sᴇʀᴇɴᴅɪᴘɪᴛʏ- ᴘᴀʀᴋ ᴊɪᴍɪɴ

❀̥─31─❀̥

La situazione era abbastanza tesa e imbarazzante. Taehyung era immobile mentre guardava alle mie spalle, io al sentire la voce di quella persona mi pietrificai sul posto, cioè a cavalcioni su Taehyung

Taehyung- J-jimin, n-non è come sembra!

Jimin- I miei occhi vedono, non sono cieco.

Taehyung si alzò con il busto e mi fece togliere da sopra di lui, solo in quel momento vidi la faccia del mio padrone rabbuiata, come se fosse arrabbiato.

Tu- Jim-

Taehyung- Stavamo correndo per la stanza e siamo inciampati nel tappeto, tutto qui.

Jimin- Menzogne, Tae. So benissimo del perché in questi giorni stai male, ti conosco troppo bene. E il fatto che tu sia tornato prima qui, ne è la prova.

Taehyung abbassa la testa, io non capendo faccio cadere gli occhi addosso ad entrambi.

Tu- Qualcuno mi può spiegare?

Dissi con voce bassa e il viso abbassato per la paura di vedere Jimin in quello stato rabbioso.

Jimin- Taehyung, non voglio arrabbiarmi con te, e non posso cambiare i tuoi sentimenti, ma lei sta con me adesso. (t/n), vieni qui.

In quel momento mi accorsi di una cosa, il comportamento di Taehyung era strano già da un paio di giorni, e mi guardava sempre con degli occhi luminosi, il che mi incuriosiva, cosa aveva da guardarmi in quel modo?
Non è che sia proprio la ragazza più bella del mondo, e in più ho fatto il patto con il gatto soltanto per Jimin, perché allora non conoscevo queste persone fantastiche, e ora che le conosco mi sono accorta che l'amore per una persona può mutarsi anche in altre persone.

Non mi mossi di un millimetro, perché quello che in realtà provavo per Taehyung non era amore puro, come quello di Jimin, ma era affetto, perché lui era il mio primo amico.

Jimin- (t/n)?

Persa nei miei pensieri non mi accorsi neanche della voce di Jimin. Taehyung alla mia destra teneva la testa china, era triste e molto dispiaciuto, e a me fece pena, non volevo che si prendesse questa colpa, infondo lui non aveva fatto niente di male, aveva soltanto giocato con me.

Tu- No, Jimin.

Jimin- Come scusa?

Tu- Taehyung, non è responsabile di niente, ho chiesto io a Tae se voleva giocare con me e lui a accettato. Quindi la colpa è mia.

Il volto di Jimin alle mie parole in qualche modo si addolcí, il fatto che avessi preso per la prima volta le colpe di qualcun'altro mi fece sentire bene, perché avevo saltavo il mio primo e unico amico migliore del mondo.

Poggiai la mano sulla spalla di Tae, lui alzò la testa e io gli sorrisi calorosamente.

Tu- Taehyung, qualunque cosa ti frulli nella testa, se qualche volta ti do fastidio, me lo devi dire, io non sono capace di controllare le mie emozioni bene, quindi ti prego di scusarmi.

Taehyung sorrise e sospirò.

Taehyung- Fa niente piccoletta. E scusami Jimin...

Jimin sospirò per poi fare un leggero sorriso e avanzare verso Taehyung per abbracciarlo.
Le due figure che si stagliavano dinanzi a me formavano una scena alquanto dolce, così decisi di unirmi a loro.

Tu- Vi voglio bene ad entrambi.

I due mi strinsero a loro e mi sentí più che amata in quel momento.

Taehyung- Giochiamo?

Disse non appena l'abbraccio si sciolse. Jimin entusiasto si precipitò sul divano mentre io rimasi in piedi.

Jimin- Non vieni?

Tu- Devo fare una chiamata.

Jimin mi scrutò dubbioso ma poi annuì. Così uscì dalla suite di Tae e andai in quella accanto e chiamai Chen, dovevo avvisare del mio ritorno, non volevo neanche per sogno abbandonare quel lavoro, poiché la dentro mi ero fatta un'amica a me cara, e mi trattavano veramente bene, era il primo posto in cui mi sono sentita libera di essere capace a fare qualcosa.

Pov Jimin

Una chiamata?
Mi domando mentre ero via cosa abbia fatto. Gli ho promesso che l'avrei lasciata lavorare per la sua libertà, ma ho paura, perché il primo lavoro che ha avuto non era uno dei migliori, e spero tanto che non sia ritornata là dentro...

Taehyung- Jimin?

E poi c'è lui, Taehyung.
Da due giorni lo vedo strano, è sempre giù di corda e lo vedo sempre più distante dalla mia Micetta, non voglio che ella perda la sua amicizia, perché Taehyung è l'unico vero amico che ha, oltre a me.

Jimin- Mh?

Taehyung- Davvero credi che io provi dei sentimenti per lei?

Mi rabbuiai alla domanda, già mi ero già scordato di questo piccolo dettaglio.

Jimin- Dimmelo tu?

Taehyung- Non è proprio così...

Disse abbassando nuovamente lo sguardo mentre toccava i tasti del controller nervosamente.

Jimin- E allora cosa dovrei pensare, quale problema c'è? Perché sei così giù di corda quando la vedi?

Taehyung- Non lo so...è che...

Jimin- Puoi dirmi cosa ti prende e basta?

Taehyung- Non nego che è una ragazza molto carina, ed è molto particolare, ha dei modi buffi di fare le cose è molto curiosa e sembra che ogni cosa che vede per lei sia nuova.

Mi immobilizzai, (t/n) ha imparato bene a comportarsi da umana, ma del resto ci sono degli istinti felini che prevalgono sempre sul suo conto. Il fatto che annusi ovunque è uno di quelli, per non parlare del fatto che vuole restare sempre senza vestiti, è un fatto suo, non ci può fare niente, non è poi così abituata ad indossarli.

Jimin- Si, è molto particolare. E sul fatto che ti sembra che sia sorpresa su quasi tutto, è perché lei tende a uscire molto poco, sono io a portare sempre la cena a casa, sono io a portarle i vestiti, faccio tutto io, mentre lei rimane rinchiusa in casa a giornate. Non è molto socievole con le persone.

Taehyung sembra credere alle cose che dico e finalmente posso stare tranquillo, più o meno. Perché so che in parte lui prova un piccolo sentimento per lei, perché vedo come la guarda, come la osserva ogni volta che le sta davanti.

Jimin- Anche se tu provassi qualcosa per lei, non ci potrei fare nulla, perché all'amore non si comanda, viene improvvisamente e sei fottuto. Quindi Taehyung non sarò arrabbiato con te per questa cosa, ma sappi che lei sta con me.

Taehyung annuì riportando il suo sguardo sul controller e poi sulla tv.
Lui mi è sempre stato accanto nei momenti più difficili e lo ringrazierò per tutta la vita, ma sul fatto che provi dei sentimenti per lei, non posso passarci sopra così facilmente.

<Tutto risolto, niente paura.>