Arriva l'estate

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Eravamo a giugno ed una cosa iniziava a terrorizzarci, la scuola stava per finire e da lì a pochi giorni le possibilità di vederci sarebbero diminuite, con la scuola chiusa, meno scuse per uscire e figli da gestire tutti i giorni, avrebbe reso problematico incontrarci. Come se non bastasse Arianna si trasferiva nella casa di villeggiatura che anche se a pochi km dalla nostra città rendeva il tutto ancora più difficile  Le giornate proseguivano con l'ansia che non sentirci per giorni potesse minare il nostro rapporto, ma anche con una voglia di stare assieme. Fuggire via per mezza giornata come successo in precedenza  era impossibile in quel periodo, l'ufficio era l'unico posto in cui potevamo vederci senza creare tanti sospetti.  Una sera parlando con Arianna di come poter stare più comodi in ufficio, mi venne in mente che nello studio dove lavoro, c'è un archivio nel seminterrato dove in un angolo c'era un vecchio divano letto messo da parte. Appena riferii questa cosa ad Arianna, lei sbottò:

"ma come hai un letto a disposizione e non mi hai detto nulla prima ?"

Non avevo mai pensato a quel posto per Arianna, era un posto lugubre poco curato e il mio sogno meritava ben altro trattamento, ma non avendo alternative, le dissi che la prossima volta con la scusa di cercare vecchie pratiche saremmo scesi giù. 

Passò qualche giorno ed Arianna disse che l'indomani sarebbe passata per quel lavoro da completare. Me la immaginavo già fra le mie braccia avevo voglia di fare l'amore con lei, così andai a casa e approfittando che mia moglie non ci fosse, cercai qualcosa di pulito da mettere sopra il letto, trovai nei  cassetti un vecchio piumone che non utilizzavamo più, a fatica lo feci entrare nel mio borsone da calcetto e lo misi in auto.  Il giorno successivo mi recai in largo anticipo in ufficio per evitare di incrociarmi con i colleghi e portai il borsone in archivio. Per essere sicuro di rimanere da solo, organizzai il lavoro dei colleghi in maniera tale che per buona parte della mattinata rimanessi da solo in ufficio. MI misi al lavoro ed aprì la finestra della chat aspettando che Arianna scrivesse. Non si fece attendere il suo buongiorno fù puntuale come al solito e disse che verso le 10 sarebbe passata da me. Iniziai a contare i minuti, il tempo sembrava non passare mai, fin quando eccola arrivare. Le andai incontro e la portai direttamente nel mio ufficio, non le diedi neanche il tempo di salutarmi che le mie labbra erano sulla sua bocca in un bacio appassionato, le nostre lingue si intrecciavano alla ricerca di un piacere intenso. Le mani scivolavano lungo il corpo alla ricerca di ogni lembo di pelle che potesse essere sfiorata, l'eccitazione e la voglia di aversi era tanta, la guardai fissa negli occhi e le chiesi:

"vuoi scendere in archivio con me ?"

Arianna annui, la presi con mano, mi assicurai che non ci fosse nessuno nel corridoio e velocemente affrontammo  le scale che portavano all'archivio, in fretta tirai fuori il piumone dal borsone e il divano letto si trasformo nella nostra alcova.  In pochi secondi ci ritrovammo nudi  abbracciati come se fosse la prima volta, la lasciai sdraiare sul letto continuando a baciarla, era la prima volta che eravamo comodi su un letto e di conseguenza ero più libero nei movimenti, mi staccai dalla sua bocca e mi dedicai al suo seno perfetto nelle sue rotondità, le mani scorrevano lungo il suo corpo accarezzandolo dolcemente. Scesi lentamente baciando il suo ventre continuando a scendere ancora giù, avverti le sue gambe che si allargavano per accogliermi ancora meglio, e mi dedicai con delicatezza ad assaporare il suo piacere. Le mani scorrevano lungo il suo corpo alla ricerca delle zone più sensibili, sentivo il suo corpo fremere e il suo respiro diventare affannato la lingua esplorava ogni angolo, continuai cosi per qualche minuto ma poi , Arianna mi bloccò anche lei voleva giocare con il mio corpo, senza farmelo ripetere due volte mi spostai sdraiandomi sul letto e lei sopra di me con il suo pube sulla mia bocca e lei che assaporava il mio piacere, senti la sua bocca calda che inizio a muoversi dapprima dolcemente poi con avidità facendo sparire tutto dentro e allo stesso tempo aumentavo il rimo della mia bocca su di lei. Il tempo era tiranno non avevamo tutta la giornata per dedicarci a deliziarci. la feci girare portando la sua bocca verso la mia per un bacio appassionato che gustava dei sapori di entrambi, mentre ci baciavamo senti le mani di Arianna che direzionavano il mio piacere verso il suo  e lo senti sparire dentro di lei, il suo movimento ritmato sopra di me, provocava brividi di piacere, vedevo i suoi seni che si muovevano ritmicamente in una danza sensuale e ammaliante davanti alla mia bocca, ogni tanto provavo ad afferrarne un pò e lo baciavo, con le mani appoggiate sui fianchi la spingevo verso di me per sentirlo ancora più a fondo, il mio respiro diventava sempre più affannoso, non potevamo fare molto rumore per non essere scoperti  erano i nostri corpi a parlare, si muovevano in sincronia,  Arianna mi bisbiglio di aspettarla voleva che raggiungessimo il piacere assieme, cercai di trattenermi quanto più possibile e quando vidi gli occhi di Arianna diventare grandi e il suo corpo fremere ancora di più aumentai il ritmo ed esplosi dentro, si appoggio qualche secondo sul mio petto e ci baciammo. Ci rivestimmo e sistemammo letto e piumone e prima che arrivasse qualcuno tornammo sopra nel mio ufficio.  Continuammo a baciarci, approfittammo di quei momenti perchè entrambi eravamo coscienti che non sapevamo quanto tempo sarebbe passato per poterci amare nuovamente. Anche se non era tardi Arianna chiese di andare via dicendo:

"ma se qualcuno mi ha visto entrare, si chiederà  cosa ci faccio due ore chiusa nel tuo ufficio, meglio che vada"

Avrei voluto che rimanesse ancora, ma aveva ragione lei, meglio non rischiare, l'accompagnai alla porta e tornai nel mio ufficio. Accesi una sigaretta  chiusi gli occhi e ripensai istante per istante a quanto avevo vissuto. Non capivo se fosse un film o un sogno che mi scorreva davanti, andai in bagno sciacquai la faccia e mi resi conto che era tutto vero. Restai al pc davanti alla chat fin quando Arianna non mandò il messaggio che era arrivata a  casa e che era tutto ok. le paure del periodo che ci aspettava in quel momento sembrarono svanire. Avremmo trovato sempre un modo per poterci amare.


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