Capitolo 8

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Canzone consigliata: The Truth Untold

14:00

Jungkook, Jimin e Yoongi erano in casa del primo, seduti sul tappeto. Il maknae continuava a fissare la finestra, ancora scioccato dagli avvenimenti delle ultime ore. 

Nella testa di Yoongi, invece, risuonavano le parole dette da Namjoon quel giorno in mensa. Lui sapeva che lo "spirito" nella casa di Kookie non era altro che Kim Taehyung? O aveva solo fatto una semplice battuta? Yoongi non lo sapeva, ma iniziarono a nascere dei dubbi nella sua mente. 

<<Sta piovendo da tre ore, ed è ancora lì con il naso sulla finestra... forse dovresti lasciarlo entrare, Kookie>> Suggerì Jimin, guardando il ragazzo fuori casa, con il viso che aderiva completamente al vetro. <<Jimin, quel ragazzo ha occupato casa mia per un anno e due mesi. Non lascio entrare uno psicopatico che vive a mie spese.>> 

<<Te lo ha detto anche lui che soffre di infantilismo. La sua mente è quella di un bambino, non si rende conto di cosa ha fatto! Almeno finché non smette di piovere fallo stare qui, ti prego>> 

<<Perché non lo porti a casa tua?>> Chiese Jungkook, irritato dall'insistenza di Jimin. Quest'ultimo scosse la testa e spiegò che in casa sua vivevano già troppe persone, e sua madre non avrebbe mai accettato di far nascondere un ragazzo scomparso proprio lì. 

<<Solo finché non smette di piovere.>> Detto questo, il maknae aprì la porta e gridò il nome del castano, attirando immediatamente la sua attenzione. <<Entra in casa.>> 

<<Grazie! Sai che ti voglio be->>

<<Zitto. Entra prima che io cambi idea.>> Taehyung annuì e si fiondò in casa, accomodandosi subito sul divano, nonostante i vestiti bagnati dalla pioggia. <<Ciao Jimin! Mi ricordo di te!>>

<<Anche io mi ricordo di te... eravamo nella->>

<<Stessa classe, sì! Kookie, hai ancora quelle patatine alla paprika?>> Jungkook sbuffò ed annuì, indicando la dispensa. Come se Taehyung non conoscesse la casa...

Nel frattempo, Namjoon era seduto al suo solito tavolo, nella caffetteria dove lavorava Seokjin. Aveva già fotografato la scheda dei turni della settimana, e quello del ragazzo che gli interessava sarebbe iniziato tra pochi minuti. Voleva parlarci e convincerlo a dargli una possibilità, ma era spaventato dalla possibile reazione dell'altro, soprattutto dopo ciò che era successo a casa di Jungkook. 

Dopo circa mezz'ora di attesa, vide Seokjin sfrecciare all'interno del locale e scusarsi ripetutamente con il datore di lavoro per il ritardo. Aspettò che il ragazzo indossasse il proprio grembiule nero e prendesse il taccuino che usava sempre, poi alzò una mano per richiamare la sua attenzione.

<<Cosa vuole ordinare?>>

<<Ora fai anche finta di non conoscermi?>> Sussurrò Namjoon, infastidito dal modo in cui l'altro gli aveva posto la domanda. <<Sto lavorando, non disturbarmi. Vuoi qualcosa o sei qui per farmi licenziare?>> Jin indicò, con un movimento della testa, il suo Capo che lo osservava da lontano. 

<<Devi credermi, Jin. Io non ho mai osato avvicinarmi alla tua borsa per prendere il tuo telefono. Stavo dormendo, e mi hai visto chiaramente. Per favore, sbloccami e dammi un'altra possibilità.>> 

<<Vuoi ordinare o no!? Se non vuoi nulla, me ne vado. Ci sono altri clienti che aspettano>> Namjoon sospirò ed ordinò una brioche, vedendo il cameriere andarsene subito dopo. 

Decise di uscire da lì e di tornarci alle 22, alla fine del turno di Seokjin, per parlarci meglio. 

19:00

Erano passate cinque ore da quando Jungkook, costretto da Jimin, aveva lasciato entrare Taehyung in casa. 

La pioggia continuava a scendere, a schiantarsi violentemente con il suolo, ed il padrone di casa non ne poteva più. Kim Taehyung era, decisamente, la persona più invadente e fastidiosa che avesse mai conosciuto in tutta la sua vita. Anche peggio di Jimin. 

<<Kookie-si... posso prendere una tua felpa? Ho freddo con la t-shirt.>> 

<<No, puzzi come una capra svizzera, Taehyung. Le mie felpe sono preziose>> Il più grande tra i due sbuffò e si rotolò sul tappeto, annoiato. Yoongi e Jimin erano andati via da poco più di due ore, e per il ragazzo castano il divertimento era finito. Jungkook non scherzava con lui come faceva Yoongi, e non giocava con le sue guance ed i suoi capelli come faceva Jimin. 

Questo stava iniziando a far innervosire Taehyung, che si infilò le mani tra i capelli e li tirò violentemente, piangendo subito dopo. 

<<Sei impazzito!?>> Gridò il maknae, spaventato dal pianto improvviso dell'altro.

<<Tu non vuoi giocare con me! Voglio Jimin hyung e Yoongi hyung. Sei senza cuore.>> Gridò, facendo sbuffare Jungkook. Quest'ultimo si avvicinò, e, titubante, mise le braccia attorno al corpo dell'altro. <<Sei contento ora? Dannazione, quanto puzzi.>>

<<Fammi la doccia!>>

<<Ma fattela da solo! Che schifo>>

Skool Luv Affair (Taekook/Namjin/Sope)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora