Capitolo 9

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Luke rimase perplesso dalla sua improvvisa dolcezza, ma decise di godersi il momento, perché sapeva che non sarebbe durato molto.

-Devo andare a lavoro- ansimò contro le sue labbra.

-O-kay.. Io ho il turno alle 22- mormorò Luke schiarendosi la voce.

Michael storse le labbra e si spostò da difronte il biondo e lo raggiunse sistemandosi dietro di lui.

-Non mi piace il fatto che lavori lì- sussurrò contro il suo orecchio.

Luke chiuse gli occhi e si morse il labbro.

-Devo, non posso permettermi un appartamento e gli studi- disse godendosi la vicinanza del rosso.

Michael passò la mano sul suo fianco ed alzò la gonna infilando la mano al di sotto, iniziando a sfiorare l' interno coscia.

-Quindi i tuoi genitori non ti aiutano Hemmings?- chiese scendendo fino ad accarezzargli il ginocchio.
Luke scosse la testa e ansimò mentre la mano di Michael risaliva fino a toccargli l'accenno di erezione.

-Mia piccola Maid voglio sentire le tua labbra su di me, ora, poi mentre sarò a lavoro deciderò cosa farai- mormorò stringendo il suo membro fra le mani, e Luke gemette rocamente spalancando gli occhi.

Scese dalla sedia e si mise in ginocchio difronte a lui.

-Capisci in fretta- farfugliò mentre Luke gli sfilava i boxer.

Prese la sua erezione fra le labbra e Michael ansimò pesantemente iniziando ad accarezzare i capelli del biondo e tirandoli.

Luke incavò le guance e Michael per poco non urlò per il piacere.
Iniziò a muoversi a comando di Mike, aumentando gradualmente la velocità.

-Dio le tue labbra- sussurrò chiudendo gli occhi.

Luke iniziò a massaggiargli i testicoli e Michael per la prima volta cedette, venendo fra le sue labbra, mormorando il suo nome.

Luke ingoiò il suo seme e si alzò leccandosi le labbra.

-Hemmings tu mi ucciderai- ansimò scosso ancora dall'orgasmo.

Luke non rispose e annuì semplicemente, si sentiva usato.

-Vado a lavarmi- sussurrò uscendo dalla stanza, e Michael si sentì colpevole, perché sapeva cosa il biondino stava pensando, e forse era meglio così dato che non voleva che si affezionasse.

Non voleva che soffrisse, almeno non moralmente.

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