CAPITOLO 28

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eren's pov

-mamma ascolta te ne devi andare da qui, potevi chiamarmi e ti avrei det..- non riesco a finire la frase che il rumore del portone che si apre alle mie spalle mi blocca.
Levi è davanti a noi e dire che ha una faccia scioccata è dire poco.

-Levi aspetta fam..- vengo interrotto di nuovo, stavolta da mia madre, che mi usa come appoggio per alzarsi e avvicinarsi minacciosamente a Levi.
Sono fottuto.

-quindi tu devi essere il nano scorbutico di cui parlava mio figlio huh?- dice, esaminandolo centimetro per centimetro.
Mia madre è poco più alta di lui e la cosa fa impressione.

-quindi è così che mi hai presentato a tua madre moccioso?- mi chiede Levi, con un'espressione che non riesco a decifrare, ma che mi fa sprofondare dall'imbarazzo.
Vorrei potermi seppellire. Immagino di avere le guance rosse come un pomodoro.

-oh no, ti ha dato anche altri nomignoli, ma non credo che li ripeterò, sono pur sempre sua madre. A proposito, piacere di conoscerti Levi, io sono Carla, la mamma del tuo amichetto.- dice mia madre con un sorrisino mentre gli porge la mano.
Levi le stringe la mano con un sorriso stampato in volto.

-piacere Carla. Se posso chiedere, cosa la porta qui? Insomma, uno dei due può spiegarmi?- dice, con un tono leggermente più scocciato.

-oh ora capisco perché ha detto scorbutico. Siediti sul letto, ora ti spiego.- dice mia madre con ancora quel dolce sorriso stampato sul volto mentre si siede accanto a me sul letto.
Levi si siede accanto a lei, posso giurare che se lo sguardo avesse il potere di ammazzare starei stramazzando al suolo.

-allora, chi spiega?- chiede impaziente Levi smettendo di guardarmi con quegli occhi assassini.

-spiego io. Qualche giorno fa sono venuta in Italia per la deposizione, perché siccome mio marito è stato incarcerato sotto festività ho dovuto aspettare. Sta di fatto che il tuo amichetto qui..- dice mia madre, girandosi verso di me e indicandomi. -..ha risposto di nuovo ad una mia chiamata e io ho rintracciato il suo telefono. Non sono qui per denunciarti o altro, sinceramente non ho mai visto Eren stare così bene, volevo solo controllare che stesse effettivamente bene, quindi non vi creerò problemi. Però, visto che sono comunque sua madre e che mi preoccupo per lui.. quindi vorrei fare qualcosa per il suo benessere.- dice, decisa, mia madre, mettendosi con le braccia conserte.
Non la vedevo così decisa da quando ha divorziato con mio padre.

-beh dipende, mi dica cosa vorrebbe e posso vedere se è fattibile o meno.- dice Levi girandosi completamente verso di lei per ascoltarla.

[...]

-uhm mamma.. se passi da casa non fare caso alla sporcizia. Ti voglio bene, ci vediamo presto ok?- dico a mia madre abbracciandola e lasciandole un bacetto sulla testa, per poi lasciarla andare.

-certo, tranquillo. Grazie Levi, ci vediamo presto.- mi dice lasciandomi un bacio sul naso, poi salendo sulla sua macchina e partendo via.

Alla fine abbiamo deciso qualcosa di incredibile.
Levi voleva altri tre milioni ma mia madre ha avuto un'idea molto migliore: essendo lei un'imprenditrice immobiliare è riuscita a trovarci una casa dove vivere, a me e i miei nuovi amici, e ci andremo a vivere tra qualche giorno. Ci sposteremo dentro tutti i mobili di mio padre, venderemo quelli che non ci piacciono, e poi venderemo la casa, e i soldi che faremo dalle vendite saranno i soldi con cui vivremo. Potrò andare a scuola, vedere i miei amici e allo stesso tempo godermi i miei nuovi amici senza dover rinunciare a nulla.

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