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Lo scricchiolio della porta mi pervade le orecchie, io ora sul letto scatto di corsa per raggiungere il mio padroncino.

Jimin- (t/n), sono a casa.

Lui mi tratta come se fossi una persona, ed è estremamente bello sentirsi così vivi. Gli vado tra le gambe e inizio a strusciarmi, lui ride calorosamente e dopo essersi tolto la giacca mi prende in braccio e strofina il suo naso contro il mio, e io gli metto le zampe sulle guance e miagolo.

"Mi sei mancato, tanto!"

Tu- Miao, miao, miao.

Jimin- Aaah, mi sei mancata tanto anche tu.

Ha capito cosa ho detto?
O era una coincidenza?

Mi mette giù e raggiunge la cucina per prepararsi qualcosa, io invece lo seguo come se fossi la sua ombra.

Jimin- Oggi è stata una giornata molto faticosa per il tuo padroncino, è molto stanco. Ho dato il meglio di me, però ora non si sente molto bene. Dovrei riposarmi subito.

Tu- Miao.

"Ci sono io per te."

Lui è girato di spalle intento a prepararsi un panino per sfamarsi, io invece me ne sto seduta sull'isola della cucina a osservarlo con occhi brillanti. Anche se è sudato e ha i capelli in disordine hai miei occhi appare come un angelo caduto sulla terra, come se fosse perfetto per me.

Jimin- Inoltre c'è questa ragazza dello staff che non vuole smetterla di provarci con me. Non so più che fare, la sto respingendo con gentilezza, ma lei tende a non capire.

Disse girandosi mentre da un morso al panino e mi guarda.

Jimin- Forse dovrei smetterla anche di parlare con un gatto, però è come se tu mi capissi, quindi mi sento meglio quando esprimo le mie emozioni di una giornata intensa.

Sospira, io inclino la testa e alzo una zampa per dirgli di avvicinarsi, sempre che capisca cosa voglia. Con mia sorpresa si siede sulla sedia davanti a me e io mi avvicino e gli do una toccatina alla guancia con la zampa.

Tu- Miao.

"Non ti abbandonerò mai."

Jimin- Hai fame?

Mi chiese guardando la ciotola vuota, in effetti è da tutto il giorno che non mangio e la fame incomincia a farsi sentire. Il mio padrone lavora molto e tende a rimanere fino a tarda sera fuori casa, e io rimango per la maggior parte del tempo da sola, però non importa, basta che torni a casa sano e salvo.

Jimin scende dallo sgabello prende la ciotola e poi il sacchetto dei croccantini e un po di umido e infine lo rimette apposto. Io scendo dall'isola e mi avvicino alla ciotola iniziando a mangiare. Lui prima di andarsi a fare una doccia come ogni sera mi accarezza la testa e comincia sempre a cantare la sua canzone "serendipity", scritta apposta per me. Me la canta ogni sera, mentre è in doccia e io lo aspetto fuori dalla porta ascoltando quella voce tanto angelica quanto rilassante.

Quando finisco di mangiare mi apposto fuori dalla porta.
Jimin tende a lasciare una piccola fessura aperta, forse perché ha paura che inizi a miagolare da un momento all'altro, ma io non mi sono mai azzardata ad entrare in quel bagno poiché anche se sono un gatto mi sentirei veramente in imbarazzo.

Ma stasera, la sua voce mi porta a volerla sentire da più vicino, quindi con la testa spinsi di poco la porta ed entrai nel bagno, già pieno di vapore. La sua voce mi cullò e rimasi lì finché non uscì dalla doccia.

Jimin- Oh, sei entrata. Di solito non lo fai.

Disse avvicinandosi a me, che ero sul bordo della vasca seduta ad osservarlo. Un corpo perfetto, un uomo perfetto e un animo così gentile da far invidia.

Jimin- Se non fossi una gattina, probabilmente mi sarei imbarazzato a farmi vedere in questo modo.

Tu- Miao.

"Vorrei essere umana."

Sorrise al mio dolce miagolio e poi si mise ad asciugarsi i capelli. Poi si levò l'asciugamano e io rimasi paralizzata, ero imbarazzata nonostante non capissi cosa stessi vedendo, quindi mi alzai e uscì dal bagno un po rintontita.

Andai sul letto e lo aspettai, mettendomi sopra il suo cuscino, come facevo ogni sera.
Quando arrivò mise il telefono in carica e poi si posizionò sul letto, prendendomi in braccio e posandomi sul suo petto caldo.
Mi sentii ancor più a casa di quanto non lo sentivo già, il suo calore mi cullava e mi faceva addormentare sempre.

Jimin- Sei proprio carina.

Disse accarezzandomi il pelo.
Io lo osservai e gli diedi una testata sul viso, con affetto.

Tu- Miao, miao, miao, miao.

"Tu sei fantastico, sei il mio angelo."

Lui rise e poi si addormentò e io lo seguì poco dopo.

<Hey hey hey, spero che il primo capitolo vi sia piaciuto, fatemelo sapere nei commenti e se vi è piaciuto mettete una stellina. Ci vediamo nel prossimo!>

 Ci vediamo nel prossimo!>

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sᴇʀᴇɴᴅɪᴘɪᴛʏ- ᴘᴀʀᴋ ᴊɪᴍɪɴDove le storie prendono vita. Scoprilo ora