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Quando entrambi arriviamo a casa, sospiro apro la portiera e mi dirigo verso casa velocemente, non aspettando Jimin.
Sono mortificato del disagio che gli sto causando, e lui non vuole aprire gli occhi, perché sono io a causato tutto questo.

Jimin- Micetta...

Lo sento chiamarmi, ma non mi giro, fisso la porta aspettando soltanto che la apri, voglio soltanto entrare e rinchiudermi da qualche parte.
Non voglio vederlo, non voglio vedere nessuno, mi sento male al sol pensiero di vederlo abbandonare la sua vita per sempre....

Jimin- Taehyung poteva risparmiarsi di dire tutto ciò...

Dice sospirando, per poi aprire la porta ed entrare dopo di me.
Mi levo la giacca e le scarpe e infine corro in bagno, mi chiudo a chiave e ci rimango per ore e ore.
Jimin non ha nemmeno provato ad aprirla, perché tanto sapeva che avrei reagito in questo modo...

Il bagno in queste ore si è riempito dei miei singhiozzi, la casa fuori da questa stanza era silenziosa, niente è come prima, niente può tornare normale...

La porta di casa viene aperta e poi richiusa, quattro scarpe stanno camminando sul pavimento, e mi domando chi sia arrivato...

Jimin- Non voglio arrabbiarmi con te, ma voglio che gli chiedi scusa. Non ti sei comportato maturamente.

Taehyung?
Come lo ha convinto a venire qui?

Taehyung- So che ci sono andato veramente pesante con le parole, ma in parte erano vere, Jimin. Apri gli occhi, ti ha portato alla rovina.

Con curiosità apro uno spiraglio della porta per vederli. Sono in piedi davanti al divano, Jimin sta scuotendo la testa in segno di disapprovazione.

Jimin- Ti sbagli, mi ha cambiato la vita in meglio. Non sai quanta fatica ho fatto per farla diventare ciò che è adesso, non sai quanto tempo ho passato a curarla, non sai quanto mi sia innamorato di lei! Non sai niente di tutto questo!

Dice alzando di poco la voce.
Taehyung rimane a fissarlo per un paio di minuti in silenzio, come se stesse pensando a contrabbattere.

Jimin- E sai che c'è, non me ne frega niente se verrò sbattuto fuori dal gruppo per lei, per quanto mi dispiaccia abbandonare voi e i fan, è ora che pensi anche un po a me stesso, sono anni che lavoro per diventare una persona migliore e per farmi vedere dagli altri sempre allegro, adesso non ce la faccio più, ho bisogno di una pausa, ho bisogno di passare il mio tempo con una persona che amo e che mi rende felice per ore e ore...

Taehyung- Jim-

Jimin- E se non lo accettate, mi dispiace ma questa è la mia decisione.

Jimin si gira per non far vedere le lacrime. Lo vedo guardare la porta del bagno, e non appena incontra i miei occhi si addolcisce.

Jimin- Lei è diventata tutto per me...

Dice a voce bassa.
Taehyung sospira e prima che possa dire qualcos'altro lascia una busta sul tavolino del salotto e se ne va.
Solo adesso mi accorgo che non posso lasciare Jimin in queste condizioni da solo. In tutti questi anni sono stata io a risollevargli il morale, sono stata io a renderlo felice ogni giorno.
Perche abbandonarlo in questo modo, in un momento così difficile?

Jimin si mette sul divano, le mani sopra il viso, le lacrime gli scendono sulle guance e cadono una a una sul pavimento. Io striscio fuori dal bagno e desolata, mi metto davanti a lui in ginocchio e gli prendo le mani.

Jimin- Micetta...

Dice con voce spezzata.

Jimin- Io non ti lascio da sola...

Dice portando le sue mani sul mio viso e accarezzandomi il viso.

Tu- Non lo farò nemmeno io.

Jimin apre gli occhi e mi guarda con occhi brillanti. Mi prende da sotto le braccia e mi porta sulle sue gambe, per poi abbracciarmi fortemente.

Jimin- Non mi importa di ciò che dicono gli altri della mia scelta, io scelgo te....ho passato anni ad educarti e curarti, non ti lascerò adesso.

Aspira il mio profumo e si rilassa, i suoi singhiozzi si fermano e lui si calma, ritorna rilassato. Ed è allora che decido di accarezzargli il viso, di farlo rilassare con le mie piccola dita.

Tu- Cantami Serendipity, Jimin.

Lui fa un sorriso debole e intona la prima strofa facendomi perdere nella sua voce soave e delicata.
Mi stringe a sé e insieme ci addormentiamo l'uno tra le braccia dell'altra inconsapevoli di ciò che sarebbe successo tra meno di un mese.

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sᴇʀᴇɴᴅɪᴘɪᴛʏ- ᴘᴀʀᴋ ᴊɪᴍɪɴDove le storie prendono vita. Scoprilo ora