Gli anni passati e la fatidica sera

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Quel primo incontro non fu altro che un modo per rafforzare la nostra conoscenza che non si limitò a restare nei confini del virtuale. Gli anni passavano, senza mai perderci di vista, anzi con il tempo Arianna divenne mia cliente, gli interessi comuni erano tanti e quindi capitava di incontrarsi anche senza programmare, diminuirono le serate in chat perché come in qualsiasi cosa ci sono i periodi in cui ti abbuffi e i periodi in cui poi ne hai la nausea, ma Arianna non era più una chat, Arianna era diventata reale e in qualsiasi momento c'era la voglia di parlare si trovava un modo per comunicare. Erano diminuite le serate dietro allo schermo di un computer  ma non la voglia di stare ad ascoltarla e di stare in sua compagnia, quelle aumentavano. Ogni qualvolta si sentiva la voglia di parlare un pò bastava  un piccolo messaggio su una chat qualsiasi o una telefonata con la scusa di un lavoro qualsiasi, per metterci d'accordo, ed eccoci puntuali ai nostri appuntamenti in chat. Anche quando Arianna aveva bisogno del mio lato professionale, per me era un piacere poter essere d'aiuto, non è mai stato un lavoro, per me era semplicemente una buona scusa per stare con lei. Intanto in quel periodo si affermava sul web una nuova chat, chiamata Facebook  e tra la curiosità della nuova chat e la possibilità di sfidarsi in giochi online   divenne per noi più facile comunicare e stare in compagnia l'uno dell'altro. Era bello poter stare in compagnia di Arianna,, era bello potergli raccontare le mie giornate e stare ad ascoltare le sue. Ci confrontavamo su tanti argomenti e la parte bella del rapporto con lei, era che nei punti di disaccordo eravamo pronti ad intraprendere battaglie estenuanti per far capire le proprie idee, ma alla fine della serata quando ci salutavamo eravamo sempre sereni e felici della serata trascorsa.  Tutto questo tempo passato da quando conoscevo Arianna mi induceva a pensare che dentro di me era nato qualcosa che andava aldilà della semplice amicizia, con Arianna potevo essere sempre me stesso, non dovevo nascondere niente dei miei piccoli o grandi segreti, potevo tirare fuori il bambino che c'era in me, o intrattenere discorsi da vecchio saggio, Arianna era sempre lì ad ascoltarmi a controbattermi o a consigliarmi, cosa che allo stesso modo cercavo di fare io con lei. Il tempo passava anche con periodi periodi che non ci sentivamo per settimane, ma tutte le volte che ci trovavamo a parlare, mi accorgevo che non riuscivo più a trattenere nel dirle cosa provavo per lei.  La paura di perderla come amica, mi bloccava,  pensavo che esporre i miei sentimenti potesse rovinare il bel rapporto che si era instaurato. sapevo che entrambi davamo priorità alle nostre famiglie da curare e tutelare, pensavo che fossi solo io a provare un qualcosa in più della semplice amicizia, pensavo che un mostricciattolo come me non poteva sperare in una bella principessa come Arianna, cosi stavo buono e zitto tenendo per me tutto quello che provavo per Arianna. Un sabato sera di dicembre costretto a casa dalla febbre, non riuscendo a dormire aprii uno dei tanti giochi che ci eravamo trovati per passare le serate assieme, la fortuna volle che neanche lei era uscita così ci ritrovammo a scherzare e commentare sui vari sentimenti che si possono provare fra amici. Una parola dietro un'altra mi ritrovai per la prima volta a dirle quello che provavo, non so come era successo, ma avevo appena confessato ad Arianna che avevo un debole per lei. Tutto restò nel tono scherzoso, ma non era cosi, forse la febbre mi aveva aiutato a trovare il coraggio per dirle quello che nelle condizioni normali forse avrei tenuto per me non so per quanti anni ancora. Andai a letto non so in che stato d'animo, ero confuso, non sapevo se essere felice per essere riuscito ad esternare le mie sensazioni o impaurito per  il rischio di perdere l'amica che per tanti anni mi era stata vicina, sapevo solo che l'indomani non sarebbe più stato come prima.


Il Profumo di una Strega SpecialeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora