Il tempo non passa

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Dopo le discussioni eravamo tornati alla nostra normalità, ma la lontananza, i troppi giorni passati senza poterci vedere e il periodo di ferragosto che ci impedivano anche di stare assieme in chat alimentavano sempre qualche incomprensione.  A questi problemi si aggiunsero anche discussioni  familiari di Arianna con il marito, e visto che ero in ferie e quindi sempre circondato da qualcuno dei miei familiari, ero impossibilitato a starle vicino per come avrei voluto.  Ci furono giorni in cui la mia presenza si limitò al Buongiorno e a qualche messaggio. Nel trovare uno dei suoi messaggi in cui mi raccontava dei suoi dissapori con il marito, risposi:

"mi spiace che tutto stia avvenendo in questo momento che non posso stare tanto al pc, vorrei esserti più vicino, vorrei poterti abbracciare e poterti stare accanto per darti un pò di forza, la tua pace la devi trovare nel vedere crescere i tuoi figli, sono loro che ti devono dare la forza per superare gli ostacoli. Lo so è dura, belle parole, ma se ti arrendi o ti lasci andare giù, i primi ad averne ripercussioni sarebbero loro, a volte si fanno cose che non si vorrebbero pur di far felici gli altri, cerca di farlo nella maniera più serena possibile. Sarò qua ad aiutarti con quel piccolo che posso fare e con i miei modi sbagliati, ma sarò qua se tu lo vuoi. In tutti i modi che potrò cercherò di starti vicino, quello che posso fare adesso è stringerti forte virtualmente e cercare di trasmetterti quel poco di forza che riuscirei a darti per farti stare meglio, ma tu non mollare, la vera forza sta nella tua volontà di vedere i tuoi figli sorridere, guarda loro, osserva se sono felici quando sono con te,  se è cosi sono loro che ti daranno la forza per andare avanti. Non so a quanto serviranno le mie parole, ma è l'unica cosa che possa fare in questo momento"

Arianna rispose:

"E intanto ? Fare finta che tutto va bene? Come si risolve così? Ci ho rinunciato, rinuncio ormai a tutto. Sono contenta per te però, credimi, ti voglio bene e voglio che ti godi meglio che puoi questo periodo di ferie, non voglio che stai in ansia per come e quando collegarti, magari ci sentiamo la prossima settimana, non preoccuparti. Magari mi fai compagnia con i tuoi post quando puoi".

Purtroppo lessi il messaggio solo la sera in un attimo in cui rimasi solo, ma mentre stavo per rispondere arrivò mia moglie, cosi scrissi velocemente:

"Mai smettere di avere fiducia, purtroppo devo andare per ora"

Quando la notte ebbi la possibilità di riaprire trovai la risposta di Arianna:

"Wow, Grandi parole, Nemmeno caso alle mie, Ciao"

vidi che Arianna era online, cosi scrissi 

"sei ancora qua? " 

Arrivò una risposta striminzita e che dava l'impressione di un tono poco pacifico 

"dimmi"

Cercai di spiegarmi :

"scusa se non ho potuto scrivere altre parole, ma non ero solo, capisco che non sono stato di grande aiuto, mi spiace davvero, purtroppo ho tutti addosso, non sto mai a casa ed ora che gli ho promesso di dedicargli questa settimana non mi mollano. Vorrei poterti essere più vicino, vorrei poter parlare con te, vorrei ascoltarti e capire come stai e in che modo potrei esserti di aiuto, sempre che tu voglia ancora il mio aiuto. Si sente a pelle che sei arrabbiata, delusa, infastidita o non so come definirlo ma di sicuro non è niente"

Arianna disse:

"Hai letto quello che hai trovato scritto prima di non poter rispondere? No perché mi sembra un attacco il tuo ora e guarda non ne ho proprio bisogno. Non me la sono mai presa con te, ti ho scritto di comprendere e cosa ho ricevuto da te solo altre lacrime, se volevi un pretesto per essere lasciato in pace l'hai trovato. Rileggi tutto con calma, sono stata male tutto il giorno, ho avuto le mie nipoti qua e non me ne sono occupata sono stata a letto tutto il giorno, ero contenta di poter parlare con te. Mi odio per essere qua. Stronzo idiota perché ti lasci scappare sempre tutto, perché ti applichi a rovinare,  forse insisti perché non ci tieni. Quindi c' è poco da dire io so come sto e come stavo trovandoti qua, lo so solo io. Se tu credi altro, non posso più fare nulla, non ne ho più la forza, non combatto più contro i mulini a vento, Devo andare Notte"

 Il mio non voleva essere affatto un attacco, stavo solo cercando di farle capire il motivo per cui non mi era stato possibile stare al pc, dissi:

"ho fatto di tutto per rientrare presto a casa, ho rifiutato di stare con gli amici e cercare scuse per tornare prima, perché sapevo che anche se non molto, ma potevo starti vicino, avevo voglia di parlare ed ascoltarti, le tue parole le avevo lette e volevo farti capire che non le avevo trascurate o ignorate ma solo che non avevo avuto modo di risponderti e tu invece le leggi non scrivi e te ne esci con un "dimmi" come a dirmi "dimmi cosa cavolo vuoi dopo che per un giorno te ne sei fregato di me ?". Io non me ne sono fregato non ho potuto, e se non combatti più , mi spiace di non essere riuscito a starti mai vicino quando ne hai avuto bisogno anzi ho sempre peggiorato le situazione, scusami se non mi sono rivelato alla tua altezza, rimango solo un idiota stronzo e cattivo e forse sono le parole che meglio mi calzano a pennello, non esistono parole migliori per la mia descrizione aggiungerei egoista perché desiderarti volerti e amarti senza poi riuscire a darti niente di buono è solo egoismo."

La risposta di Arianna fù inaspettata:

"Aiutami a stare lontani, ne abbiamo bisogno e se scriverò non rispondere, mi aiuterai così, sto male veramente, credimi e tu non puoi aiutarmi. Probabilmente sono io che non mi faccio più capire e mi dispiace se hai rinunciato alla tua serata non avrei mai voluto. Non scrivere ti prego Non scrivere più anche se sei qua e stai leggendo, non sono arrabbiata credimi ma ne abbiamo bisogno ".


Rimasi perplesso, se continuare a rispondere o se fermarmi, poi pensai ad una cosa che avevo sempre detto ad Arianna, io mi sarei fermato solo se fosse stata lei a chiedermelo, e in quel momento me lo stava chiedendo.  Disattivai nuovamente tutto e accontentai la sua richiesta. Andai a letto con il dubbio che avevo combinato ancora casini, ma stavo solo eseguendo ciò che mi aveva chiesto, ed aveva esplicitamente di non essere arrabbiata, quindi era davvero ciò che voleva.


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