I passi rieccheggiavano dentro la casa. I pavimenti erano lustri e perfetti, ma quel posto era vuoto. Sí c'erano molti mobili, ma era come se non ci vivesse nessuno, oltre a lui, Levi. Si fermò difronte a una porta di legno con i confini dorati. Era agitato, non gli era mai successo.
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"Kenny..?" Bussò alla porta. "Levi.. sei tu, entra entra" glielo disse con una voce divertita. Era da un sacco che non parlava con il suo patrigno, lo odiava. "Volevo parlarti di una cosa" "Forza siediti, mica vorrai stare in piedi, é da tanto che non mi vieni a fare un saluto" Sogghignò tra i denti, Levi si pentí di essere andato, ma ormai era troppo tardi per tornare in dietro. "Ecco, cosa faresti se ti dicessi che provo dei sentimenti... per un mio amico?" Kenny rise, ma poi di improvviso si incupí. "Non scherzare con queste cose Levi, lo sai perfettamente che quella non è la normalitá, non troverai mai la felicità con un altro maschio. Devi cercarti una ragazza, sposarvi e metere su famiglia..." Levi si alzò di colpo, i pugni serrati, e i nervi a fior di pelle. "Ora vado". Kenny gli fece un sorrisetto provocatorio. "Stai tranquillo Levi, io sò cos'é la felicitá, presto anche tu lo scoprirai, infondo hai un sacco di fan girl alle calcagna, e poi non vuoi mica sprecare il poco tempo che ti manca con una relazione improbabile no?". "Ciao" sbattè la porta e se ne andò. Faceva male, non essere mai capiti da nessuno, non avere mai un supporto, una persona dove rifugiarsi. Sapeva che Kenny non era la persona adatta, ma adesso più ci pensava più ne era sicuro la persona adatta, era Eren. Pensò di nuovo alle parole di Kenny. "il poco tempo che ti rimane". Doveva parlarne von Eren.
^Scusate per il capitolo corto, il prossimo sará più lungo.^
