Una giornata quasi normale

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Sono felice di aver incontrato quel ragazzo anche se non credo che lo ri incontrerò presto, diciamo che la sfortuna é la mia migliore amica.
Appena arrivo a casa vado a struccarmi e poi mi rifugio in camera mia, non ho molto sonno, ma domani mattina ho intenzione di alzarmi presto, perciò é meglio se vado a dormire.

8:00

Suona la sveglia, accendo il telefono per spegnerla e noto che ho 5 nuovi messaggi, di solito non mi capita mai di avere messaggi, spengo la sveglia e controllo subito da parte di chi sono.
Uno é da parte di mio padre che mi chiede semplicemente come sto e se va tutto normalmente, gli altri 4 sono di Luca, erano mesi che non mi scriveva, chissà cosa vuole. Siccome non ho voglia di parlarci non vado nemmeno a guardare cosa vuole e mi alzo, tutti dormono ancora, così decido di vestirmi e uscire a fare due passi, tanto per iniziare ad orientarmi nella città.
Dopo pochi minuti fuori casa mi ritrovo davanti 5 ragazzi, tra cui quello della sera precedente, passando mi saluta, ma non si ferma a parlarmi, mentre si allontana con i suoi amici sento uno di loro chiedergli :" e quella chi é? Un'altra tua conquista?", purtroppo non ho sentito la sua risposta, non che mi interessi più di tanto.
Passo quasi 2 ore fuori casa, finché mia zia non mi chiama:

Io: ciao, dimmi

Lei: dove cazzo sei?

Io: sono uscita a fare due passi

Lei: ah ok, Ale mi aveva detto che te ne eri tornata a casa

Io: io quella la ammazzo

Lei: non dire così, ci sentiamo dopo

Io: ok, a dopo

Prima o poi Ale la ammazzo, comunque mi sa che ora torno a casa, ho camminato abbastanza per oggi, anche perché sto pomeriggio uscirò di nuovo.
Per tornare a casa decido di fare un altra strada, tanto per cambiare un po', mentre cammino con le cuffie nelle orecchie, isolata totalmente dal mondo sento una mano che mi tocca la spalla, così mi appresto a levarmi le cuffie e a girarmi, davanti mi trovo un ragazzo più o meno della mia altezza, occhi marroni e capelli castano scuro, insomma un bel ragazzo. In mano ha un foglio molto stropicciato.

Lui: Hey, ti é caduto questo

Io: cazzo! Grazie...

Lui: non voglio assolutamente farmi gli affari tuoi, ma...come mai tutto questo odio.

Io: lo hai letto...guarda lascia perdere, non ho voglia di parlarne.

Lui: ok, scusa

Mi porge il foglio e se ne va, é la prima persona che, anche se involontariamente, legge ciò che scrivo, ma soprattutto che si interessa veramente a ciò, forse non avrei dovuto rispondergli così freddamente, ma non sono abituata a questo tipo di situazioni, spero di riuscire a incontrarlo di nuovo, almeno per chiedergli scusa.
Arrivata a casa decido di svuotare la valigia e mettere in ordine le mie cose, così da non doverlo fare più tardi, in seguito mangio qualcosa con tutti e poi esco nuovamente.

Tutto ciò che non volevo, ma aspettavo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora