capitolo 5

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Matilde's pov.

Caro diario,
Ora mi devi spiegare perché la sveglia di mattina è così fastidiosa, quel tintinnio assordante sono sicura che mi farà diventare pazza prima o poi, più prima che poi mi sa.

Mi alzo dal letto,vado verso il bagno e  mi faccio un doccia veloce senza capelli. Mi vesto e lego i capelli in una crocchia disordinata poi vado in soggiorno dove trovo Charli che fa colazione con dei pancake: "Ce ne sono anche per me o li hai già mangiati tutti?" Scherzo con lei.
"Con questa domanda stai per caso insinuando che magio tanto o è solo una mia impressione?"
"È solo una tua impressione tranquilla" ci guardiamo un'attimo e poi scoppiamo a ridere come non mai.
"Apparte gli scherzi, ne dovrebbero essere rimasti ancora due o tre, sono proprio lì" dice indicando un piatto con sopra della pellicola trasparente sull'isola della cucina.
La ringrazio, prendo i pancake e mi siedo di fronte a lei.

Appena finiamo di mangiare, mettiamo le scarpe e usciamo di casa.
Mentre camminiamo verso scuola sia io che Charli abbiamo le cuffiette alle orecchie e canticchiamo ogni canzone che viene nella nostra playlist.
A noi è sempre piaciuto molto cantare e devo dire che siamo abbastanza brave, la passione per il canto ci è venuta insieme perché siamo cresciute ascoltando musica di tutti i generi.
Da piccola io andavo spesso a casa di Carlotta e, visto che per i suoi genitori appena ce n'era l'occasione mettevano su della musica dalle casse che avevano in tutta la casa, siamo abituate a cantare ogni canzone che passa sia in radio o comunque dappertutto, in più, quando eravamo in Italia prendevamo lezioni di canto da quanto ci piaceva.

Ci stiamo dividendo per andare ognuna nella propria classe, io entro nella mia: non c'è ancora nessuno.
Prendo posto in ultima fila il più lontano possibile dalle finestre perché hanno degli spifferi che se ci stai di fianco ti congelano, davvero non sto scherzando. Per non parlare che non ci sono i termosifoni, ce, ma io mi chiedo: quelli che hanno costruito la scuola non sanno che in inverno c'è un gran freddo qui? penso

La classe si è riempita e adesso sta entrando la prof, ma dopo di lei entra anche la vice preside: "Buongiorno ragazzi, sono qui per annunciarvi che da oggi pomeriggio, alla fine delle lezioni, si terrà un corso di canto e lezioni per imparare a suonare o semplicemente esercitarsi (se lo si già fare) strumenti di tutti i tipi quindi se volete iscrivervi, prima di andare a mensa, andate in segreteria dove vi daranno gli orari e tutto il necessario, detto questo vi auguro buona giornata. Arrivederci."
Wow, non riesco a credere alle mie orecchie, finalmente in questa scuola ho trovato qualcosa che veramente mi interessa! Appena sarà finita quest'ora devo andare subito da Carlotta a dirglielo: sono sicura che accetterà l'idea di iscriversi a questo corso!

L'ora è finita e adesso sto andando a cercare Charli che però è in una classe al piano inferiore della scuola mentre la mia era in quello superiore.
Scendo le scale il più veloce possibile forse anche troppo visto che inciampo, ma prima che possa cadere a terra due braccia muscolose mi prendono e mi tirano a sé:
"Hey, capisco che vai veloce però cerca di non schiantarti per terra" dice lui ridendo
"Scusa Dyl, ma sono stra di fretta devo parlare con Carlotta il prima possibile."
"Ok, allora ti lascio alla tua impresa, buona giornata." Dice lui sorridente come sempre.
"Grazie e buona giornata anche a te" dico lasciandolo lì impalato come se si aspettasse qualcosa di più da me.
Di come l'ho trattato freddamente me ne accorgo solo quando oramai siamo troppo lontani per tornare indietro, va be' mi scuserò più tardi o quando ci rivedremo comunque, però giuro che non l'ho fatto apposta a parlargli così, penso, forse per convincermi sul fatto che non è successo niente.

Senza neanche accorgermene arrivo davanti all'aula di Carlotta da dove sta uscendo proprio lei,
wow che tempismo!

"Hey, Charli ho una cosa da chiederti" le dico.
"Anche io"
"Vuoi venire a fare il corso di canto insieme a me?" Chiediamo all'unisono io e lei.
"Certo!" Diciamo di nuovo insieme.
Ci mettiamo a ridere come due sceme e appena mi ricompongo dico: "È venuta anche da te la vice preside?"
"No, guarda è venuto il kebabbaro che avevamo sotto casa in Italia" dice sarcasticamente.
"Ma cos'è? Ti ha contagiata Dylan per caso?" dico sbuffando e ripensando a quello che aveva detto ieri prima di riaccompagnarmi a casa, cerco di trattenere un sorriso, ma fallisco miseramente.

Stiamo andando in segreteria per iscriverci, appena arriviamo salutiamo la segretaria e le chiediamo tutte le informazioni per quel corso:
"Volevamo sapere come funziona per iscriverci al corso di musica" dico io.
"Si, allora per iscrivervi basta firmare questo foglio,- ci porge un foglio con delle righe e già qualche nome scritto- la lezione inizierà alla fine delle ore, si terrà nell'aula di musica, ma quella del piano superiore, visto che ce n'è uno anche in quello inferiore, due volte a settimana: il lunedì e il giovedì"
"Ok, grazie mille per la disponibilità, arrivederci" dice Carlotta per entrambe.
"Di niente, ragazze, arrivederci"

Sono finite le ore di lezione e adesso stiamo andando nell'aula di musica.
Dalla 'finestrella' della porta si possono intravedere due figure, ai nostri occhi molto familiari, che suonano: uno la batteria e l'altro la chitarra...

~Spazio Autrice~
Ciao a tutti,
Questo è un capitolo di passaggio, ma spero sia comunque di vostro gradimento. Prometto che il prossimo sarà migliore!

Al prossimo capitolo
-Matilde 😘

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