CAPITOLO 31

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eren's pov

Non mi facevo una passeggiata per questa città da una vita.
Non mi sarei mai immaginato di perdermi a fissare quelle stupide lucine di Natale che mettono sempre due mesi in anticipo e li tolgono a metà febbraio, oppure gli stupidi Babbo Natale che pendono dai balconi, o anche quel mega albero tutto decorato che il vicino infondo alla strada decora sempre alla perfezione.
Sembra di non uscire da sei mesi, anzi che da due.

-oi Eren, che ore sono?- mi chiede Levi tirandomi dalla maglietta per farmi risvegliare dalle mie fantasie.

-uhm.. sono le sette e mezza. Ci mettiamo ancora circa cinque minuti per arrivare a casa di mio padre così abbiamo il tempo per contrassegnare i mobili da prendere e quelli che invece dobbiamo lasciare per mia madre.- dico, lasciando cadere il mio telefono nella tasca dopo aver controllato l'ora.

-come mai questa parte della città è così spoglia di decorazioni? Non festeggiate Natale?- chiede Hanji notando che le case decorate sono forse due.

-i nostri vicini sono ebrei e quindi non festeggiano il Natale, quelli affianco sono musulmani e non lo festeggiano nemmeno loro. Io di solito metto qualche lucina qui e là ma ero impegnato da voi e gli altri probabilmente le avranno già tolte siccome siamo quasi a fine gennaio e sono persone che non hanno tanta voglia di perdere tempo con le festività.-

-che gente seria, siete quasi noiosi sapete?- chiede Hanji vedendo da lontano la mia villetta bianca.

-beh togliendo quelli di altre religioni, il resto dei vicini sono tutti uomini d'affari come mio padre, quindi sono spesso in viaggio, magari senza famiglia, e non si mettono a pensare a come decorare la casa visto che non ci stanno per troppo tempo e di sicuro non hanno nessuno con cui condividerla.- dico, ridacchiando, saltellando felice mentre arrivo davanti alla porta di casa.

Apro lo sportellino e immetto il codice per poi aprire la porta ed entrare.
Quanto tempo che non entravo qui. Quasi mi mancava.

-Erwin e Levi sono già entrati quindi più o meno sapete la disposizione delle cose, potete andare di sopra e vedere i mobili di sopra e scegliere quelli che vi piacciono di più, io faccio vedere il piano di sotto ad Hanji e vediamo i mobili qui.- dico borbottando mentre penso ad alta voce.

-agli ordini capitano?- dice Edwin ridacchiando prendendo Levi sottobraccio e portandolo con sé al piano di sopra.

Prendo anch'io Hanji sotto braccio e la porto in giro per il piano di sotto, poi le porgo un rotolo di scotch e iniziamo a segnare con dei pezzetti di scotch i mobili che vogliamo tenere.

[...]

Alle otto e mezza siamo con i dipendenti dei traslochi che carichiamo i mobili sul camion.
Abbiamo tenuto veramente pochi mobili perché, fortunatamente, la nuova casa aveva già degli arredi.
Mio padre aveva buon gusto in arredi però, questa roba costerà di sicuro una fortuna, mia madre all'asta farà un figurone.

-Eren, passami quei comodini forza, non perdere tempo a perderti nei tuoi pensieri.- dice Levi richiamandomi dal mondo dei sogni.
Lo guardo con gli occhi strabuzzati per poi aiutarlo a spostare i mobili nel camion.

La mia camera rimarrà identica a prima, cambierò solo la disposizione delle cose probabilmente, insieme al letto, mentre Hanji ed Erwin si sono presi la vecchia camera dei miei, cambieranno anche loro probabilmente solo il letto.
Levi invece avrà una camera sua ma non so quanto la userà siccome abbiamo deciso di prendere il letto a due piazze per me da usare con lui. Probabilmente vuole una camera tutta sua per orgoglio, diciamo.

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