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Non appena Jimin uscì dal bagno, ci andai io per farmi una doccia e prepararmi per andare a dormire.
Avevo preso una felpa di Jimin, poiché le sue mi stavano enormi, per dormire era la comodità più bella del mondo.

Quando uscì spensi le luci e mi diressi verso la camera, Jimin era sdraiato intento a guardare il suo cellulare, era così concentrato che decisi di fargli un attacco a sorpresa. Mi insinuai sotto le coperte dal fondo del letto e andai in su verso di lui, passando in mezzo alle sue gambe.

Solo in quel momento mi accorsi di cosa stavo facendo, e rimasi bloccata sotto le coperte osservando il suo petto. Jimin rise e alzò le coperte per poi vedermi, con un rossore in viso.

Jimin- Come mai questo rossore sulle tue guance?

Non riuscì a dire niente, mi limitai ad osservarlo, incantata dai suoi lineamenti del volto.

Jimin- Vieni qui.

Disse prendendo i miei fianchi e portandomi più in su. Io istintivamente appoggiai le mani ai lati della sua testa e rimasi a pochi centimetri dal suo viso, rimasi incantata nella profondità dei suoi occhi scuri, le sue labbra rossastre erano così invitanti, volevo assaggiarle....

Jimin non tolse le sue mani dai miei fianchi, anzi amplificò la stretta su di essa. Era perso quanto me, ne lo leggevo negli occhi, era come in una trance dove c'eravamo solo io e lui, nessun'altra rumore.

Tu- Cantami Serendipity....

Chiesi con il fiato corto.
Jimin sospirò, si preparò e intonò la prima strofa della canzone.
Sentire la sua voce così vicina, sentire il suo corpo sotto il mio bruciare quanto il mio, vedere le sue labbra muoversi teneramente e sentire sopratutto le sue carezze sul mio corpo, fece accendere in me una piccola scintilla, quella che mi fece perdere il controllo di me stessa.

Il mio viso si avvicinò al suo lentamente, Jimin non smise di cantare e non si allontanò, non mi spostò mi lasciò fare quello che volevo. Il mio viso ad un sospiro dal suo, poi finalmente le sue labbra si scontrarono con le mie, la melodia cessò di riempire la stanza, rimpiazzata dal rumore dei nostri baci intensi.

Jimin mi accarezzò la schiena sotto la felpa, io mugolai, e mi sorpresi da quel piccolo rumore che uscì dalla mia bocca. Mi allontanai dalla sua bocca e lo osservai. Poi tornai a baciarlo, soltanto che questa volta Jimin tra un bacio e l'altro mi disse:

Jimin- Dobbiamo fermarci...

Disse continuando a darmi piccoli baci dalla bocca fino al collo.

Tu- 3 secondi....

Dissi tornando a baciarlo e ad accarezzare i suoi capelli ormai in disordine.

Jimin- Tre...

Disse passando le sue mani dalla schiena, ai miei glutei.

Tu- Due...

Dissi iniziando a muovere i fianchi circolaremente sulla sua intimità, causando forti sospiri dalla sua bocca.

Entrambi- Uno....

Non riuscì a fermarmi, ma Jimin fu più controllato di me, fermò i movimenti dei miei fianchi e sussurrò al mio orecchio:

Jimin- Zero....

Disse affannatto, cosa che lo ero anche io. L'azione appena fatta insieme a lui mi aveva suscitato un sacco di emozioni che solo ora capivo, nei film gli innamorati facevano queste cose, ed era naturale in una coppia, ma io e Jimin non lo eravamo...

Tu- Jimin?

Jimin- Non dire niente, Micetta. Mi dispiace di esseremi lasciato trasportare così, non succederà nuovamente...

sᴇʀᴇɴᴅɪᴘɪᴛʏ- ᴘᴀʀᴋ ᴊɪᴍɪɴDove le storie prendono vita. Scoprilo ora