Fuochi spenti

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Merric x Lukas
Era di nuovo ad Altea, a casa. I muri, i cespugli, le finestre... Sì, quello era definitivamente il giardino della reggia.
《Merric! Merric!》
Qualcuno che lo chiamava? La voce gli era familiare: era accorata e gioiosa, affettuosa e insistente.
《Elice!》gridò. E come se le avesse evocata, ecco la prinipessa, giusto sotto la soglia del chiostro, nel suo corsetto bianco e rosa. Sembrava così giovane, come fosse tornata bambina.
《Merric, su, prova ad acchiapparmi!》lo incitò lei, per poi volgergli le spalle e iniziare a correre e lui la seguì, proprio come quando lui, lei e Marth si divertivano a rincorrersi per i corridoi. Ma quelli che sembravano momenti felici iniziarono presto a cambiare andazzo: in pochi secondi, le mura ai suoi lati si curvarono, il pavimento davanti a sè ondeggiava come le sabbie mobili di Khadein. E giusto nel mezzo di quell'area affondante c'era Elice che strattonova la gonna per tirarsi fuori, senza risultati.
《Merric, Merric, aiutami!》gli gridò lei, intercettando il suo sguardo e tirando in avanti le mani.
Lui le fu subito a fianco per afferargliele, ma ogni volta che ci provava gli scivolava la presa, neanche avesse le mani unte d'olio. E ad ogni tentativo fallito, lei scivolava un centimetro più in fondo.
《Elice, Elice!》
Era inutile: il buio era calato, le fiamme bruciavano attorno a loro e di lei non restava che la mano, sempre più divorata dal pavimento.
《ELICE!》
*******
Il suo busto si alzò di scatto. Merric ansimava disperatamente, come in cerca dell'ossigeno che il fumo gli aveva sottratto.
《Dev'essere stato un incubo terribile.》constatò una voce melliflua a pochi passi da lui.
Il mago girò il capo per vedere un soldato in armatura rossa, che andava in tinta coi suoi capelli.《Lukas...》La sua voce gli usciva come un sussurro, ma riuscì comunque a farsi sentire. 《Cosa ci fai qui?》
《Ti è venuta la febbre, dopo quella battaglia a palle di neve. Così, io, Alm e Roy stiamo facendo i turni per tenerti compagnia e controllare la tua salute.》
Ora ricordava: si era lasciato prendere dall'entusiasmo ed era rimasto fin troppo tempo a fare gli angeli sulla neve. Ed ora, eccolo confinato nel letto.
《Scusa. Avrei dovuto ascoltare il tuo consiglio e indossare vestiti più pesanti.》
《Sì, avresti dovuto.》replicò lui col suo solito tono monotono, nè critico nè congratulatorio《Ma ora non importa. Ora, bevi qua,》gli ordinò, porgendogli un bicchiere d'acqua《le curatrici hanno raccomandato che tu rimanga idratato.》
Merric lo prese con entrambi i palmi e diede i primi sorsi.
《Bastano pochi sorsi, non c'è bisogno di buttare tutto giù in un colpo.》gli disse il soldato.
Quando il mago posò il bicchiere sul comodino, l'amico poggiò indice e medio sulla sua fronte e li tenne lì per qualche minuto, confrontando la temperatura di uno e dell'altro.《Non sembra proprio voler scendere. Temo che dovrai rimanere a letto come minimo per un paio di giorni.》
L'altro mugugnò un assenso e si distese nuovamente, dita intrecciate. Fissò per qualche minuto il soffito, spiando con la coda dell'occhio il suo amico, intento nella lettura di un qualche volumetto rilegato in cuoio. Merric sorrise davanti a quello spettacolo: era sempre bello vedere Lukas nel suo habitat preferito, l'universo letterario. Eppure, doveva interromperlo.
《Da quanto sei qui, se posso chiedere?》
Lui distolse di scorcio gli occhi dalle pagine:《Più o meno una ventina di minuti.》
Meglio togliersi subito l'interrogativo, allora.
《Per caso ho detto qualcosa nel sonno?》Le sue dita si sfregavano freneticamente.
Questa domanda rapì palesemente la curiosità del soldato. Fece un segno col dito sulla pagina dov'era arrivato, chiuse il libro e girò la sedia perchè i due sguardi si incontrassero, mento poggiata sui due dorsi congiunti delle mani.《Beh, hai mugugnato più volte il nome "Elice". Abbastanza disperatamente, aggiungerei.》
Merric avrebbe potuto giurare che il suo volto si fosse fatto di fiamma o, perlomeno, ancora di più di prima. 《A-ah, sì?》
《Indubbiamente.》Le labbra del rosso si curvarono in uno dei suoi sorrisi, che dava un'aria mista di curiosità e goduria.《Se è mi è concesso chiedere, posso sapere chi è? Tua sorella, forse?》
《Beh, è di certo una sorella, ma non mia: suo fratello è il principe Marth.》
《Intendi il tuo signore?》
《In persona. Mi pare di aver già menzionato che sono cresciuto insieme alla famiglia reale.》
《Sì, è così, ma non avevi mai esplicitato il nome della principessa.》spiegò, per poi domandare《Dunque, tu ritieni Elice come parte della tua famiglia?》
Merric meditò per un attimo se dir lui la verità, ma poi decise a favore: Lukas era suo amico, non c'era bisogno di mantenere segreti(non che fosse comunque questo segreto di Stato).
《Ad essere onesti, vorrei divenire IO parte della sua famiglia. Nel senso legale, se capisci.》rivelò e aggiunse《Il mio incubo riguarda quando seppi del suo rapimento previo alla guerra contro Gharnef e Medeus e mi incolpai per non essere stato lì a salvarla.》
L'altro aveva ascoltato tutto attentamente. Alla fine commentò con un sorriso sulle labbra:《Capisco. Dev'essere bello avere qualcuno del genere nella propria vita.》
Il mago aggrottò la fronte a sentire queste parole:《Perchè, tu non ne hai?》
《Avevo.》
《Oh.》Abbassò lo sguardo.《Le mie condoglianze.》
Lukas scosse il capo:《Hai frainteso. Non è morta, è solo che è dall'inizio dalla guerra in Valentia che non sento la sua mancanza. E il sentimento persiste anche qui in Askr.》
Il mago non sapeva come rispondere a una tale dichiarazione, ma non ce ne fu bisogno: il rosso continuò di sua volontà.
《A volte mi chiedo se una qualche parte di me non sia rotta. Non sono mai stato innamorato di qualcuno, nè ho mai sentito bruciare dentro di me il fuoco della passione. Lo trovo... inquietante. Inumano.》
Il mago si ritrovò del tutto spaesato a questa rivelazione. Non aveva mai supposto nulla del genere sul suo amico. Ma questo non era importante al momento: doveva assolutamente confortarlo.
《Ehi, non dire così. Forse devi semplicemente trovare la persona giusta.》
《Fosse solo quello il problema, Merric: pecco anche in emotività e tu lo sai bene.》
《Lo so, ma ciò non significa qui che sei un essere semza cuore. Ti preoccupi sempre di me e dei nostri compagni: sei la voce della ragione contro l'impulsività di Alm, più volte hai insegnato premurosamente tattiche militari a Roy. E poi, guardati, se qui a farmi compagnia per assicurarti della mia salute. Non credo che una persona incapace di provare emozioni farebbe nulla di ciò.》
Gli fece cenno di avvicinarsi con la mano. Il soldato obbedì e si mise al suo fianco sinistro; l'altro gli pose la mano malferma sulla spalla.
《Lukas, non c'è nulla di sbagliato o rotto in te. Hai solo difficoltà a esprimere i tuoi sentimenti, tutto qui.》
《Tu dici?》Uno sguardo insicuro gli appariva in faccia.
《Dico e affermo. Vai benissimo così come sei.》replicò con un sorriso a trentadue denti.
Finalmente, un sorriso comparve anche sul rosso.
《D'accordo. Grazie di aver ascoltato i miei dubbi e avermi confortato, Merric.》
《Di nulla, è uno dei miei doveri come tuo amico.》lo rassicurò il mago, per poi aggiungere《E comunque, per quanto riguarda il versante romantico, vedrai che col tempo troverai la persona con cui ti troverai al tuo massimo agio. E se non la troverai, ti assicuro che avrai sempre me e i nostri amici in comune a farti compagnia.》
L'altro si lasciò scappare un risolino:《Sono grato di questa benedizione.》Il suo tono tornò poi premuroso:《Ma terminiamo qui la conversazione. Sei ancora febbricitante, perciò è meglio se torni a dormire.》
《Va bene.》replicò lo studioso di magia, distendendosi sotto le lenzuola.
《Buonanotte, Merric.》gli augurò l'amico, riaprendo il libro《E sogni d'oro.》
《Sperando che arrivino.》scherzò l'altro, per poi chiudere gli occhi e abbandonarsi nell'oscurità.

La vita nell'Ordine degli Eroi-I sostegniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora