Capitolo 34.

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VITTORIA POV.

Sono appena tornata a casa e tutti mi stanno riempiendo di domande a cui non ho voglia di rispondere.
Io : ragazzi vi spiegherà tutto Chase, io non ne ho veramente le forze.
Faccio per salire le scale, però ritorno indietro e mi avvicinò a Jaden.
Io : ehy Jaden, scusa se non mi sono presentata all'uscita, ma avevo perso la cognizione del tempo e non mi ero accorta di essere in ritardo.
J : certo tranquilla. Che ne dici se usciamo domani?
Io : ok, va bene. Verso che ora?
J : direi verso allo stesso orario, alle 20.
Io : ok perfetto. Vado a dormire, notte.
J : notte.
Salgo le scale e mi stendo sul letto.
Ripenso a Payton e subito mi salgono le lacrime agli occhi. Come ha potuto mentirmi sulla sua identità? E poi perché è sua la colpa di ciò che mi è successo?
Voglio sapere. Devo sapere.
Ho deciso.
Domani chiedo a Chase spiegazioni.
Devo anche chiedere alle ragazze di aiutarmi a preparami per l'uscita con Jaden. Non ne ho molta voglia di uscire con qualcuno, però glielo avevo promesso e non posso tirarmi indietro.

Ad interrompere i miei pensieri è un rumore provenire dalla finestra, la guardo e vedo un sassolino schiantarsi contro di essa. Mi alzo dal letto e mi avvicino alla finestra la apro, e poi guardo giù e vedo... Payton.

Io : che cosa ci fai qui?
P : ti prego scendi giù, dobbiamo parlare.
Io : non voglio parlare con te 
P : ti prego Vittoria non fare la cocciuta e vieni qui, ti prego.
Io : uff ok adesso arrivo. Ma solo 5 minuti.
P : ok perfetto.

Scendo le scale lentamente per non far rumore dato che sono tutti a letto. Apro pianissimo la porta d'ingresso ed esco. Vedo Payton e gli vado incontro.
Io : parla.
P : diretta.
Io : non ho tempo da perdere perciò muoviti.
P : allora, ti chiedo scusa per averti mentito ma se avessi detto di essere chi sono realmente non saremmo potuti uscire insieme. Poi ti giuro che non ho mentito sul fatto di amarti. Io ti giuro che ti amo veramente, e tutti i momenti passati insieme sono bellissimi. È da molto che sono innamorato di te, anche se tu non ricordi niente, devi sapere che mi sei piaciuta dalla prima volta che ti ho vista.
Ho le lacrime agli occhi e anche lui. Non so cosa fare, non voglio perdonarlo così facilmente, non me la sento.

Io : io vorrei perdonarti però ho bisogno di tempo, ok?
P : ok però... Posso chiederti una cosa?
Io : vai.
P : p-potrei baciarti?
Rimango un po sorpresa dalla domanda, ma sorrido è annuisco. Lui si avvicina lentamente e mi prende le guance tra le sue mani per poi unire le nostre labbra in un soffice e dolce bacio. Dopo pochi minuti ci stacchiamo.
Io : con questo bacio non vuol dire che ti perdono eh.
P : lo so, però grazie.
Io : adesso devo andare.
P : ok, ciao vitto.
Io : ciao Payton.

Rientro in casa, ritorno in camera,mi stendo sul letto e mi addormento, pensando ai suoi occhi nocciola.

Non Ho paura di sfiorarti... {PAYTON MOORMEIER} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora