CAPITOLO 20

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eren's pov

Non riesco di nuovo a prendere sonno.
Dopo quello che è successo ieri ho la testa completamente scombussolata.
Piaccio a Levi? Non gli piaccio? Lui mi piace? Oppure è solo voglia di fare sesso?
Non so più niente. Non so cosa pensare né di lui, né di me stesso.
Mi ha stuprato eppure non riesco a staccargli gli occhi di dosso, e desideravo quello che è successo poche ore fa come un forsennato.
Non sto bene.

Si fanno le sette e mi alzo dal letto, tra tre ore avrò il secondo esame, oggi avremo latino, ho studiato come un pazzo per ricordare tutta la terminologia.
Mi vado a fare una lunga doccia calda, ho bisogno di sciogliere i nervi, devo liberare la mente per fare un esame impeccabile.
Scaccio con forza le immagini di Levi che mi ha regalato ieri sera e mentre mi rivesto prendo i libri di latino per dare un'ultima ripassata, giusto per essere sicuro.

Quando si fanno le otto meno venti mi siedo alla scrivania con davanti il mio pc e pochi minuti dopo mi arriva il codice per la verifica e lo inserisco.

Il prof ci augura buona fortuna, questa volta in latino, e noi iniziamo l'esame.

[...]

Spengo il pc e lo chiudo, poi me lo metto sottobraccio e vado da Hanji.
Ho il pc scarico e mi serve ancora per tutta la settimana, quindi volevo chiederle se potesse andare tipo in un bar e caricarlo.

Nel percorso dal capannone secondario alla camera di Hanji incontro Levi e per salutarlo gli sorrido, ma lui sembra quasi non vedermi, e la cosa mi sballa ancora di più.
Lo odio.

Salgo velocemente le scale cercando di non pensare a quel nano scorbutico e vado nella camera di Hanji, dove la trovo addormentata che russa come un maiale.. wow.

-Hanji.. ehi sveglia, è quasi mezzogiorno.- dico, scuotendola dolcemente, cercando di svegliarla.
Dopo diversi minuti apre gli occhi e giuro che sembra uno zombie.

-oh Eren buongiorno..- dice assonnata, stropicciandosi il viso.

-scusa se ti ho svegliata, ma è quasi ora di pranzo e poi ti volevo chiedere un favore.- dico, aiutandola ad alzarsi e uscendo poi dalla stanza nel mentre che si cambia i vestiti.

Quando esce sfodera il suo più smagliante sorriso e mi accompagna di sotto, nel mentre che mi chiede come mai fossi venuto a svegliarla.

-beh, primo perché è davvero quasi ora di cena, e poi perché volevo chiederti un mini favore.- dico, sorridendo.

-beh se posso farlo perché no? Dai spara.- dice sorridendo mentre entriamo in cucina.
Io poso il computer sul tavolo poi mi giro mettendomi ai fornelli per iniziare a preparare pranzo.

-ecco.. il pc si è scaricato e mi serve ancora fino a venerdì per gli esami.. quindi volevo chiederti se potessi andare, non so, magari in un bar, e caricarlo mentre tu godi un drink. Non saprei come caricarlo sennò, qui non arriva la corrente e non ho trovato nemmeno una presa in giro.- dico, un po' disperato.

-oh, le prese sono nelle nostre camere da letto: prima erano gli uffici, quindi dovrebbe ancora arrivare corrente. Se non dovesse arrivare andrò a bermi un drink con Erwin e te lo caricherò il più possibile, non preoccuparti.- mi dice sorridendo, per poi farsi seria. -ma tu oggi mi prepari quella pasta che fai tu che mi piace tanto taanto.- mi dice con il sorriso di una bimba felice.
Acconsento e mi metto subito a lavoro per preparare uno splendido pranzo per tutti e tre.

E M Ø T I Ø N A L||ereri||riren||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora