Capitolo 10

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Erano passati già tre giorni,fra quattro tutto sarebbe finito.

Michael aveva lasciato un po' in pace Luke lasciandogli del tempo per pensare, e quando se la sarebbe sentita Luke doveva cercarlo e fargli capire che lo voleva.

Dopo un giorno senza alcun contatto fisico Luke si sentiva strano, sentiva che aveva bisogno delle sue mani sul suo corpo.

E questo lo faceva sentire sbagliato, perché era un suo alunno, ma anche perché dopo di questo tutto sarebbe finito.

Allora decise di godersi quelle poche giornate che gli erano rimaste da passare con lui.

Si mise il completo che aveva messo da parte e si sistemò il meglio possibile, Michael aveva detto che doveva invogliarlo, e per farlo anche Luke doveva essere consenziente, per questo la cosa doveva nascere dal biondino.

Michael era nel suo studio, immerso da scartoffie e da lavoro inutile ma che doveva svolgere, quando Luke fece da sua entrata con un vassoio con sopra pasticcini e the.

Michael gli sorrise grato e si tolse gli occhiali posandoli sul tavolo.

-Grazie Lucas- disse spostando delle cartacce per far spazio al vassoio.

-A sua disposizione Sir- mormorò l'altro arrossendo.

-Devi fare dell'altro?- chiese mordendosi il labbro per cercare di contenersi dall'aggiungere qualcosa che avrebbe fatto chiudere di nuovo Luke.

-Si- rispose deciso il biondo.

-Bene, allora vieni e siediti sulle mie gambe.- ordinò.

Luke anche se tentennante eseguì gli ordini e si accomodò sulle sue gambe.

La mano di Michael raggiunse il suo membro ed iniziò a sfiorarlo lentamente, troppo lentamente, facendo eccitare Luke all'inverosimile.

Si morde il labbro per trattenere i gemiti e pregò mentalmente Michael di aumentare la velocità, ma Michael invece di farlo spostò la mano lasciandolo insoddisfatto.

Luke sbuffò e appoggiò la propria testa alla sua spalla, aveva capito che quella era la sua punizione.

Michael invece ridacchiò fra se e se è iniziò a sorseggiare il the mentre con l'altra mano sfiorava delicatamente l'erezione del biondino.

-Tutto okay Luke?- chiese fintamente interessato.

-S-i.. Tutto o-kay- ansimò chiudendo gli occhi.

-Okay, ora puoi anche andare, ho del lavoro da sbrigare- sussurrò vicino al suo orecchio spostando la mano dal suo membro.

Luke gemette contrario, ma si alzò lo stesso raggiungendo la porta.

-Non toccarti- disse Michael prima di tornare a lavoro, mentre Luke annuì obbediente cercando di contenere la sua eccitazione.

Si accomodò in sala e prese il suo telefono, digitando il numero di Calum.

-Dio Luke non è il momento- ansimò rocamente,facendo scoppiare a ridere il biondo.

-A-sh aspetta- mormorò con tono supplichevole.

-No aspetta, tu ti stai facendo scopare da ASHTON, ASHTON IRWIN? Il padre di Melany? Okay non è il momento. Ne parliamo quando ti richiamerò ciao- disse attaccando la chiamata.

Ashton Irwin.

Il padre di una delle bambine a cui facevano da babysitter.

Luke sapeva che Ashton tradiva la moglie, e che Calum aveva un profonda cotta per lui, ma non avrebbe mai pensato a quello.

Per fortuna questo aiutò a fargli passare l'eccitazione, o sarebbe diventato insopportabile.

Michael uscì dal suo studio e si stiracchiò, sembra un gattino tenero, e questo fece sorridere Luke.

-Lucas sono molto stressato, cosa potresti fare per farmi sentire meglio?-

Luke sapeva cosa voleva Michael, e lui glielo avrebbe semplicemente dato, per Luke era la sua piccola Maid.

-Certo Sir, lei cosa preferirebbe?- mormorò rocamente mentre lo raggiungeva.

-Mh un film, poi vedremo- ridacchiò lasciando Luke basito.

Michael inserì un film a caso e fece segno a Luke di sedersi su di lui.

Luke eseguì e Michael tornò a torturarlo con le sue carezze lente e morbide, quello di cui Luke non aveva bisogno.

Voleva solo venire, e si sentiva che stava per scoppiare, ma quando arrivava più vicino Michael spostava la mano e Luke gemeva contrariato.

La serata passò così, e Luke si sentiva quasi stordito, perché non era ancora riuscito a raggiungere l'apice.

E Michael era soddisfatto del fatto che Luke obbediva tranquillamente.

Quando il film finì Michael decise di dare il sollievo tanto atteso al biondo e aumentò la velocità della mano.

Luke iniziò a gemere a dismisura, mentre cercava in tutti i modi di non venire, dato che ancora non aveva capito le intenzioni di Michael.

-Lasciati andare- sussurrò il rosso contro il suo orecchio, e in quel preciso istante Luke si liberò copiosamente.

Michael si portò le dita sporche alla bocca e le leccò ripulendole sotto lo sguardo vacuo di Luke, che si stava riprendendo dall'orgasmo che aveva ricevuto.

-Sei delizioso- ridacchiò quando ebbe finito di pulire tutte le dita.

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