Capitolo 19

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«Ehm...» la metà-scimmia Rosa si girò di scatto mentre il gruppo si era avviato da poco verso una grotta che conduceva al nascosto regno delle sirene «Potrei sapere che cosa ci fate qui, principessa?»

Ly-Cee fece un balzo su sé stessa a quel termine, sentendosi richiamata all'appello in maniera così brusca.

«Oh...» Diana cercò di reprimere una risatina «Perdonatela, Lady Ly-Cee. La ragazza si riferiva a me: nella piccola comunità di metà-scimmie di Draembyss, sono considerata anche io una specie di reale».

«Capisco. Allora, perdonate la mia ignoranza, ragazze» rispose la sirena, di rimando.

Il fatto che Ly-Cee le avesse risposto come avrebbe fatto con una sua pari, sorprese non poco Diana, nonostante quest'ultima si dovette dare quasi subito un contegno per raccontare tutta la faccenda appena svoltasi sull'isola da cui erano di ritorno e a rispondere, qua e là, alle domande di quasi tutti gli assenti al confronto con il mostro.

L'unica di loro che non sembrava particolarmente interessata al discorso era la regina che, nel nuotare con gli altri, aveva affiancato Isdra che teneva in braccio lo zoppo Vincent - come nel viaggio di andata verso Huahiné - e fissava questi ultimi in cerca di un modo per "attaccare alga" e rivelare, soprattutto al giovane umano, una questione che la attanagliava da molto tempo...

Entrambi in silenzio, lui era aggrappato alla sirena tenendo il proprio braccio sinistro attorno al collo di lei e, con l'altra mano, teneva strette tutte e due le stampelle sulla propria coda, mentre guardava il vuoto davanti a sé con sguardo sognante; nel frattempo, Isdra lo teneva in braccio quasi come se egli fosse un bambinetto umano e, nonostante ella si sforzasse per risultare completamente disinteressata al benessere fisico del passeggero, ogni tanto Kaesis la notava abbassare e ri-alzare fulmineamente lo sguardo.

Chissà se anche in questa tua vita, in fondo al tuo cuore, provi ancora qualcosa per lui... Pensò la sovrana delle sirene, scrutando la Bruna di sottecchi.

Dopo qualche altro minuto di sovrappensiero, Kaesis si decise a parlare con il Vice e creò delle bollicine con la mano per farsi notare da questi.

«Eh?» Vincent scosse velocemente la testa e guardò sorpreso la sirena dai capelli rossi.

«Scusami... Ho voluto attirare la tua attenzione per finire un discorso lasciato in sospeso da tempo e adesso sembri abbastanza rilassato per poterlo riprendere. Non so se te lo ricordi ancora» esordì quella, lievemente incerta.

«Oddio, non mi dire che ti riferisci alla storia della tua dinastia che ha portato all'avvio della vostra assurda guerra...» si lamentò Vincent con sguardo improvvisamente stressato.

«Sì, esattamente!» rispose Kaesis con un gran sorriso, mentre Vincent sbuffava sonoramente: si aspettava almeno due ore di noiosi racconti.

Kaesis, quasi come se gli avesse letto nel pensiero, tentò di carlmarlo, chiarendo in maniera goffa «Cercherò di riassumere sta volta. Meglio, rispetto all'altra volta. Giuro!».

Più che un chiarimento, sembrava quasi una supplica e Vincent accettò di ascoltarla solo perchè una regina, in quelle condizioni, le faceva pena.

«Scusate l'interruzione» Ly-Cee si avvicinò a loro «Siamo davanti alla grotta giusta. Per favore: tutti zitti, altrimenti non riesco a controllare per bene mentalmente i piranha e così diventiamo la loro merendina...» disse.

Per risposta, tutti fecero come lei disse e poi entrarono nella grotta, scendendo lungo il passaggio.

Una volta attraversato e scampato il pericolo, Kaesis si ri-avvicinò alla coppia di eroi e si rivolse nuovamente a Vincent.

L'ancora della salvezzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora