Capitolo 1.

1.7K 58 3
                                    

Ciao, mi chiamo Vittoria Hudson ho 16 anni e soffro di Antropofobia. In pratica ho una paura eccessiva e irrazionale delle persone. Lo so può sembrare una cosa stupida e forse penserete che io sia matta, ma in realtà non è così. Solo a sentire la voce di qualcuno vado in panico. Le uniche persone con cui riesco ad avere un contatto minimo sono mia madre e mio fratello. Loro soffrono molto per me e io vorrei poter uscire dalla mia stanza e poter stare in mezzo alla gente, ma veramente non ci riesco. Sono chiusa qui dentro da ormai 2 anni. In pratica è come se fossi malata.

Ho due migliori amici con cui chatto ogni giorno. Li conosco da ancora prima che apparisse la mia fobia. Si chiamano Noen, Rilay e Avani.

Noen è un fattone gay di prima categoria, festaiolo e scapestrato. Ma è per questo che lo adoro.

Avani è una ragazza originale, con uno stile tutto suo e la passione per il make-up. È fidanzata con un certo Anthony, ovviamente non lo conosco (chissà perché Hahaha).

Invece Rilay è la classica ragazza popolare con la sottile differenza che non se la tira, è modesta, aiuta gli altri, e ha carattere. In poche parole è figa e ha le palle. È single e ha una vasta cerchia di amicizie.

Poi ci sono io. Depressa, antisociale (ovviamente), solitaria, timida, diffidente, fredda, un po' stronza, pessimista, con sbalzi d'umore e rinchiusa in casa da anni. Insomma tutto normale.

Poi c'è mio fratello, la persona che adoro più al mondo. È simpatico, mi capisce e mi consola e soprattutto mi accetta per il mio "problema". Non come mia madre, che ogni volta è buona per rinfacciarmi il fatto di essere anormale e di essere il prototipo di figlia che non avrebbe mai voluto avere. Ma parliamo d'altro...

Ovviamente non vado a scuola, l'ho lasciata quest'anno dato che prima non potevo perché si può solo dai 16 anni in sú. Prima dei 16 anni facevo lezione online, solo che i prof tenevano la fotocamera spenta per non farsi vedere, dato avevano paura della mia reazione. Sentire le loro voci mi metteva solo un po' d'ansia ma era comunque meglio di ritrovarseli davanti, dato che avrei iniziato a respirare male, avere un attacco di panico iniziando a diventare rossa e a tremare e ad avere una sudorazione eccessiva. Tutto normale pt. 2.

Sento dei passi famigliari avvicinarsi alla porta della mia stanza e poi sento bussare. Riconosco subito che è Chase.

Chase : .....

[SPAZIO AUTORE]

CIAOO, SPERO CHE COME PRIMO CAPITOLO VI SIA PIACIUTO. IL PROSSIMO CREDO SARÀ DOMANI.  VI PIACE L'IDEA DI QUESTO STORIA? LA TROVATE INTERESSANTE? RISPONDETEMI SE VOLETE, COSÌ POSSO SAPERE COSA NE PENSATE, E SE VOLETE DATEMI CONSIGLI. SCUSATE PER EVENTUALI ERRORI 💙

Non Ho paura di sfiorarti... {PAYTON MOORMEIER} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora