❀̥─10─❀̥

683 38 8
                                    

Il giorno dopo Jimin si sveglio prestissimo, io rimasi a letto per un po, poi mi alzai andando da lui, avevo indosso una sua maglietta e la mia nuova biancheria intima, chi l'avrebbe mai detto che questa roba fosse poi così comoda.

Tu- Devi per forza andare via?

Jimin- Dobbiamo girare diverse cose, e poi dobbiamo allenarci.

Tu- Posso venire?

Jimin- Non mi pare il caso, che dirò agli altri se ti vedono con me?

Tu- Sono una tua amica.

Jimin- Non posso portarti con me.

Tu- Daiii, ti preeeego.

Dissi mettendomi in ginocchio davanti a lui e tenendo le mani sulla sua maglietta.

Jimin- Micetta, non posso. Ti prometto che più avanti ti porterò a conoscere i ragazzi, ma non adesso.

Sbuffai e mi rialzai, cercando di camminare meglio che potevo fino al divano, dove mi ci buttai e rimasi distesa lì finché Jimin non ebbe finito di fare colazione. Poi venne verso di me e posizionò davanti a me una tazza di latte e dei biscotti.

Jimin- Ricordi come ti ho insegnato a mangiare?

Annuì prendendo la tazza e avvicinandola alla mia bocca per berne un sorso. Lui mi accarezzò i capelli e poi andò a cambiarsi in camera.

Stare da sola tutto il giorno rinchiusa in casa, non era un gran che, persino quando ero un gatto.

Mi alzai non appena finí di mangiare e andai in camera da Jimin. Era intento a levarsi la maglia, quando io varcai la porta, mi misi sul letto davanti a lui e lo guardai mentre si spogliava dei suoi indumenti da notte.

Jimin- Potresti non fissarmi in quel modo?

Tu- Ti metto in imbarazzo, giusto... Scusami.

Dissi mettendomi seduta dall'altra parte dandogli le spalle. Aspettai che ebbe finito per poi rigirarmi e sordidergli.
Gattonai fino al bordo del letto, e mi alzai per poi mettere le mie mani sulle sue spalle e strusciare la mia testa sul suo petto, lui con una mano mi accarezzò la testa e mi sorrise.

Jimin- Per non annoiarti oggi, guarda qualcosa alla TV. Vieni.

Mi prese la mano e mi guidò fino alla sala, prese il telecomando e lo puntò verso la TV.

Jimin- Allora, basta che tu punti il telecomando in questo modo verso la TV, ci viene una piccola freccia vedi?

Non appena la vidi, venni attratta da quella frecciana che si muoveva sullo schermo, e non esitai ad appoggiarci una mano sopra.

Jimin- Aah, vieni qui. Con questo puoi andare avanti e con questo puoi andare indietro, poi se vuoi iniziare una serie o un film basta che pigi questo e parte. Capito?

Tu- Si, tra quanto torni?

Jimin- Tornerò stasera.

Misi il muso pensando a quante ore sarei rimasta sola di nuovo. Odiavo rimanere da sola per così tanto tempo, sopratutto se fuori era in corso un temporale e oggi era una giornata così.

Jimin mi diede un bacio sulla testa, io arrossì, e lui si alzò dal divano per poi prendere il cappotto e la giacca e dirigersi verso la porta.

Jimin- Ci vediamo stasera, ciao Micetta.

Tu- Ciao, Jiminie.

Non appena la porta fu chiusa io guardai il telecomando e poi la TV, cercai di eseguire le istruzioni di Jimin e finalmente riuscì a far partire qualcosa. Il film si chiamava "Miyo un amore felino", era un film animato, per una piccola parte rispecchiava perfettamente la mia vita.

sᴇʀᴇɴᴅɪᴘɪᴛʏ- ᴘᴀʀᴋ ᴊɪᴍɪɴDove le storie prendono vita. Scoprilo ora