Il primo incontro

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Immerso nel mio lavoro di  architetto e la bella stagione mi  accorgevo che erano passati diversi mesi  a parlare con Arianna. Ci conoscevamo sempre di più, i nostri gusti,  le nostre passioni, i nostri problemi, una conoscenza diversa dal solito bla-bla  da chat, fatto di bugie e di falsità. Non so ma qualcosa in Arianna mi ispirava ad avere fiducia e sentivo che anche lei ne riponeva nei miei confronti, i nostri discorsi spaziavano dalla goliardia a discorsi seri, dal semplice commentare un post a problemi della vita reale.Come era accaduto per l'aspetto fisico nessuno dei due aveva mai proposto di incontrarsi realmente, ma il tempo trascorso insieme a dialogare, aveva permesso di conoscerci meglio ed essere certi che un eventuale incontro non avrebbe creato problemi. Una sera di aprile dopo aver scherzato un pò mi venne da chiedere quando sarebbe arrivato il giorno di farmi vedere quello splendido faccino realmente e non su foto. Forse la curiosità di vedersi realmente non era solo mia ed Arianna non si fece pregare due volte per accettare l'invito e decidemmo di far incontrare per la prima volta i nostri sguardi. Si scelse un bar  frequentato da entrambi, doveva essere un incontro apparentemente casuale, conoscevamo entrambi il nostro aspetto dalle foto che ci eravamo scambiati ma non ci eravamo mai incontrati realmente, mai avevamo avuto la possibilità di aver incrociato i nostri sguardi. La mattina dell'incontro mi svegliai presto, un mix di ansia ed adrenalina  prendevano il sopravvento, sembravo un ragazzino al primo appuntamento. Mi recai al bar convenuto in largo anticipo, non volevo incorrere in ritardi che potessero evitarmi di incontrarla, mi posizionai in un tavolo in cui avevo una larga visuale sul posto ordinai un caffè e rimasi a scrutare per vedere quando Arianna sarebbe arrivata. Ricordo ancora l'emozione a cercarla fra gli avventori che arrivavano  e la felicità nel vederla spuntare, sentivo il cuore battere a mille, non era tachicardia, era semplicemente un sogno che si materializzava. "Non è possibile" dissi fra me e me, la ragazza splendida che avevo visto in foto, era nulla rispetto a quella che era appena entrata. Alta, fisico mozzafiato,  capelli perfettamente in ordine, un trucco leggero e un abbigliamento casual ma che al tempo stesso la rendeva sexy. Rimasi ad osservarla mentre lei camminava raggiungendo il suo tavolo, la guardavo e mi rendevo conto che nella realtà era ancora più bella, la foto che mi aveva inviato non rendeva giustizia. Nessuna parola solo degli sguardi e dei sorrisi sfuggenti per non fare trasparire che era tutto concordato,  anche Arianna era sposata e quindi era meglio non dare adito a sospetti e per questo finita la consumazione andammo via. Aver incontrato Arianna anche se solo come un incontro casuale l'averla vista dal vivo , l'avergli potuto sorridere, aver visto il suo sorriso e sapere che quel sorriso era per me, mi rallegrò. Non era fuggita via, non mi reputo da buttare ma neanche una bellezza a cui è impossibile resistere, magari qualche anno fa non avrei detto così, ma adesso con i miei 40 anni, qualche chilo in più e qualche capello in meno avevo paura che vedendomi dal vivo Arianna facesse dietro front. Invece il suo sorriso e il suo sguardo mi rassicurarono. La giornata sembrava non passare mai, non vedevo l'ora che arrivasse la notte per trovarla in chat ed ascoltare anche le sue impressioni.  Stavolta non tardò ad arrivare e subito iniziammo a scherzare sulle reazioni reciproche,  il nostro imbarazzo, la nostra curiosità nel cercarci,  le nostre impressioni l'uno dell'altro. Ancora oggi quel giorno è ben impresso nella mia memoria, perché da quel giorno sapevo che nei sogni bisogna crederci affinché si possano realizzare.

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