Capitolo 12.

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Stiamo per baciarci...

C : STACCATI DA MIA SORELLA CAZZO.

Neanche il tempo di sfiorare le sue labbra che Chase si butta su Payton iniziando a colpirlo più e più volte. Payton cerca di difendersi ed io... Beh io sto piangendo. Cazzo devo fare qualcosa.
Io: CHASE BASTA CAZZO SMETTILA.
Niente. Non mi ascolta. Lo tiro dal braccio per farlo smettere ma mi arriva una gomitata sull'occhio. Mi accascio a terra e mi metto una mano sull'occhio. Giro lo sguardo verso mio fratello e Payton e vedo Pay tirare un destro a Chase, che cade a terra, e venire verso di me.
Si inginocchia per guardarmi meglio.
P : Vicky stai bene?!
Sembra preoccupato.
Io : io non ho niente piuttosto tu come stai? Mio fratello ti ha riempito di botte, quello stronzo.
P: beh potrei stare meglio ma non mi lamento.
Ci sorridiamo l'un l'altro. Intanto Chase si era ripreso e si era alzato.

C : Vittoria andiamo.
Io: no vai tu.
C : ho detto di andare.
Io : no non vengo con te. Perché devi essere così protettivo?! Payton non ha fatto niente smettila di essere così. Ti odio.
Dico tutto ciò tra le lacrime e vedo che anche a lui stanno luccicando gli occhi.
Poi si gira e se ne va.

Mi metto a piangere non so che altro fare. Non pensavo veramente ciò che ho detto. Io non lo odio. Odio solo il fatto che abbia picchiato Payton. Sento le sue braccia stringermi da dietro.
P: stai tranquilla piccola Vicky, va tutto bene.
Io : p-piccola Vicky? Da q-quando mi chiami così?
P : da adesso.
Ci mettiamo a ridere. Con lui è così. Ridiamo e scherziamo e stiamo bene insieme. Mi sento bene con lui.
Mi asciugo le lacrime e mi giro verso di lui. Lo guardo in faccia e vedo che ha il labbro spaccato e altre varie ferite sul viso.
Io: hai un kit medico così ti disinfetto le ferite?
P : si dovrebbe essere in bagno

Ci dirigiamo in bagno e mi indica un cassetto io lo apro e trovo il kit. Mi siedo sul lavandino, dato che lui è più alto di me, e così vado meglio. Inizio a tamponargli le ferite con il cotone bagnato dal disinfettante. Ogni tanto fa qualche smorfia e io mi scuso. In tutto ciò lui ha le mani poggiate sulle mie ginocchia e io ho brividi dappertutto. Finito di medicarlo lui mi da un bacio sulla fronte e io ricambio con un bacio Sulla guancia.

Io: adesso dovrei andare a casa credo che prenderò un autobus.
P : stai scherzando?! Ti porto a casa io.
Io : ok grazie mille.
Il viaggio in macchina è molto tranquillo, io e Pay ci scambiamo qualche sguardo o qualche sorriso. Gli dico dove deve fermarsi dato che non sapeva dove abitavo.
Io: bene siamo arrivati. Grazie mille di tutto.
P : Ehy piccola Vicky p-potremmo ritrovarci, no? Insomma per riascolatare le registrazioni fatte e per capire se c'è qualcosa da c-cambiare.

Oddio che cute stava balbettando.

Io: certo. Quando?
P:dopodomani? Alle 15 a casa mia?
Io : ok perfetto. E scusa ancora per mio fratello.
P : tranquilla avrei fatto lo stesso se avessi avuto una sorella bella come te.
Divento un pomodoro dopo questa frase.
Io : allora ciao.
P : ciao piccola Vicky.
Scendo dalla macchina e mi dirigo verso la porta, mi volto per vedere se fosse ancora lì. Si, è ancora lì. Alzo la mano in segno di saluto e lui fa lo stesso per poi andarsene.
Mi rivolto verso la porta e la apro e solo adesso mi rendo conto che non ho avuto nessun sintomo della mia fobia. Sorrido al pensiero.

SPAZIO AUTRICE
CIAOOOO VI STA PIACENDO LA STORIA??? HO NOTATO SOLO ORA CHE È 30esima SU 99 E CHE ABBIAMO SUPERATO LE 500 LETTURE... IO NON SO CHE DIRE. GRAZIE MILLE.

Non Ho paura di sfiorarti... {PAYTON MOORMEIER} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora