Kiss 'n' death

88 2 3
                                    

NEBULA’S POV

Mi pentii immediatamente di aver accettato. Forse non mi rendevo conto delle persone con cui stavo appena salendo in macchina. Eppure, le persone dovrebbero imparare dai propri sbagli. Ora, dovevo solo sperare che le promesse di Harry erano valide. Appena accettai, vidi Jake passare dal posto del passeggero anteriore a quello posteriore, ma non prima di avermi lasciato la portiera e aver fatto un mezzo inchino come invito ad entrare. – “Miss.” – guardai la sua chioma bionda ribelle avente le radici nere. – “Galante. Grazie.” – e così entrai in macchina, cercando di essere il meno goffa possibile. Di solito, non ero solita ad esserlo, ma stare in macchina con due ragazzi dalla bella fama, mi metteva a disagio. Jake spuntò da dietro sorridendomi – “Nuvola” – sorrisi, ormai avevo rinunciato – “Nebula” – lui si diede una botta leggera sulla testa – “Giusto, Nebula. Nebula, per quanto possiamo sembrare cattivi ragazzi, giuro che non lo siamo. Se ci pensi, è vero che abbiamo molto probabilmente sverginato più di metà scuola, ma non lo abbiamo mai fatto contro la loro volontà. E poi siamo sempre stati chiari, niente – di – serio.”

La cosa, per quanto stupida potesse sembrare, mi tranquillizzò abbastanza da accasciarmi nel sedile di pelle nera e curiosare. Non mi ero mai soffermata sulla macchina, ma era ovvio che fosse costosa. Stavo per chiedere a Jake che macchina fosse, quando Harry rientrò. Fissò per qualche secondo il vuoto davanti a sé. Per quanto non facesse trasparire nulla, avrei giurato di aver visto un guizzo di nervosismo. Poi, si voltò verso di me e svelò un sorriso smagliante – “Allora, dove andiamo?”

***

Nella macchina segnava il silenzio più totale, ed era così maledettamente imbarazzante che ero indecisa se accendere la radio oppure no. Ma non mi sembrava carino essere così invadente, così decisi di prendere due piccioni con una fava; rompere il silenzio e togliermi un peso.

“Non mi hai ancora detto come fai a sapere che vengo da Charlotte.”

Sentii da dietro un rumore gutturale venire dalla gola di Jake. Ma Harry si limitò a stringere le spalle tranquillamente. – “Il giorno dell’iscrizione, ho parlato con le tue madri, mentre tu eri andata a fare il consueto giro della scuola da novellina che sei” – sia Harry che Jake risero – “Cosa pensavi, che ti seguissi?” – girò per un attimo lo sguardo su di me, sorridendomi, e poi tornò sulla strada.

“N-No” – solo ora mi rendevo conto della stupidità dei miei pensieri. Davvero, come potevo pensare che un ragazzo poco più grande di me si mettesse a fare delle ricerche su di me? Lanciai un’occhiata al ragazzo affianco a me, e solo in quel momento mi accorsi di quanto fosse realmente bello. I suoi capelli di un nero corvino, erano leggermente spettinati, e gli davano quell’aria di non so che che lo rendeva ammaliante. I suoi occhi, attenti sulla strada, erano di un verde smeraldo splendente, che quasi riuscivi a vederci un mondo intero lì dentro. Immaginai un vento ruggente che si muoveva tra i fili d’erba di una distesa immensa di verde. E da lì, si potevano ammirare montagne altissime, che torreggiavano su di te lasciandoti una sensazione di inferiorità, che, però, in fondo, non ti dispiaceva affatto.

Sentii il peso e il calore di una mano sulla mia spalla, e mi girai a guardarla. Mossi il mio sguardo lungo tutto il braccio fino a tornare a quegli occhi verdi in cui mi ero persa.

“Hei” – la sua voce roca uscì come un sussurro – “ti eri imbambolata?” – e poi sorrise. Ma sorrideva sempre questo?

“Si, scusami, mi succede spesso.”

“Siamo arrivati” – e mosse l’indice verso la mia porta di casa. Mh. Quindi, ero ancora sana e salva.

“Grazie. Forse mi ero fatta un’idea sbagliata di voi due.”

Aspettai una risposta, ma nessuno parlò. Così, rimasi qualche secondo in silenzio pensando a cosa fare, e poi decisi che era il minimo indispensabile che potessi fare, e sarebbe stato carino da parte mia cominciare a comportarmi come una ragazza normale. Così mi allungai verso Jake e gli stampai un bacio sulla guancia sinistra e poi tornai di fronte ad Harry.

Mi diressi verso la guancia sinistra, ma lui si spostò in quella direzione pensando che andassi all’altra. Così io mi spostai, e lui anche. Presi il suo viso tra le mie mani e dissi semplicemente – “Fermo” – così mi sporsi verso la guancia sinistra e gli lasciai un bacio lì.

“Grazie” – e uscii dalla macchina con in mano già le chiavi di casa – “ci vediamo a scuola”

HARRY’S POV

Appena arrivati, spensi la macchina, pronto a guardare Nebula andarsene a gambe levate. Ma, al contrario, stava ancora guardando fuori dal finestrino, con la testa poggiata sul palmo della mano, ed era ovvio che non si fosse accorta di essere arrivata. Avrei voluto lasciarla così, sognante, così che potessi guardarla. Ma la presenza di Jake mi fece tornare alla realtà, così poggiai una mano sulla sua spalla. – “Hei, ti eri imbambolata?”

“Si, scusami, mi succede spesso” – una fitta mi prese il cuore in pieno. Avrei voluto urlarle di non chiedere scusa per una cazzata del genere, e ancora, avrei voluto urlarle di quanto fosse bella di quando si incantava e di quanto tempo io avessi trascorso a guardarla, senza che lei se ne accorgesse. Ma rimasi in silenzio. E mentre questi pensieri mi vorticavano nella testa, Nebula baciò sulla guancia il mio amico, e poi tornò composta di fronte a me. I suoi occhi color ghiaccio mi avevano sempre fatto un effetto strano. Si avvicinò a me, ma io resi la cosa più fottutamente difficile di quanto già era. Così, lei mise le mani sul mio viso, e, lì, sentì il mio cuore arrivare in gola. – “Fermo” – e mai più di così non potei muovermi. Mi sentii come un bambino disarmato, indifeso, di fronte ad una pistola puntata sul mio cranio. E quel bacio, quel dannato bacio che mi lasciò sulla guancia, quello fu la pallottola che mi uccise.

Neanche mi accorsi di quando era scesa, che già annuivo e salutavo con la mano.

Jake mi raggiunse sul sedile da dove lei se ne era appena andata, velocemente.

“Amico, tu sei proprio andato.”

E, io, potei solo annuire.

Across the universe.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora