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I giorni seguenti, Jimin non fu presente a casa, aveva tanto lavoro da fare alla Bighit, e io stavo a giornate sul divano a sgranocchiare schifezze e quando lui ritornava la sera era solito, farsi una doccia e raggiungermi a letto per farsi coccolare.

Non aveva nemmeno le forze di fare sesso con me, anche se io prendevo sempre l'iniziativa lui era estremamente stanco, non riusciva neanche a tenere gli occhi aperti, ma nonostante ciò si addormentava tra le mie braccia con un sorriso stampato sul volto.

Non smetterò mai di dire che lui è il mio angelo, in queste sere mi sono ritrovata ad osservarlo mentre dormiva, e certe volte sembrava un bambino, aveva quelle guance così morbide e quelle labbra così piene, che mi tentavano nel baciare tutto il suo viso. Taehyung sapeva della nostra relazione, poiché gli avevo accennato qualcosa di come si era conclusa la serata di pochi giorni fa, era contento per Jimin, perché non lo vedeva così felice da un sacco di tempo. Mi aveva detto che in passato, prima di me, era spesso a rimuginare sul suo stile di vita, voleva sempre dare il meglio di sé, si domandava sempre se fosse all'altezza per le sue fan, si domandava quando avrebbe trovato qualcuno, e questo lo portava a piangere e ad essere triste la maggior parte del tempo. Ma da quando sono arrivata io in questa casetta, Jimin era qualcosa di splendente, portava serenità a tutto il gruppo e stavano lavorando duramente per prepararsi al tour mondiale.

Jimin non mi aveva accennato ancora niente su cosa fosse, Taehyung era sempre vago su questo argomento e mi chiedevo di perché questo tanto mistero....

La porta si aprí nuovamente, era l'una e di notte e Jimin non appena mi vide si tuffò sul divano e mi diede un sacco di baci su tutto il viso. Io risi e ricambiai i tanti baci.

Tu- Ahaha... Ti prego basta...

Dissi mettendo una mano sul suo petto. Mentre lui si fermava e mi guardava negli occhi con un luccichio strano.

Jimin- Mi sei mancata..

Disse con un tono di voce triste, non so esattamente cosa gli stesse prendendo, era un pochino giù, e questo mi fece preoccupare.

Tu- Stai bene?

Jimin mi sorrise debolmente.

Jimin- Si, sono solo stanco.

Tu- Allora, mi prenderò cura del mio padrone anche stasera! Ti ho preparato delle uova con della pancetta, volevo sperimentare qualcosa di nuovo, e mi sono venute deliziose!

Dissi saltando in piedi, mentre lo trascinavo con me in cucina. Mi ero data alla cucina da un paio di settimane, era divertente cucinare, mi piaceva, come mi piaceva sperimentare nuove cose, volevo trovare la mia specialità.

Jimin- Niente sarà tanto buono come te.

Disse prendendomi dai fianchi e poggiando la testa sulla mia spalla. Una piccola scintilla scattò dentro di me, facendomi eccitare alla sua voce roca e calda sul mio collo.

Tu- Jimin, mi fai arrossire così!

Dissi mettendo le mani sul mio viso intenta a coprire il rossore sulle mie guance.

Jimin- Non ti coprire, sei bella anche quando arrossisci.

Risi per scacciare via il rossore, e ricominciai a sistemate il cibo sul piatto.

Tu- Hai fame?

Jimin si staccò e si mise a sedere su uno sgabello e mi osservò in modo provocante. Stasera nonostante la stanchezza era molto seduttivo, e non mi dispiaceva, anche perché avevo una voglia pazzesca di lui.

Jimin- Si...ma di te...

Disse allacciando il suo braccio intorno al mio busto e trascinandomi tra le sue gambe per darmi un bacio bagnato e passionale. Sentivo i suoi muscoli stringersi sotto al mio tocco, le mie dita viaggiavano dal suo petto, fino alle gambe. Lui sospirò diverse volte, lasciandosi trasportare dai miei movimenti.

sᴇʀᴇɴᴅɪᴘɪᴛʏ- ᴘᴀʀᴋ ᴊɪᴍɪɴDove le storie prendono vita. Scoprilo ora