Micaiah x Kiran
《Oh, non pensavo di trovarti qui.》constatò sorpresa Micaiah.
La sagoma incappucciata si voltò dalla sua osservazione del sole in tramonto, spostando la sua attenzione all'interlocutrice. I raggi arancioni riuscirono a illuminare solo la metà sinistra della faccia, lasciando l'altra in penombra; i suoi occhi grigi ciononostante restavano brillanti.
《Ho solo deciso di seguire il tuo consiglio. E avevi ragione: i tramonti qui in Askr sono una vista mozzafiato.》le disse, andando a poggiare la mano sinistra sul ginocchio della corrispondente gamba arcuata. Le loro gemelle erano una con le dita immerse nei fili d'erba, l'altra stesa in avanti fino a strabordare nel vuoto oltre lo strapiombo, la ballerina accarezzata dalla brezza.
Micaiah si sedette al suo fianco, lasciando penzolare a sua volta i piedi nel vuoto. Quel giorno Kiran indossava la veste femminile: le gambe erano ora l'una accostata all'altra, le loro ginocchia portate al petto e abbracciate. Le mani toccavano la pelle color legna, la faccia si poggiava sul lino bianco dei suoi pantaloncini con fronzoli alla fine. La luce crepuscolare, infine, sfiorava delicatamente le spalle lasciate scoperte.
《Già. Non c'è dolore nascosto che una vista del genere non saprebbe alleviare.》commentò la chioma canuta, il che le guadagnò un'occhiata strana dall'evocatrice.
《Non mi spingerei fino ad affermare qualcosa del genere.》replicò, secca, seppur non usando un tono perentorio.
L'interlocutrice non rispose subito, ammirando piuttosto la vista che le si mostrava agli occhi: ettari ed ettari sterminati di campi askriani, corredati da qualche raggruppamento di case; in alcune, fumo usciva già dal camino.
《È davvero un peccato.》sospirò la maga, alzando lo sguardo sconsolato verso il cielo.
《Che cosa lo è?》domandò Kiran, inclinando la testa verso l'eroina.
《Il fatto che anche questo splendido paradiso dell'Askr sia minacciato dall'orrore della guerra. È deprimente pensare che non c'è luogo in cui questo morbo non possa arrivare.》fu la risposta di Micaiah, i pugni che fremevano, strappando i fili d'erba nelle vicinanze.
Quella volta, fu il turno dell'evocatrice di rimanere pensosa per un po', prima di trovare le parole giuste:《Già, è deprimente, ma ti consiglio di non ruminarci troppo: non è nel nostro potere decidere chi ci attaccherà ogni settimana. Possiamo solo reagire e difendere.》
《Lo so, ma non posso fare a meno di sperare che un giorno tutto questo ciclo di odio e sofferenza si interrompa per sempre.》
Si voltò verso l'interlocutrice:《Kiran, tu quando pensi che accadrà?》
Non ci furono attese, quella volta: la proprietaria di Breidablik aveva già la risposta pronta.
《Teoricamente parlando, quando gli uomini dimenticheranno la nozione di "opposizione" o "idee divergenti". Praticamente parlando, mai, perché il requisito che ho appena menzionato richiederebbe che l'umanità si privi del libero pensiero.》spiegò e in quel singolo momento, i suoi occhi grigi s'incrociarono con quelli di Micaiah《E nessuno sano di mente lo farebbe.》
《Quello di cui parli non può essere l'unico modo.》ribattè leggermente irritata la ragazza dai capelli d'argento《Basta solo che tutti riescano a capire che è meglio essere uniti che scannarci a vicenda.》
Kiran sospirò e, nel farlo, lasciò scivolare la gamba arcuata sul prato.
《Micaiah, non intendo fare la guastafeste, ma, anche ammesso che tutta l'umanità si raduni sotto un solo vessillo, ciò non impedirà che al suo interno ci siano dissidi, faide, lotte al potere, corruzione... Vuoi sapere perchè?》
L'altra non rispose, ma alla proprietaria di Breidablik non servivano parole: vedeva dall'espressione sul viso che attendeva il prosieguo.
《Perché emozioni come avidità, avarizia, gioia nella prevaricazione, odio sono intrinseche dell'animo umano. E sì, non è un pensiero gradevole, ma una realtà in cui l'umanità ha perso ogni desiderio di opposizione è di gran lunga peggio.》
Quelle parole provocarono un moto confuso nell'indovina:《Quindi tu dici che ognuno di quei sentimenti è radicato in un desiderio di opposizione?》
《È ovvio se ci rifletti un attimo: ognuno di quelli che ho elencato mette un chiara distinzione tra me e l'altro: il mio denaro contro il tuo, la mia concezione contro la tua. 》spiegò Kiran, il polso destro che ruotava nel mentre.
《Ergo, privare la gente della radice di queste emozioni significa niente più che perdere la propria indipendenza di pensiero, conformarci tutti a una singola visione del mondo. E questo quel che vuoi dire?》
《Esatto. Abbiamo bisogno di conflitti, di divergenze: solo grazie a loro possiamo prosperare, assorbire visioni diverse e muoverci verso un futuro migliore. Un futuro che mai sarà privo di odio o sofferenza, ma dove non si arriverà a livelli estremi.》
La chioma canuta passò qualche minuto a riflettere, con l'indice destro posato sulle labbra.
Infine esordì con un:《Posso capire perché la pensi così e a pensarci bene, devo darti ragione. Ma concorderai con me che i massacri insensati debbano finire.》
L'altra annuì:《Non ho obiezioni lì, solo un'osservazione.》
《Ossia?》
《Ossia che è nostro dovere tramandare il ricordo di quegli episodi per spingerci a migliorare rispetto ai nostri predecessori. È il solo motivo per cui, anche se ne avessi la capacità, non impedirei mai il loro compiersi.》
Come Kiran parlava, la ragazza dai capelli vide quanto la coinvolgeva il discorso: il linguaggio del corpo era, per così dire, in fiamme, un momento le mani venivano planavano ai lati, quello dopo vorticavano freneticamente e quello dopo ancora tremavano chiuse in pugni.
《Forse la zona del mondo dove vivo io non conoscerà la pace ancora per molto, ma non voglio trascinare altra gente della mia età nello stesso ambiente di miseria e disperazione. Almeno quei Paesi hanno imparato dai loro errori.》concluse lei, terminando quello che ai suoi occhi pareva una lezione universitaria.
Micaiah sorrise:《Nulla da obiettare al riguardo.》e poi si alzò in piedi, si sistemò la veste e rimase in piedi ad osservare lì dove fino a pochi secondi prima c'era il sole《Ora me ne torno al castello, ma grazie della chiaccherata. È stata... illuminante. Non so se posso darti ragione in tutto e per tutto, ma voglio rifletterci su da me.》
《Prenditi il tempo che ti serve, allora: non voglio certo che tu accetti una nozione in maniera passiva solo per via di chi te l'ha detto.》le rispose l'evocatrice, curvando le labbra in un sorriso.
《Ci si vede a cena?》fece l'indovina, al che Kiran:《Ci si vede a cena.》
Così, i due si salutarono e mentre Micaiah si allontanava, la proprietaria di Bredablik tornò ad ammirare il cielo ora rosato. La sua memoria tornò a quello che aveva letto negli annali del mondo di Radiance.
《Spero che le mie parole rimarranno con te, quando ti troverai ad affrontare Ashera...》si augurò, stringendosi tra le braccia, prima di lasciare anche lei il burrone.~~~~~~~~~~
Angolo Autore
Finalmente siamo arrivati ai sostegni della Kiran di questo Askr! Yuppie!
*vengono lanciati coriandoli*
Devo dire che questo è stato uno dei capitoli che mi è piaciuto di più scrivere. Una conversazione di FE10 che mi ha sempre intrigato è quella di Tibarn in cui ricorda ai protagonisti che il caos è un pilastro fondamentale della vita umana (e dei laguz, ovvio), non solo l'ordine. Ho deciso di ispirare questa interazione proprio a quel dialogo e devo dire che il risultato mi soddisfa. L'idea originale aveva qualche segmento in più, ma col senno di poi erano troppo d'impiccio e ce li avrei dovuti forzare dentro.
Inoltre, l'ispirazione mi è venuta anche ascoltando questo classico Disney:
La gente che ha giocato come me a Radiant Dawn concorderà con me che questo brano convola a nozze con la trama del gioco.
Infatti, vi consiglio di ascoltarlo mentre leggete, immaginandovi i vari reali di Tellius (più Ike, Lehran e Ashunera) alternarsi come voce cantante. Potrebbe pure far scendere una lacrimuccia.
Spero non vediate l'ora della prossima e ultima storia, dove verrà esplorato un'altra sfaccettatura di Kiran!
Fino ad allora, commentate numerosi e con commenti VERI!
PS: Inoltre, se volete massimizzare ancora di più l'effetto pianto, immaginate che a cantarla siano tutti i lord di FE. Quelle sì che sono lacrime garantite!
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La vita nell'Ordine degli Eroi-I sostegni
FanfictionSemplici one-shot dedicate alle coppie di sostegno che ho creato nei miei team di FEH. Potrebbero essere storielle di coppie d'innamorati, semplici amici, rapporti simil-familiari e ccetera. Tutto questo insieme a un/una Kiran genderfluid! N.B.: Per...