Levi tolse delicatamente la mano dalla stretta di Eren, si alzò e si spolverò i vestiti.
"Vado a prendere qualcosa da mangiare, aspettami qui, cosa vorresti?".
"Non posso lasciarti andare da solo, vengo con te, anzi vado io". Eren si alzò, ma Levi subitò lo bloccò con una mano.
"No, voglio andare io, stai tranquillo sono capace a portare un vassoio". Gli rivolse un sorriso vago.
"No, le scale sono pericolose, e tu in questo momento sei debole, mi rifiuto di lasciarti andare da solo".
"Eren, sto bene mi sono ripreso" Levi gli diede una pacca sulla spalla, e gli sorrise.
Eren non aveva mai visto Levi sorridere in quel modo, per la prima volta, sembrava un sorriso vero, che non conteneva tristezza, malinconia o dolore, nei suoi occhi c'era qualcosa che non avrebbe mai dimenticato...
si risveglio da suoi pensieri in tempo per vedere un lembo della camicia di levi scomparire, giù per la scalinata.
Eren si buttò sull'erba.
"Beh non mi rimane che aspettare".
Le stelle brillavano nel cielo, e il vento muoveva i ciuffi d'erba vicino a lui., alzò una mano verso il cielo, sembrava di riuscirlo a toccare.
Nonostante tutto, nonostante i pochi anni rimasti a Levi, Eren continuava a pensare un loro futuro in sieme, era più forte di lui, ma purtroppo la verità è che non sarebbero mai invecchiati in sieme, non avrebbero mai avuto una casa tutta loro.
Purtroppo la verità si presenta sempre per rovinare i momenti più belli.
Era passata mezz'ora da quando Levi era sceso al mercato.
Riusciva a vedere le luci del villaggio, c'era un gran rumore. Eren si alzò deciso ad andare a cercare il ragazzo "Sarebbe già dovuto essere tornato". Fece per scendere le scale, ma senti una stretta al cuore.
Le luci dei mercatini non erano le uniche a illuminare la sera. Le luci blu e rosse di un' ambulanza rischiravano il cielo, notò che metà delle scale era crollata.
"Levi".
Fù un sussurrò, non poteva essere, eppure era così ovvio.
Così difficile.
