutture del Lant. Era l’avvicinarsi di una tempesta e questo significava che il rientro nei blocchi sarebbe stato immediato e le guardie di Vlag avrebbero lasciato le loro postazioni per rientrare nei rispettivi alloggi. Un segno del destino? Forse si, dal momento che tutto ciò che sentirete adesso non si sarebbe potuto compiere se i cani avessero udito le loro voci e se la bufera non avesse cominciato a infuriare. Forse un segno del destino.

Verso sera tarda, tutti i detenuti tornarono di corsa nelle loro baracche, alcuni ancor con le scodelle di brodaglia di riso e la pagnotta quotidiana da terminare. Rihon, una volta che tutti quelli del suo blocco furono entrati, andò da Hugo e gli chiese - Chiama tutti a raccolta di sotto, ci riuniamo in consiglio. Fai presto.
Appena Kathrina ascoltò queste parole uscire dalla bocca di Rihon, in principio non capì cosa lui volesse fare. Era da quattro anni che un gruppo di uomini e donne Landtur non si riunivano in quello che loro chiamavano KammKausil (33), il Consiglio della Tribù, il più importante della società dei Landtur.
Esso veniva convocato soltanto nei momenti più significativi e decisivi della comunità, qualora fosse necessario e la riguardasse in tutto il suo insieme e vi partecipavano gli “organi” più significativi del villaggio assieme al capo: Il Consiglio degli Sciamani, quello dei Cacciatori, degli Artigiani e dei Pastori e infine il Consiglio di Guerra. Era di norma composto da trenta membri della tribù, tutti rappresentanti della comunità ma stavolta comprendeva tutti gli abitanti del blocco di Rihon, tutti erano invitati a parlare, discutere e decidere sul loro stesso futuro in quella convocazione straordinaria. Se aveva intenzione di organizzare quel consiglio, allora significava che la decisione presa da esso avrebbe dovuto riguardare tutti loro.

Di norma si organizzava in una capanna che veniva chiamata KaraKausil, ma quella sera, il primo piano del blocco fu la Casa Del Consiglio. Una volta che tutti quelli del primo piano scesero dai letti e tutti quelli del secondo piano si riunirono, Rihon si posizionò al centro della stanza e pronunciò codeste parole:

- Fratelli miei, genti provenienti dai vari villaggi delle terre dei Landtur, sia dell’Est che dell’Ovest, voglio ringraziarvi della vostra presenza in questa seduta speciale del KammKausil. Se ho deciso di convocare l’assemblea è perché è giusto fare chiarezza sulla nostra situazione, per far in modo che voi, anzi noi, possiamo comprendere la dinamica dei fatti e decidere sul nostro futuro e sul nostro destino.

Kathrina era molto interessata al suo discorso e sperava che lui pensasse ciò che lei stessa si aspettasse e pregò affinché anche gli altri potessero usare la ragione.

Vedo fra voi uomini e donne che, come me, sono qui da parecchio tempo, altri da molto di più di me e altri ancora che sono appena arrivati o stanno qui da poco e che hanno già compreso la nostra realtà. Anche un giorno solo in questo punto cieco nel mondo in cui viviamo sarebbe sufficiente per dare l’idea della vita di uno di noi, per far capire cosa deve sopportare, trattenere, soffrire e anche a cosa deve rinunciare.
Molti di voi mi conoscono e sanno che la pazienza e il momento giusto per agire sono la via che prediligo, ma oggi all’alba quando quei cinque nostri compagni hanno tentato di scappare e i cani si son vendicati su cento innocenti, fratelli che noi conoscevamo, allora ho capito che il tempo delle attese è finito. Di certo mi chiederete perché soltanto adesso ho deciso di parlarvene? Io da molto tempo ho cercato un’intesa con gli altri capi rinchiusi nelle baracche ma molti di loro hanno pensato di rinunciarci, giustamente, per salvare i loro fratelli ed evitare spiacevoli conseguenze.

Era vero. Per molto tempo Rihon aveva cercato di convincere gli altri capi delle tribù, ovvero Alarich il Rosso, Vulkad il Moro, Morgan il Cacciatore e molti altri a creare una sorta di alleanza contro i soldati di Vlag ma, la paura che essi esercitavano sui prigionieri aveva spinto loro a fare un passo indietro e a rinunciare. Per quanto egli, avesse cominciato a perdere le speranze, non si era mai arreso ma, non l’aveva mai detto a Kathrina perché aveva paura che prendesse decisioni imprudenti, soltanto Atariel e Hugo ne erano a conoscenza per quanto riguarda gli abitanti del suo villaggio.

KATHRINA: Nascita di una leggenda #Wattys2021Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora