Una vetta da scalare

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Le serate continuavano sulla falsa riga delle precedenti, post commentati, battutine allusive,  ogni tanto provavo ad avere la risposta alla mia domanda, ma niente, tutto andava come sempre,  finchè una sera intuii che il suo umore era diverso dal solito. Non aveva messo nessun commento, nessuna battutina, poche righe scritte.  Pensai  che fosse colpa mia,  in quei giorni  anche il mio di umore non era dei migliori. Ho sempre usato le chat come mezzo di comunicazione, di confronto con gli altri e a volte di divertimento, ma non amo essere preso in giro,  ne prendere in giro gli altri. In quelle sere vedendo che Rosy si faceva più insistente e non volendo far del male a nessuno, avevo chiesto a Rosy di stare lontano da me, perchè dentro di me sapevo benissimo cosa volevo e non volevo che lei ne soffrisse. Dire ad una persona di sparire dall'oggi al domani senza poter spiegare il perchè non mi metteva di buon umore sopratutto perchè Rosy aveva iniziato ad  apostrofarmi con appellativi che non mi sentivo addosso e non avevo voglia di dare tante spiegazioni. Tornando a quella sera la nostra poca loquacità ci porto ad intraprendere una discussione un pò animata. 

Scrissi ad Arianna: "Ciao scusa non volevo disturbarti,mi sembri acidina stasera",  

 Arianna rispose: "Eheheh, Adesso sono io acida? Ma per cosa? Cosa vedi? Cosa noti?"

La sua risposta mi lascio perplesso cosi insistetti: "vedo e noto la tua acidità".

La sua risposta fù: "Senti ti dico la verità ok....giusto perchè non me le sò tenere, Però poi non ti arrabbiare e magari dici di farmi gli affari miei"

Intraprese una discussione in cui mi suggeriva di non fare soffrire le persone e che forse era ora di smettere di giocare con i post, mi salutò e andò a letto senza darmi tanto modo di poter controbattere. Ero già di cattivo umore e quella discussione, mi lasciò ancora peggio, Arianna non sapeva che avevo già chiesto a Rosy di allontanarsi e non essere capito da lei mi dispiaceva. Mi convincevo che  come sempre ero io bravo a fare casini, così prima di andare a letto misi un post nel suo diario pensando di smorzare i toni. La mattina Arianna non si accorse subito di quel post, ma prima di pranzo quando lo vide inizio una vera e propria diatriba su quel post. Quello che io ritenevo un post divertente (forse era un pò ambiguo riflettendoci a posteriori), fu' preso come un'accusa. 

Arianna mi scrisse: "Oh,ma grazie per il link di ieri sera, non l'avevo mica visto...per la gioia di qualcuno...."

Da li iniziarono dei botta e risposta, per mettere più carne al fuoco si aggiunse pure un altro amico a commentare il post prendendo le sue difese.Iniziarono una serie di accuse, ognuno di noi vedeva e interpretava le cose a modo proprio, continuammo ad accusarci ognuno a portare avanti le proprie ragioni, non riuscivo a lavorare sapendo che Arianna c'è l'aveva con me, si passò tutto il pomeriggio a cercare di chiarirci, ma rimanevamo bloccati ognuno con le proprie posizioni. Si perchè anche in questo siamo abbastanza simili, entrambi testardi e tenaci ed alquanto orgogliosi, quindi ammettere qualcosa di sbagliato non fa parte del nostro DNA. Si arrivò alla sera ancora discutendo, ma la nostra amicizia non era fatta per avere discussioni, cosi piano piano nel nostro battibecco si insinuò qualche battutina scherzosa, si pacarono gli animi, e quando riuscimmo ad essere più calmi, ritornammo a capirci io accettai le sue motivazioni e lei cercò di comprendere i miei comportamenti. Fortunatamente era tutto passato ci eravamo chiariti, ma aver discusso con Arianna per di più per motivazioni stupide come un post condiviso, mi aveva fatto stare male, iniziavo a capire che l'averla anche come semplice amica era importante per me.

Quella sera in cui avevamo discusso, sembrava essersi allontanata, ritornammo con le nostre conversazioni quotidiane, dove spaziavamo da quello che accadeva nel virtuale con le vicissitudini giornaliere che attraversavamo, io raccontavo del mio lavoro ,Arianna del suo, io raccontavo le solite lagne di mia moglie, lei delle problematiche con i suoceri e del marito che non la difendeva abbastanza. Da quella sera non avevo più provato a fare battutine strane, avevo capito che la sua presenza nella mia vita era molto importante. Arianna sia che fosse stata l'amica di sempre o sarebbe diventata qualcosa in più a me non importava, quello che era importante era sapere che lei ci fosse. Ma è difficile nascondere i propri sentimenti e le proprie emozioni, cosi mentre cercavamo di scegliere uno dei tanti giochi che intraprendevamo per passare le serate, chiesi consiglio su che giochi preferiva, ammettendo che io in qualcuno ero una vera schiappa,

Arianna chiese: "Mmmm, e in quali non te la cavi? E dove vai bene?"

risposi: "sono una schiappa in quelli in cui si rischia di più e sono bravissimo a dama"

la sua risposta fù immediata: 

"a dama io non ho intenzione di giocare e per pericolosi in cui non te la cavi, che intendi? Scalare la vetta più alta del mondo?"

Mi si illumino il viso e scoppiai in un sorriso, mi aveva appena servito su un piatto d'argento la risposta perfetta, così risposi: 

"simile, ma non proprio......., diciamo come scalare le labbra più interessanti che conosco", 

mi era venuto spontaneo, ci stavo riprovando, sognavo di poter baciare le sue labbra e la discussione sembrava essere caduta a fagiolo. Stavamo scherzando, pensai, non poteva arrabbiarsi se provavo a chiedere quel bacio. Arianna non si arrabbiò, anzi continuò a scherzarci su, facendo finta di non capire di quali labbra parlassi. Arianna continuava a chiedere quali fossero queste labbra cosi irraggiungibili e quando risposi che le labbra che volevo scalare fossero le sue, provò a distogliermi da quell'idea dicendo:

"Ma poi daiiii, una capricciosa, che tormenta, che provoca liti.....ma ti pare adatta a te?".

Provai ad aggirare l'ostacolo chiedendole che consiglio avrebbe dato lei ad un amico nelle mia situazione e le labbra non fossero state le sue :

"comunque se tu suggerisci di non provare mi sa che anche stavolta ti ascolto"

Arianna decise di astenersi dal rispondere, preferì non darmi consigli. Andammo a letto sorridendo come tante altre sere, ma oltre al sorriso andai a letto con la voglia di scalare quella vetta, baciare le sue labbra sarebbe stato davvero essere in cima all'Everest.

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