Capitolo 38.

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Apro la portiera della macchina e salgo.
Io : ciao Payton
P : ciao Vit- oh cazzo
Io : cosa?
Vedo che continua a guardarmi restando in silenzio.
Io : Payton stai bene? Che cosa hai?
P : è che... sei perfetta.
Ed ecco che arrossisco di colpo e si formano i draghi nello stomaco.
Io : g-grazie.
Lui sorride e poi parte.
Durante il tragitto cantiamo con la musica a tutto volume.

____

Appena entrati a casa sua sento un odore buonissimo.
Io : Payton cos'è questo odore?
P : beh ho fatto il sugo da mettere con la pasta.
Io : hai cucinato tu?
P : si beh ci ho provato.
Io : oddiooo non vedo l'ora di assaggiarlo.

Ci dirigiamo verso la cucina e lui mette la pasta a cucinare.

___

Abbiamo appena finito di cucinare la pasta e adesso siamo seduti al tavolo.
P : è venuta buonissima.
Io : grazie a me.
P : mmm forse
Io : ammettilo che senza di me avresti fatto un disastro.
P : mai.
Io : uff
P : comunque Vittoria ti ho invitato a cena perché volevo parlarti.
Io : si anche io.
P : vai prima te.
Io : ok. Beh Chase mi ha raccontato cosa è successo quel giorno alla festa.
P : oh. Quindi adesso mi odierai.
Vedo che abbassa la testa.
Io : no haha
P : come?
Io : Payton io non posso odiarti. Insomma ormai è passato tempo e poi io non ricordo praticamente niente. Tutti sbagliano e non mi importa quanto mio fratello o gli altri possano dirmi quanto tu sia una brutta persona. Io ti conosco e non lo sei. E poi anche se volessi, non riuscirei mai ad odiarti. Perché sono innamorata di te. Quindi non mi importa del passato, mi importa del presente. Mi importa di adesso e di noi due.
Payton sta piangendo e anche io.
Lui mi prende il viso e fa combaciare le nostre labbra.
E in quel momento, quando le sue labbra si muovono delicatamente sulle mie, quando le sue dita accarezzano le mie guance, quando le mie mani toccano i suoi morbidi capelli, quando le nostre lacrime si mischiano l'una all'altra, capisco che un sentimento così forte non potrò mai provarlo in tutta la mia vita. Se non con lui. Perché è lui che mi causa tutto ciò.
Payton si stacca e appoggia la sua fronte alla mia, mi guarda dritto negli occhi e con la sua voce così dannatamente perfetta, dice le 2 parole che non smetterei mai di ascoltare.
P : ti amo.
Io : ti amo anche io Payton.

Ricominciamo a baciarci e lui chiede l'accesso con la lingua io accetto. Iniziamo a limonare. Lui ad un tratto si alza e mi prende in braccio a koala per poi appoggiarmi sul tavolo della cucina, mettersi in mezzo alle mie gambe e iniziare di nuovo a baciarmi. Si stacca e mi guarda negli occhi.
So cosa vuole.
Perché lo voglio anche io.
...

Non Ho paura di sfiorarti... {PAYTON MOORMEIER} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora