CAPITOLO 7

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eren's pov

Mi porto le cuffie alle orecchie e prendo il cellulare il mano, scorrendo tra le mie playlist per decidere quale ascoltare.
Opto per la playlist con le mie canzoni preferite di lil peep e faccio partire a tutto volume la musica nelle mie orecchie. Potrebbero farmi esplodere una granata alle spalle e non sentirei il minimo rumore con queste cuffie, sono davvero spettacolari.
Parte "nightslayer" e canticchiando allegro mi avvio verso lo sgabuzzino dove tengo gli attrezzi per pulire.
Prendo in mano il necessario e mi preparo a pulire l'intera casa. Fa schifo, non la lavo da due settimane, e questa domenica è particolarmente fredda quindi non suderò.
Nel mentre che ascolto le parole del cantante mi torna in mente il ragazzo che ho intravisto sul pullman.. quella manata sul collo faceva paura. Aveva i segni viola delle dita e alla fine delle dita aveva dei taglietti, come se gli avessero affondato le unghie nella carne mentre lo strozzavano.. chissà chi deve aver fatto una schifezza del genere, mi viene il vomito solo a pensare al fatto che se girassi per strada da solo la notte potrei finire con quei segni anche io. Per quello prendo sempre i taxi quando torno dagli allenamenti, non ci tengo ad avere altri traumi, mi bastano quelli che ho già.

[...]

Appena la sveglia suona alle sei e un quarto del mattino salto in piedi e scendo dal letto per andare al piano di sotto e fare colazione con una tazza di latte e cereali al cioccolato, poi vado in bagno, mi lavo faccia e denti, mi metto la divisa della scuola e mi piazzo sul divano davanti al televisore a guardare qualcosa, nel mentre che aspetto che arrivi l'ora per uscire di casa e andare a scuola. Questa settimana è l'ultima per la preparazione prima degli esami, infatti facciamo poi il ponte da giovedì fino al lunedì successivo.
Gli esami si tengono per vedere se siamo abbastanza attenti alle lezioni, se ci dedichiamo alla scuola e quanta anima e quanto corpo ci dedichiamo e quanto siamo migliorati dagli ultimi esami. Insomma sono più esami per vedere se meritiamo di stare in questa scuola più che altro, siccome, se non passi un certo numero di esami, vieni direttamente espulso.
Non che si possa biasimare una cosa del genere, essendo una scuola privata bisogna avere un minimo di conoscenza e coscienza per frequentarla. Ogni anno ho sempre preso il massimo dei voti e quest'anno non voglio che sia da meno, quindi da questo pomeriggio inizierò uno studio intensivo finché non ricorderò ogni regola scolastica e ogni capitolo di ogni materia a memoria. Voglio la borsa di studi così da poter andare a studiare all'estero, da solo.

Un'altra cosa davvero bella della mia scuola è che, essendo una scuola internazionale, alcuni studenti eccezionali di altri stati possono iscriversi e seguire le lezioni tramite le lezioni online. Mi è capitato di approfittarne per quando stavo veramente male e non riuscivo ad andare a scuola, non è per niente un brutto progetto.

Suona la sveglia sul tavolino davanti al divano, facendomi svegliare dai miei pensieri, ricordandomi che devo alzare il culo dal divano e andare a scuola.

Infilandomi gli auricolari nelle orecchie e facendo partire casualmente la playlist di yungblud, mi avvio verso scuola. La prima canzone che giunge alle mie orecchie è la mia preferita in assoluto: "parents".

Prendo il telefono in mano e metto a riproduzione in loop di questo brano, poi chiudo gli occhi e, canticchiando nella mia mente la canzone che mi invade il cervello, percorro a memoria la strada da casa a scuola.

Poco prima di varcare il cancello della scuola butto il mozzicone della sigaretta che mi ha accompagnato durante il tragitto e stacco gli auricolari dal telefono, spegnendo poi il dispositivo.
Mi faccio immediatamente serio e mi incammino verso la mia aula dove trovo l'intero corpo docente davanti alla cattedra, tipico rituale prima della "settimana del recupero". So perfettamente a memoria questo discorso, come i miei compagni, eppure lo ascoltiamo con talmente tanta enfasi che i professori sono stupefatti dalla nostra dedizione in quello che facciamo in questo edificio.
Ogni mio compagno di classe, proprio come me, non vuole rinunciare alla possibilità di studiare in una scuola prestigiosa come questa, quindi so che ognuno di noi si impegnerà al massimo per non deludere nessuno, né professori né familiari.

E M Ø T I Ø N A L||ereri||riren||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora