Per piangere avró sempre una spalla, ma per amare non avró sempre una persona.

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Dopo aver sentito queste parole decido di aprire gli occhi e rimaniamo li a guardarci per qualche secondo, quando qualcuno suona al citofono, Dario si alza a va a vedere chi è, mentre io, dopo essermi stropicciata gli occhi, vado in cucina a bere un bicchiere d'acqua.
Mi dirigo all'entrata per vedere chi è e Dario mi dice che è semplicemente Cesare che vuole sapere se ho io la sua felpa.
Appena Cesare varca la soglia della porta mi guarda stranito.

C: Dario che ci fa Ele a casa tua scusa?

Io: ehm...sono venuta a trovarlo...per chiedergli una cosa

C: e lui totalmente a caso ti ha dato una sua maglietta immagino

D: Cesare non farti film mentali ti prego

C: certo certo

Io: vado a chiamare mia zia che non l'ho più sentita che è meglio.

D: ok, se vuoi vai sul balcone

C: se vuoi portati dietro anche Dario

D: hai finito?

C: forse

Vado sul terrazzo e chiamo mia zia.

Io: hey zia

Z: sei sempre da questa "tua amica"

Io: si, mi sa che prima di sta sera non torno, ha avuto problemi con il fidanzato e non vuole stare sola

Z:come si chiama

Io: Simona, perché?

Z: no, così per sapere

Io: vado, se non mi faccio sentire non preoccuparti, se muoio al massimo ci sarà gente felice al funerale

Z: non dire cazzate, ci sentiamo più tardi

Io: ok, a dopo

Chiudo la chiamata e torno da quei due, Cesare stava già per andarsene, così decisi di chiedergli un passaggio, dopo quello che era successo non me la sentivo di rimanere da Dario, non mi posso permettere di innamorarmi, anche perché starei solo male dopo, perciò prendo la mia maglia sporca e dopo aver salutato Dario, io e Cesare ci dirigiamo verso la macchina.
Mentre andiamo in centro iniziamo a parlare e naturalmente Cesare è curioso.

C: quindi tu e Dario...

Io: No, non farti film

C: e come mai hai la sua maglia indosso?

Io: la mia era sporca e me ne ha prestata una...hai finito di farmi l'interrogatorio?

C:non ancora, ultima domanda, ti ha portata sui colli?

Io: si, perché?

C: no, nulla...

Io: Cesare che c'è ora?

C: beh sai l'ultima volta che l'ho visto mi ha detto una cosa e ora mi è venuta in mente

Io: sarebbe?

C: nulla di troppo importante...solo che mi ha detto precisamente: "solo quando troverò la ragazza perfetta e che amerò veramente tornerò sui colli." Ecco perché...

Io: si sarà sbagliato...non gli posso piacere...

C: mi sa proprio che è così

Io: senti guida che è meglio, lasciami in centro.

C:ok...

Dopo pochi minuti arriviamo in centro, di andare a casa non se ne parla, voglio stare un po' da sola, questi giorni mi hanno sconvolta, ho bisogno di stare da sola con me stessa anche solo che per qualche ora.
Alla fine passo il pomeriggio a camminare per Bologna senza una meta precisa, finché non mi ritrovo davanti a casa di Tonno, non sopporto l'idea di perderlo, ma sapere che prova qualcosa per me e io non ricambio mi fa stare peggio, c'è bisogno di chiarire, perciò gli suono al citofono ma subito non risponde, così suono una seconda volta e senza chiedere chi è mi apre.
Salgo fino al suo piano e quando mi vede sorride, lì non capisco e rimango un attimo basita.
Mi fa entrare ed accomodare, così iniziamo a parlare.

T: Hey, come va?

Io: Bene? Non lo so nemmeno io, tu?

T: bene, non sono arrabbiato o rancoroso, capisco perché tu mi abbia rifiutato ed è meglio così, possiamo rimanere amici?

Io: certo, anzi volevo chiedertelo anche io

T: perfetto.

Io: quindi ti posso raccontare cosa è successo oggi, o sei geloso?

T: dimmi tutto

Gli racconto di Dario e di come mi sento.

T: Ele se vuoi ci parlo io con Nic, ma non avere paura di innamorarti, per piangere avrai sempre disponibile la mia spalla, ma per quanto lo conosco, Dario non rimarrà per sempre. Va da lui e bacialo, se andrà male pensa che almeno ci hai provato e che io sono qui.

Io: grazie, ti prego senti tu Nic...non voglio fare casini

T: di nulla, sta sera lo chiamo, vai dal tuo amato

Io: grazie ancora, scappo ci sentiamo dopo.

Esco di corsa e mi dirigo verso casa di Dario, appena arrivata gli mando un messaggio

Io: scendi

D: eh?

Io: vieni dal portone

D: ok...

Appena apre il portone le mie labbra si fiondano sulle sue e così ci perdiamo in quel bacio che non è contatto fisico ma amore, eh si io che non credo all'amore mi sono innamorata, in quel momento finalmente ero felice, i miei pensieri sono scomparsi e tutte le paure sono scappate, senza mura attorno sono comunque al sicuro.
Finito quel lungo e bellissimo bacio rimaniamo a guardarci per qualche secondo, mi perdo nei suoi occhi, tanto semplici quanto complessi, tanto banali quanto interessanti.
Ho passato la sera con lui, seduti sul divano, uno affianco all'altro mangiando qualcosa e perdendoci negli sguardi che innocentemente finivano l'uno sull'altro.
Alla fine dell'ultimo episodio della serie tv, ci addormentiamo insieme abbracciati sul divano e con il sorriso suo volto Morfeo ci trasporta nel mondo dei sogni.
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Sta sera un capitolo più lungo del solito, la storia non é finita qua vi dico solo questo non voglio farvi spoiler, comunque spero vivamente che vi stia piacendo tutto ciò 🖤.

Tutto ciò che non volevo, ma aspettavo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora