Alessandro.
Appoggio il documento sul comodino e una volta presa per i fianchi, butto Lili sul letto portandola sotto di me.
Comincia ad agitarsi e scalciare, mi piacciono le donne focose.
Fa per urlare, ma le tappo la bocca con un bacio, appena faccio entrare la lingua me la morde, il sapore del sangue si mischia alla saliva.
Mi stacco, arrabbiato, lei ha accettato la mia proposta, quindi non deve ribellarsi!
Le stringo i polsi con le mani e la guardo in viso.
I suoi occhi bruciano di rabbia.
-Non così, Tesoro. Lo fai anche con il mio fratellino?-
-Non nominarlo neanche, non sei degno! E poi lui non ne deve sapere assolutamente niente!-
-Tranquilla, non ho intenzione di trovarmi una spada nel petto...-
Torno a baciarla e mi morde le labbra, allora mi allontano e poso la bocca sul suo collo.
-Mi piace se fai così, se fossi stata buona e tranquilla non mi sarei divertito...-
Le bacio la giugulare strusciando la lingua lentamente e con malizia, poi catturo un pezzo di pelle, deciso a farlo mio.
-No, niente segni!-
-Invece sì... Dai, puoi sempre usare il trucco o i capelli per coprirli, no?-
Non la faccio rispondere e succhio il suo collo neanche fossi un vampiro, quando allontano le labbra un vistoso segno rosso fa bella mostra di sé nell'incavo del suo collo. -Adoro la tua pelle, piccola Lils, è così perfetta-
Si lamenta e forse comincia a singhiozzare, ma nella foga del desiderio non ci faccio molto caso. Velocemente inizio a slacciarle il vestito firmato, ormai sono un esperto a togliere corpetti e gonne. In un impeto di eccitazione, strappo i lacci buttando lontano l'abito e lasciando la bellissima donna in camicia intima.
Dio, quanto sei bella, sei certamente la mia bambolina preferita. Porto le mani sotto alla vestaglia accarezzandole le cosce, appena la mia pelle entra in contatto con la sua, la sento tremare.
E' paura o eccitazione, piccola? -Ti piace, bambolina?-
-S-Sì...-
Come immaginavo: è come tutte le altre, mio fratello è già stato dimenticato.
Oh, ti saresti divertita molto di più se avessi sposato me, piccola Lils.
Dato che ormai non devo più temere che scappi, la sollevo e la porto sopra al mio corpo, voglio che adesso sia lei a far divertire me.
Mi guarda capendo il mio pensiero e mi sorride... Maliziosa?
Che fine ha fatto la moglie fedele di un minuto fa? Non capisco, non credevo si sarebbe arresa così o almeno non tanto presto.
Si china su di me, liberandomi dalla mia camicia e accarezzandomi la pelle degli addominali.
Un secondo dopo la vedo fare una manovra strana, prendere qualcosa dai capelli e scagliarlo verso la mia gola.
Velocemente le blocco il polso e la sua arma si rivela essere un fermacapelli grigio, forse di platino.
Stava... Tentando di uccidermi?
Oh, no, Tesoro, così non va affatto bene, sei stata educata male. Le stringo forte l'osso e si lamenta dal dolore, l'arma abbandona la sua presa e la lancio lontano.
Prendo la principessa riportandola sotto di me, se vuole il gioco duro lo avrà. Io non sarei voluto arrivare a tanto.
-No, Tesoro, così non va affatto bene. Di' un po', qual era il tuo piano? Uccidermi e poi fuggire? O magari suicidarti tu stessa? Uhm? Mi dispiace, ma le cose non andranno come programmate da te, Piccola...-Continuo a stringerle il polso sempre più forte, urla dal dolore, ma servirà a poco, dato che la stanza è insonorizzata.
-Lasciami! Ci ho ripensato, non voglio più venire a letto con te!-
-Troppo tardi, mia cara-
Posso chiaramente sentirla irrigidirsi ancora di più e guardarmi terrorizzata. Oh, non essere spaventata, ti divertirai, te lo prometto.
-Non vorrai...-
-Ho paura di sì. La tua ultima mossa non mi è piaciuta molto, non credi di meritare una punizione? -
Torno sul suo corpo tremante e le sue grida iniziano a rimbombare per tutta la stanza.
![](https://img.wattpad.com/cover/235250874-288-k242422.jpg)
STAI LEGGENDO
Solo se ci sei tu - Sprousehart
RomanceDue stati in guerra, l'unica soluzione per la pace è lo sposalizio,ma si sa che i matrimoni combinati non piacciono a nessuno. Una storia d'amore che vede protagonisti il principe Cole Sprouse e la principessa Lili Reinhart. Inganni, pettegolezzi...