I viali del regno erano nel caos: l'odore e la vista della morte riempiva tutti gli angoli di Draembyss. Qua e là si sentivano i pianti dolorosi di piccole sirene che avevano perso una loro cara amica o almeno una delle poche parenti che le erano rimaste al mondo fino a quel momento; le file di sirene preoccupate nei pressi del Diana's Ocean Hospital erano aumentate a dismisura, segno che Aletheia e le altri assistenti della dottoressa Diana avevano avuto un gran bel da fare, durante l'assenza di quest'ultima.
Come se non bastasse, appena arrivate al monumentale vascello reale, la compriccola non trovò nessuna traccia di Uranis - rimasta lì sotto nomina temporale a sostituire l'intera famiglia reale e la leader dell'esercito Isdra -, né dell'ancella che era rimasta lì per pulire e servire in caso di bisogno.
A dir la verità non vi era anima viva, lì dentro: era come se una corrente invisibile avesse prosciugato chiunque avesse osato trovarsi all'interno di quel grande ammasso di legno rovinato.
Un'oscuro silenzio aveva, quindi, ricoperto l'ambiente e, anche se non una parola usciva dalla bocca dei maltornati alla tana, Ly-Cee, già preoccupata, percepiva la paura nella mente di tutti.
Poi, d'improvviso, il suono di bollicine e una debole luce dietro di loro sorprese tutti, chi sobbalzando e chi trasalendo.
Si girarono per vedere chi o cosa fosse stato a provocare tale rumore, ma a causa del buio - non ancora rinnovato dalla regina con i suoi poteri perché ancora troppo turbata per agire, quasi nessuno riuscì a notare nulla di ben definito, tranne quel bagliore.
Quasi: in realtà Vincent aveva riconosciuto gli occhi dell'essere - tra i più famelici e paurosi che avesse mai visto.
Il piranha che gli aveva dato un benvenuto ansiolitico quando era arrivato a Draembyss per la prima volta, li stava fissando di fronte a loro con le sue enormi pupille.
Il ragazzo rabbridividì e questo fu il segnale con il quale Isdra intuì che qualcosa non andava.
Qualche volta essere fifone può diventare utile pensò la brunetta, mettendosi davanti a tutti in posizione di parata, pronta a combattere.
«Rivelati» ordinò.
Si sentì un ulteriore suono anomalo in lontananza e sembrò che qualcun'altro si stesse avvicinando.
«Per favore, perdonatelo. Ci eravamo persi... » la testa e il collo della sirena Pearl comparvero parlando affianco a quella dell'oribile pesce luccicante, con occhi di supplica.
«Pearl, sei tu!» esclamò la regina Kaesis, avvicinandosi mentre sorrideva e allargava le braccia a mo' di abbraccio.
«Oh, mia Signora... Siete proprio voi? Siete tornata?» la testa scomparve e si videro chiaramente due sagome femminili abbracciarsi.
«Sì, Pearl, sono io, la tua regina» affermò Kaesis, facendo scappare una piccola lacrima dagli occhi «Ma, dimmi, che cosa è successo mentre io non c'ero? Dove sono le altre guardie? E Lady Uranis? La dimora reale è stata attaccata?» chiese con ansia.
«Purtroppo sì, mia signora... La sede, anzi, l'intero regno è stato sotto assedio da ben poche ore dopo che la dottoressa Diana si era partita per raggiungervi. Sembrava che il nemico aspettasse un nostro momento di forte debolezza per attaccare! È stato così terribile. Mai Worbyss aveva usato tanta crudeltà, deve credermi... Lo scenario dinanzi ai miei occhi, tutte quelle formidabili soldatesse di Draembyss che cadevano l'una dopo l'altra e io pensavo di essere la prossima in ogni momento... Per non parlare delle sirene che non facevano parte del nostro esercito» Pearl,che aveva iniziato a raccontare di getto, si interruppe da sola, fissando il vuoto e iniziando a piangere, in preda a un delirio.
Ly-Cee non avrebbe voluto interromperla, ma sentiva una bruciante curiosità da parte di tutti per le sorti di Uranis, perciò avanzò verso di Pearl e, facendo in modo di essere vista bene negli occhi, le chiese
«Pearl, dov'è Lady Uranis?»Quella rispose tra le lacrime «È finita al Diana's Ocean Hospital per delle gravi ferite, alcune profonde perfino tra i fianchi e la coda! Aletheia ha addirittura detto che anche se riuscirà a salvarsi, probabilmente sarà costretta a stare distesa su uno scoglio per sempre. Lady Uranis non me la immaginerei mai così, non posso crederci... È un incubo!»
Si accese improvvisamente tutto il corridoio di una luce gialla molto calda, Kaesis aveva un viso spaventoso dalla rabbia.
«Pearl, te lo ordino: raduna subito tutte le soldatesse appena uscite dall'addestramento e anche quelle che lo stanno ancora intraprendendo! Se riesci a trovare delle superstiti dell'ultima battaglia allora raduna anche loro. Ingaggia anche metà delle guardie dei confini del regno. Avanziamo per una contro-offensiva e ho bisogno di tutti gli aiuti possibili. Anche tu, Vincent, trova un modo per fare venire qui la Murena Selvatica con cui hai fatto amicizia nell'isola e, se ci riesci, convincila a portare qui l'intera famiglia o almeno la maggior parte. Quegli odiosi tritoni la pagheranno per aver trattato il mio popolo e i miei amici in questo modo!»
«Aspetta, sorella, se lo faresti, metteresti una firma alla nostra estinzione!» tentò di dissuaderla Ly-Cee, allarmata.
«Non me ne frega un pesce rosso: se vogliono una carneficina da parte mia, allora l'avranno!» esclamò Lady Kaesis.
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L'ancora della salvezza
FantasyQuesta storia racconta di un ragazzo ribelle e viziato che, per puro capriccio, scappò dalla vita monotona e ansiosa di città, attraversando il mare con uno yacht di famiglia. Tuttavia, una volta che si spinse più in là nel mare aperto, scorse incre...