Serra x Esther
《Su, Esther, più dritta con quella schiena! Quei tomi devono essere perfettamente in equilibrio!》
Esther iniziava a pensare che avesse commesso un errore madornale a chiedere aiuto a Serra. O a chiedere lezioni di bonton in generale.
《Andiamo, ti ho già detto come fare! Schiena dritta, pancia in dentro, petto in fuori, testa alta, braccia immobili ai fianchi! Non ciondolare nè gesticolare!》
La terza Eburnea provò a seguire le istruzioni, ma come mosse di un millimetro la schiena, la pila di libri fece un sonoro tonfo a terra. Esasperata, la ragazza si buttò a terra:《Basta, mi arrendo!》
《Come sarebbe a dire "Mi arrendo"?!》strillò la compare 《Ma lo sai quanti dei miei doveri sto negligendo per venirti incontro con queste lezioni? Non credi che qualcuno proprio in questo momento potrebbe necessitare della mia presenza?! Magari qualcuno ha bisogno del mio bastone curativo! O magari dovrei fare la mia preghiera pomeridiana a Sant'Elimine!》
Per quanto irritante il suo tono di voce fosse, Esther doveva concederle che non aveva del tutto torto.
《Vai pure, allora,》replicò l'altra《e non preoccuparti per altre lezioni, perchè il corso finisce qui!》e rimase ferma a fissare il cielo sopra di loro.
Sentì uno sbuffo venir emesso alla sua sinistra, ma francamente, poco le importava.
《Posso sapere allora perchè ti sei scomodata a chiedermi aiuto, se intendi gettare la spugna così presto?》Le sue braccia si aprirono a ventaglio: 《Voglio dire, ma di chi è stata l'idea? Tua o di qualcun altro?》
《Mia, è stata mia.》sospirò la terza Eburnea.
《E allora, si può sapere perchè-》
《Volevo dimostrare alle mie sorelle che non sono così immatura come credono.》
Il sopracciglio destro della sacerdotessa si sollevò fino al suo massimo estremo, ondulando la fronte:《Ma le tue sorelle si preoccupano della tua incolumità, non della tua mancanza di grazia. Almeno, così mi dicono.》
Come una molla, Esther sollevò il busto dal terreno:《A-aspetta, ti dicono chi?! H-hai parlato con le mie sorelle?!》balbettò frenetica.
《Più e più volte. Sono spesso venute a chiedermi come stavi o dove ti trovavi quando non mi vedevano con te. Una volta, prima del calar della sera, è venuto addirittura tuo marito per chiedermi se potevamo far cambio di stanza. Era stato appena evocato e perciò volevo essere a pochi passi da te per aiutarti anche durante la notte.》
Il viso del cavaliere pegaso bruciò come un cerino:《Abel ha fatto COSA?!》Si mise le mani nei capelli e sembrava lì lì per strapparseli tutti. Dopo un grugnito, fece:《Mi spiace così tanto, Serra! Ti porgo le mie scuse anche a nome suo.》
La sacerdotessa fece un gesto con la mano come per allontare un piatto sgradito:《Non c'è bisogno di scusarsi. Io e lui abbiamo già risolto. Dopotutto, con il colpo che mi avevo causato, gli ho bastonato la testa come minimo dieci volte.》
Serra si mise a ridere, per poi chiedere:《Ma toglimi una curiosità, erano sempre così a casa?》
Probabilmente non l'avrebbe chiesto, se avesse visto la faccia della sua compagna di squadra, deformata dal rimorso e per metà nascosta dietro le gambe, che aveva circondato dalle sue braccia mingherline.
Ma poi la notò.
《Esther, cos'è quel muso lungo?》
《Allora era proprio come temevo...》disse, non guardando nemmeno la sacerdotessa.
《Di che parli?》domandò, non potendo nascondere un goccio di preoccupazione.
《Sono solo un peso per loro. Non ne faccio mai una giusta e loro devono sempre correre a rimediare ai miei sbagli.》
《Sbagli? Intendi nelle battaglie? Ma se sei una capacissima combattente!》
《Quando sono stata rapita dai pirati e le mie sorelle hanno dovuto inseguirmi fino a Valentia per riportarmi a casa... Quando l'esercito dell' imperatore Hardin mi ha preso in ostaggio per forzare Abel a lottare contro il principe Marth... Sono davvero un fardello per i miei cari.》
Elencò tutte quelle parole con tono piatto, come fosse pienamente rassegnata all'evidenza dei fatti.
《Ma non è stata colpa tua, sei stata rapita. Non capisco come ciò possa portarti a dire che sei un fardello.》
《Perchè non sono stata in grado di proteggermi in entrambe le situazioni e i miei cari ci son dovuti andare di mezzo!》scattò l'altra rabbiosa, le lacrime già pronte a tuffarsi sulle guance《Prima mi hai chiesto se si comportano così anche a casa, no? Eccoti la risposta: sì! E non è nient'altro che la prova che sono loro talmente d'impiccio che non possono fare a meno di chiedere ogni secondo di starmi vicino o di lasciarmi in panchina perchè sono incapace di difendermi!》
Ogni lacrima contenuta al di sotto delle sue palpebre sgorgò e il cavaliere pegaso non fece nemmeno lo sforzo di frenarle.
《Devo scappare, è l'unica soluzione possibile...》Serra le sentì mugugnare tra i singhiozzi. Le implicazioni di quelle parole non le arrivarono subito, ma quando successe, la centrarono con la violenza di un cavallo imbizzarrito.
Si chinò immediatamente al fianco della compare:《Esther, ti prego, riconsidera quel che dici. Una tua fuga non sistemerebbe affatto la situazione: la peggiorerebbe soltanto! Le tue sorelle e tuo marito si metterebbero a cercarti pazzamente e disperatamente!》
《In tal caso, dovrò solo scappare e non farmi mai trovare! O lasciare un biglietto che li avverta di non cercarmi! Tanto, ad un certo punto, si stuferanno e capiranno quanto meglio stiano meglio senza di me.》
Per un attimo, non sentì nessuna risposta da parte della sacerdotessa, nemmeno un respiro. Poi alzò gli occhi umidi e notò che l'altra stava tremando, i pugni stretti in una morsa.
《S-Serra...?》chiese il cavaliere pegaso visibilmente preoccupata (e anche spaventata).
Gli occhi della sacerdotessa finalmente incontrarono quelli dell'amica: erano gonfi di lacrime.
《Credi davvero che si arrenderebbero?! Ma sei pazza?! Morirebbero durante la ricerca piuttosto che abbandonarti e tu lo sai! E poi...》continuò afferrandola per le braccia, i loro occhi perpendicolari《Ma lo sai quanto è egoista da parte tua, rifiutare una famiglia del genere?! Una famiglia che si prende cura di te sempre e comunque?! IO vorrei una famiglia così!》
E con quelle ultime parole, le sue ginocchia cedettero e si lasciò cadere a terra in un silenzio catatonico. La mente di Esther fece una rapida rassegna di tutte le volte che l'amica le aveva parlato della sua famiglia e c'era qualcosa che non tornava.
《Ma non mi avevi detto che sei figlia di nobili e che la tua famiglia è super premurosa?》
Se non altro, la fece uscire da quello stato di trance.
《C-certo! Sono nobile, io, nobilissima!》replicò farneticante la sacerdotessa e il cavaliere pegaso notò come non la guardava dritta negli occhi.
《Però, a causa di problemi familiari, mi hanno dovuto lasciare in un convento. M-ma non c'è da preoccuparsi! Ci tenevamo in contatto via lettera e ce ne siamo scritte davvero tante! Te le farei vedere, ma temo che siano rimaste a Elibe quando Kiran mi ha evocato qui, eh eh...》
L'altra non rispose e decise di non schiacciare ulteriormente quel tasto, pensando invece a un altro argomento meno doloroso da discutere. Non ne trovò, ma per sua fortuna non ce ne fu bisogno.
《Ehi, Esther...》iniziò Serra 《Scusa per prima. Ho agito in maniera indecorosa per una nobildonna del mio rango: io non posso capire come ti senti ma ciò non significa che abbia il diritto di sminuire i tuoi sentimenti.》
Il cavaliere pegaso strabuzzò gli occhi: una scusa? Da parte di Serra? Da parte della persona più egocentrica e presuntuosa che avesse mai conosciuto? Beh, questa andava dritta nella lista delle cinque cose più strane mai capitatele nella sua vita! E la lista includeva combattere dei draghi divini risorti per TRE volte!
《Ma se posso darti un consiglio...》
Ok, ora sembrava più simile alla Serra di sempre, ma il tono era più dolce.
《Parlane con loro, prima di prendere una decisione drastica. Da quel che ho visto, ti vogliono un bene del mondo e, se ti hanno ferita, non ne erano consapevoli. Poi, se invece poco gli importa, comprenderò in pieno perchè sei voluta scappare.》
Esther si mordicchiò il labbro inferiore: sentiva una fitta di disagio al pensiero di rivelare ad Abel e le sue sorelle il tumulto... ma Serra aveva anche ragione sulla genuinità del loro affetto.
《D'accordo. Avrò bisogno di un po' di tempo per accettare l'idea, ma lo farò.》
La sacerdotessa fece un piccolo cenno di assenso.
《Quindi... Le nostre lezioni di bonton?》chiese poi, quando la situazione sembrava essere tornata alla normalità.
《Mai più!》esclamò la voce cinguettante del cavaliere pegaso《Mi rifiuto di camminare con libri sulla testa per un solo secondo in più!》
《Oh, beh, io ci ho provato. Sappi che ci perdi tu!》fece lei, raccattando i libri da terra, con un'espressione scocciata che nascondeva un sorriso.
《Ceeerto, come no!》
《E invece ho ragione io!》
《Per niente!》
《Eccome!》
E così, in quel dibattito, si sciolse la tensione.~~~~~~~~~~~
Angolo Autore
Io: Massì, dai, una one-shot con Serra ed Esther, sarà una roba leggerissima.
Sempre io: *legge dei problemi di autostima di Esther, i quali l'hanno probabilmente spinta alla fuga dopo la Guerra degli Eroi* Oh, beh, cambio di rotta, signori!
Comunque, scherzi a parte mi sorprendo di come questa coppia che ho formato ai miei albori di FEH potesse avere così tanto in comune. Chissà, magari ho il dono della preveggenza e non ne sono consapevole!
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La vita nell'Ordine degli Eroi-I sostegni
FanfictionSemplici one-shot dedicate alle coppie di sostegno che ho creato nei miei team di FEH. Potrebbero essere storielle di coppie d'innamorati, semplici amici, rapporti simil-familiari e ccetera. Tutto questo insieme a un/una Kiran genderfluid! N.B.: Per...