Era ormai da diverso tempo che Peter stava fissando la porta dall'altra parte della stanza, circa una candela e mezzo, eppure non riusciva ad addormentarsi, la curiosità lo stava uccidendo. Da quando il Capitano lo era andato a trovare al risveglio, in molti marinai erano scesi facendo avanti ed indietro da lì, a quanto pare avevano avuto il permesso di festeggiare, che cosa non avevano voluto dirglielo, ma erano tutti piuttosto agitati. Aveva tentato di ottenere il permesso di uscire dal signor Porter, ma, non avendolo ricevuto, se ne sarebbe stato lì buono buono. Pensò di fare un altro tentativo di addormentarsi quando, ubriaco come una spugna, entrò ciondolando il cuoco di bordo.
"Dove sarà finito?" l'uomo barcollò fino ad una cassa grattandosi la testa e dando uno sguardo nei dintorni. Fu allora che si accorse che era sveglio e, emettendo un rutto sonoro, gli fece cenno di avvicinarsi.
"Pan! Sai dove quelle canaglie hanno nascosto il mio grog delle grandi occasioni? Lo avevo messo in un sacco... Qui nei dintorni" Scuotendo la testa in risposta, il ragazzo rimase seduto dove si trovava, il medico gli aveva detto di non alzarsi e non fare sforzi eccessivi, ma decise comunque di aiutare l'altro, si stava annoiando. Prese la lanterna e controllò casse e barili mentre il pirata si sedeva riprendendo fiato dopo la camminata dal ponte alla stiva.
"Dovresti imparare a rispondere a parole" Clifton emise un singhiozzo e il suo stomaco brontolò sotto la canotta bianca.
"Il Capitano odia i muti. Se continui con il gioco del silenzio ti strapperà la lingua, così avrai un buon motivo per non parlare" Rise sguaiatamente, ma Peter era certo che non stesse scherzando, Uncino era abbastanza sanguinario da fare una cosa simile. Ripensando al loro ultimo incontro, si rese conto che non sempre si era rivolto adeguatamente al Capitano, certo, non era stato punito in quel momento, ma sarebbe potuto accadere in futuro. Il corvino era un uomo d'onore, probabilmente non lo aveva ripreso perché era ancora ferito e non era a conoscenza di questa regola, ora che la sapeva non avrebbe sbagliato di nuovo.
"Grazie, signor Clifton, me ne ricorderò" Trascinandosi di poco, sotto una serie di scaffali, il ragazzo trovò una sacca, era sicuramente fuori posto, quasi come se avessero cercato di nasconderla in gran fretta e, in effetti, gli sembrava di aver visto uno dell'equipaggio trafficare in quei dintorni, non avrebbe saputo dire chi, forse Porter stesso. Aprendola, trovò al suo interno un gruppo di bottiglie legate insieme e, stappandone una, un odore fortissimo e pungente gli bruciò le narici obbligandolo ad allontanarle.
"Eccole! Ben fatto, Pan!" Felice di essere stato utile in qualche modo, nonostante il proprio corpo fosse ancora debole, Peter tornò tra le coperte e si assicurò che le bende non si fossero spostate, in caso contrario lo aspettava sicuramente un bella sgridata. Durante la convalescenza, nei rari momenti di lucidità, il medico di bordo gli aveva urlato addosso ad ogni minimo movimento, stringendo ogni volta di più il bendaggio per tenerlo bloccato. Con un gesto inatteso che lo fece sussultare dalla paura, il cuoco Clifton gli scompigliò i capelli e prese un sorso dalla bottiglia per poi pulirsi le labbra dai rimasugli con un lungo movimento del braccio.
"Finalmente! Ora sì che si comincia a ragionare! Altro che la solita acqua sporca!" Peter non riuscì a nascondere la propria curiosità, nonostante l'odore pestilenziale emanato da quello strano liquido, il marinaio sembrava apprezzarlo e lo decantava come nettare divino. Osservando il beveraggio attraverso la bottiglia ed annusando l'aria distrattamente, gli sembrò di percepire qualcosa di ferroso, forte che riuscì a definire in un unico modo, ma volle essere sicuro, era troppo curioso per non domandare.
"Cos'è? Come mai sa di polvere da sparo? E... e poi ha qualcosa di dolce..." Rimettendo il tappo di sughero nella bottiglia, l'altro gli fece un ampio sorriso sghembo, i suoi denti non erano messi male quanto quelli del signor Benson, ma il suo alito era ben più terrificante.
"Oh, buon naso, Pan! È proprio così! Però tieni lontano il tuo fiuto, questa è la mia ricetta segreta del grog! Non è una cosa per bambini, è una bevanda riservata ai veri uomini!" agitando il contenitore davanti al suo viso, il marinaio prese sotto braccio il resto della riserva e fece per andarsene. Nel vederlo ondeggiare a fatica, Peter ebbe seri dubbi che sarebbe riuscito ad arrivare integro sul ponte e così decise di trovare un modo per distrarlo fino all'arrivo del medico di bordo.
"A-Aspetta!" Quando ne ottenne l'attenzione, la sua lingua fu più veloce della testa e così disse la prima cosa che gli venne in mente.
"Il Capitano ha detto che non sono più un bambino! Ora sono un adulto e un pirata!" L'altro cominciò a ridere ancora più forte di prima, così tanto da piegarsi in due e da doversi reggere ad una mensola per evitare di cadere al suolo. Quando ebbe ripreso fiato, si voltò di nuovo nella sua direzione, ancora con le lacrime.
"Nuota piano, acciuga sotto sale. Sarai anche sopravvissuto alla gabbia, ma ne devi fare ancora di strada per essere chiamato pirata ed ancora di più per diventare un vero uomo!" Stropicciando le coperte nelle mani, Peter strinse i denti.
"Lo so! E so anche che sarà difficile, ma non m'importa. Questa è la prima volta che voglio così tanto qualcosa e quindi non me la lascerò scappare per niente al mondo!" A quanto pare il suo discorso ebbe l'effetto sperato, il signor Clifton perse l'ironia nello sguardo e, sul suo volto leggermente coperto di peluria, rimase solo un ghigno beffardo, quasi di sfida nei suoi confronti. Appoggiando a terra le altre bottiglie e sorreggendo solo quella già cominciata, fece qualche passo nella sua direzione e, anche se faticosamente, gli si sedette accanto stappando di nuovo il grog e prendendone un sorso.
"D'accordo, Pan. Vediamo quanto sei diventato uomo" e, detto ciò, gli passò la bottiglia. Per qualche secondo, Peter rimase a guardarla incerto, in quella stanza totalmente chiusa e priva di oblò l'odore del liquido stagnò intorno al suo viso entrandogli fin nel cervello e facendolo sentire un po' più coraggioso. Non aveva idea se gli fosse concesso o meno provare a bere quella sostanza, né il medico né il Capitano glielo avevano proibito, ma lui, non conoscendola, nemmeno aveva chiesto. Con un po' di insicurezza la prese tra le mani e diede un'altra annusata, la polvere da sparo c'era sicuramente e, insieme ad essa, qualcosa di zuccherino e, quasi in un accenno, qualcosa di agrumato, forse del limone. Portando il pollice a coprire il collo della bottiglia, il signor Clifton lo guardò seriamente.
"Che ti ho detto sul naso? Forza! Se sei un vero uomo butta giù un sorso altrimenti lascia la roba buona a chi se la merita" Tirando a sé la bottiglia, Peter sentì le dita tremare e, con esse, anche le labbra, l'idea di provare qualcosa di nuovo lo stuzzicava troppo e così, preso un bel respiro, decise di tuffarsi. Alzò la bottiglia, ma, quando il grog fu sul punto di sfiorargli la lingua, gli venne strappato via e così si ritrovò ad incrociare lo sguardo severo del medico di bordo. Era stato così preso dal momento che non si era nemmeno accorto del suo arrivo, ma, da come l'altro lo fissava, si era messo in un mare di guai.
"Che ti salta in mente, Clifton?" Sorprendentemente, la rabbia del signor Porter non fu indirizzata a lui, ma all'altro marinaio il quale cominciò a grattarsi dietro la nuca e fece una risatina nervosa.
"Io? Io niente! Mi andava di rendere Pan partecipe dei festeggiamenti! Adesso che è fra di noi volevo fargli provare ciò che di buono la pirateria ha da offrire! Niente è meglio del mio grog speciale per tirarsi su!"
"Signor Clifton..." Lo sguardo del dottore si fece più scuro e serio.
"Lo stomaco del paziente è ancora troppo debole per provare uno dei tuoi dannati intrugli torcibudella! Torna subito sul ponte e porta via la tua robaccia! Se ti becco di nuovo a fare una cosa del genere ne risponderai al Capitano Hook!"
"S-Subito!" Recuperata un po' di lucidità, il cuoco prese le altre bottiglie e corse subito fuori dalla stiva, Peter lo osservò per tutto il tempo e si sorprese che, qualcuno così ubriaco, fosse riuscito a svignarsela tanto rapidamente. Quando furono soli, il ragazzo osservò il medico di bordo prendere un sorso di grog a propria volta.
"C-chiedo scusa... non sapevo che..."
"Non bere grog, e nemmeno rum. Ho preparato per te un distillato poco alcolico appositamente. Se ti trovo di nuovo ad accettare qualcosa da Clifton, avviserò il Capitano Hook, chiaro?" Peter annuì, ma, subito dopo, si corresse.
"Sì, va bene signor Porter" E, dispiaciuto, abbassò la testa.
"Tieni, è giusto che anche tu festeggi il tuo arrivo" Un attimo dopo, il ragazzo si ritrovò davanti un piatto pieno di cibo dall'aspetto delizioso che scacciò l'odoraccio di prima risvegliandogli l'appetito.
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TUTTO o NIENTE || PETER PAN X CAPITAN HOOK ||
Fanfic~ Chiamami Capitano, imbarcati sulla Jolly Roger e guadagnati il tuo posto nella ciurma oppure lascia l'Isola Che Non C'è, per sempre ~ ATTENZIONE Storia yaoi, MxM, se non ti piace come genere non leggerla, altrimenti, Buona Lettura! Sotto la Luna...