Il viaggio sulla Luna

249 6 2
                                    

Passando i giorni, aumentava la voglia di poter stare in un posto tranquillo con Arianna, chiedendo a degli amici fidati un giorno riuscii ad avere la disponibiltà di un posto tutto per noi, Giulio un amico fidato del circolo del tennis, la cui compagna si sarebbe assentata per un giorno, aveva deciso di lasciarmi le chiavi di casa sua. Parlai con Arianna, chiedendo se per quel giorno poteva organizzarsi per stare fuori mezza giornata, precisando anche,onde evitare poi discussioni,  che quel giorno era anche la data di un evento familiare e che quindi la sera avrei fatto tardi, Arianna dopo qualche resistenza per la concomitanza di quell'evento si convinse e rispose di non avere problemi. Concordai il tutto con Giulio, sarei andato a prendere le chiavi la mattina stessa, era un posto vicino al mare, non tranquillissimo, ma data l'ora non avrei dato molto nell'occhio. La mattina concordai con Arianna un posto dove poter lasciare la sua auto senza che destasse sospetto e andai a prenderla. Eravamo per la prima volta in auto assieme, una sensazione strana, Arianna era a dir poco terrorizzata ed anche io non ero tranquillissimo, essere in auto assieme sarebbe stato davvero problematico da giustificare in caso di un imprevisto. Arrivati nelle vicinanze del posto chiamai Giulio per ritirare le chiavi, ed ecco la brutta sorpresa, la sua compagna aveva deciso di ritardare la partenza. "E adesso !!!", ci venne da esclamare assieme, ci guardammo in faccia, non avevamo nessuna voglia di tornare indietro, chissà quando ci sarebbe ricapitato di stare in tranquillità. Decidemmo di recarci in un posto un pò isolato verso il mare, provando ad aspettare che la compagna di Giulio lasciasse casa libera. Ci trovammo in un posto in cui a pochi metri le onde del mare si infrangevano rumorosamente sulla battigia. Era una bella giornata, ma un po' di vento faceva si che il rumore del mare ci facesse da sottofondo. Ci abbracciamo ed iniziamo a baciarci la voglia di stare assieme era tanta, sembrava di essere tornati ragazzini, appartati in auto a sbaciucchiarsi. Ben presto la voglia di fermarsi solo a baci e carezze, fù sopraffatta dalla voglia di sentire la sua pelle che sfiorasse la mia, le mani iniziarono ad intrufolarsi sotto i vestiti, non eravamo nel massimo della comodità, ma il solo fatto che non ci fossero telefoni che squillassero e clienti dietro la porta, rendeva il tutto più sereno. Sbottonai i suoi  jeans che mi limitavano i movimenti e lasciai scivolare la mano liberamente fra le sue gambe, mentre non mi staccavo dalla sua bocca, quel buon sapore delle sue labbra impedivano di staccarsi facilmente. Iniziai ad accarezzare le gambe, sentivo la sua pelle liscia scorrere sotto le mie dita, era davvero una sensazione stupenda, feci un pò su e giù lungo le sue gambe mentre l'eccitazione saliva, smisi di accarezzare le gambe e lasciai che la mano si dirigesse verso mete più nascoste. Scostai la biancheria che indossava ed iniziai ad accarezzarla, notai subito che anche Arianna era abbastanza eccitata, sentii subito che le mie dita si bagnarono appena la sfiorai. Per un pò mi lasciò fare, godendosi quei momenti, sentivo il suo respiro accelerato e il suo corpo vibrare, ma poi si spostò e mentre continuavo ad accarezzarla, mi riservò lo stesso trattamento, sbottonò i miei pantaloni e lasciò scivolare le mani dentro. Giocai un pò, la sentivo irrigidire ogni volta che le dita esploravano più a fondo e lei ricambiava la gentilezza stringendo allo stesso momento. Arianna ad un certo punto smise di giocare con le mani, si staccò dalla mia bocca e si spostò giù. Sentii la sua bocca avvolgermi, mentre iniziava un su e giù che quasi mi toglieva il fiato, continuai con le dita ad andare sempre più a fondo aumentando la velocità cercando di procurare tutto il piacere che riuscivo. La fermai, non volevo più giocare, volevo amarla, sfilai via i pantaloni e saltai dalla sua parte, iniziai a baciarla e mentre la baciavo e accarezzavo, sentivo il suo calore vicino al mio, eravamo troppo eccitati, non resistetti,  mi  posizionai su di lei e mi sentii avvolgere dal suo calore, iniziai a muovermi lentamente, volevo che quei momenti non finissero mai, ogni tanto cambiavo ritmo e forza  i nostri sguardi si incrociavano, nessuna parola, erano i nostri occhi a parlare, l'unica cosa che sentivo in quel momento erano i gemiti di piacere. ogni tanto rallentavo per poi accelerare con movimenti secchi e decisi.  Continuavo a guardarla  e a baciarla non potevo credere che stessi amando davvero il mio sogno. Purtroppo la voglia era tanta e la sua bocca prima e quei colpi decisi dopo fecero si che stessi per esplodere, Arianna anche lei in preda all'eccitazione mi disse di aspettarla, voleva esplodere assieme a me ed inizio a muovere il bacino per sentirmi ancora meglio, non sapevo come comportarmi, chiesi se potevo rimanere dentro  di lei, con un cenno mi fece di si inarcandosi  ancora di più, dopo qualche secondo mi sentii esplodere, lei continuò a muoversi inarcandosi ancora, voleva arrivare anche lei al massimo del piacere. Continuò per qualche altro secondo e poi vidi i suoi occhi che diventavano sempre più grandi fin quando non si lasciò andare. Rimasi qualche secondo ad osservarla, vedevo i suoi occhi,  non so cosa volessero dire, ma erano stupendi, ed in quel momento erano solo per me. Rimasi un po' sopra, non avevo proprio voglia di staccarmi, poi il guardarci intorno ci riportò alla realtà e ci fece capire che non era l'ideale restare in quel modo, cosi decidemmo di rivestirci. Restammo fermi in quel posto, fumammo una sigaretta sperando che arrivasse quella telefonata che ci desse il via libera, ma niente. Decidemmo di fare un giro in auto, ma il posto marinaro frequentato da tante persone che potevano conoscerci ci fece desistere subito dall'idea. Capimmo che quella telefonata non sarebbe mai arrivata. Tornammo al posto di prima la tensione iniziale era sparita parlammo un pò, restammo abbracciati ad ascoltare la radio, ma la voglia di amarsi non era sparita, ci ritrovammo nuovamente con le mani che esploravano l'uno il corpo dell'altro. Dopo poco ci ritrovammo nuovamente nudi uno sopra l'altro, in un vortice di sensazioni , di odori che sembravano averci trasferito in un altro mondo, un mondo tutto nostro, una favola di cui solo io e lei eravamo a conoscenza. Sentirla parte di me , sentire il suo calore che mi avvolgeva, sentire  che mi stringeva a se, era una sensazione unica. Avrei voluto che il tempo si fermasse in quegli istanti. Purtroppo le condizioni anguste di un sedile di un auto, grande per quanto possa essere, non permettevano di essere liberi nei movimenti, ma la mia posizione su di lei era ben salda sentivo il suo corpo aderire perfettamente al mio, alternavo i movimenti cercando di provocare maggior piacere andando più a fondo, ed ogni volta che lo facevo la sentivo gemere di piacere, ero felice di vederla godere con me, continuai fin quando capii che anche lei era al culmine, volevo che tutto fosse all'unisono. Senti il suo corpo  irrigidirsi, sentivo le sue mani che mi stringevano più forte,  aumentai solo il ritmo dei colpi e quando senti le sue unghie quasi avvinghiarmi esplosi dentro di lei. Restai ben saldo  non volevo staccarmi, era come un trauma per me farlo, sarei rimasto cosi per ore. Passammo qualche minuto così abbracciati senza dire una parola.  Guardai l'ora, ormai era tardi, anche se fosse arrivata quella telefonata, sarebbe stato inutile andarci, ma era troppo presto per tornare a casa, non so quando si sarebbe ripresentata un occasione del genere.  Rimasi accanto a  lei senza rivestirci, mi sentivo sereno con Arianna accanto, rimasi ad osservarla come fanno i pittori con le proprie modelle, la guardavo pensando a quanto ero stato fortunato ad averla conosciuta. Lei mi guardava cercando di capire cosa mi frullasse in testa, ma non riuscivo a parlare, in quel momento, erano gli occhi che si cercavano e parlavano fra di loro. Era impossibile guardarla rimanendo impassibili davanti a tanta bellezza, cosi ripresi a baciarla, volevo assaporare ogni centimetro della sua pelle, mi appoggiai sul suo bel seno ed iniziai a giocarci, lo  baciavo,  lo accarezzavo, era davvero splendido, mentre con le mani accarezzavo tutto il suo corpo, giocai un pò con l'ombelico, baciai tutto il suo ventre cosi sinuoso e modellato e continuai a scendere sempre più giù, mi avvicinai alle sue gambe, perfette da far invidia anche alle migliori fotomodelle, le baciavo come fanno gli sportivi con i trofei appena conquistati, era la prima volta che me le potevo gustare con calma,risali un pò su e avvertii il suo calore, mi avvicinai con la bocca ed iniziai a riempirlo di baci, stavolta era la mia bocca a cercare di scoprire il suo calore, cercavo  con la lingua ogni angolo nascosto dove assaporare il suo piacere. Le sue gambe si allargavano e si muovevano per darmi possibilità di gustare meglio quel dolce sapore. Sentivo l'eccitazione salire, tornai con la bocca verso le sue labbra e senti il suo calore che mi avvolgeva, stavolta i movimenti erano più dolci, forse più sincronizzati,   faticai un pò, iniziava a fare caldo dentro l'auto, qualche goccia di sudore iniziava cadeva sui nostri corpi, ma la voglia era troppo per riuscire a smettere, smisi solo quando senti di nuovo esplodermi dentro di lei. Non so descrivere nemmeno adesso come mi sentivo in quel momento , vivere una favola non capita tutti i giorni, sentivo la testa in aria, rimanevo a guardarla e non riuscivo a parlare, non perchè non sapessi cosa dire, ma perchè ogni parola detta, avrebbe rovinato quel momento. Non ci sono parole che possano descrivere come ci si sente ad aver fatto l'amore con il proprio sogno.

Il Profumo di una Strega SpecialeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora