31.

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Alessandro.

Così la mia piccola Lili aspetta un bambino, chissà se è mio o di quel perdente con il quale condivido solo i genitori.

Non era proprio previsto, dopo tutti quei pettegolezzi girati tra la Corte avevo finito anch'io per credere che fosse sterile e ora non mi viene in mente nessuna idea per riuscire a portare Lili da me.

Potrebbe tornare a Palazzo, inventarsi qualche scusa credibile e poi annunciare a Cole la lieta notizia, ovviamente tenendo ben nascosta la possibilità che il figlio possa non essere suo.

Potrebbe tornare a vivere qui e ignorarmi come faceva i primi mesi, le cose per i due sposini di sistemerebbero.

Allora perché non è ancora tornata?

Cosa la spinge a rimanere lontana dal castello? Ormai le ferite provocatole quella notte dovrebbero essere guarite.

Una serva dai lunghi capelli neri esce dalla mia stanza e quando si accorge della mia presenza, fa un profondo ed elegante inchino, ha la pelle chiara e i capelli scuri.

Gli umili abiti che indossa devono essere di qualche taglia più grande, perché la scollatura si regge a malapena, facendo intravedere il seno prosperoso. Mmm, non male...

La vedo arrossire sotto il mio sguardo e poi mi mostra un oggetto luccicante: quello è il fermacapelli che Lili indossava quella notte!

Sogghigno, ricordando il suo patetico tentativo di omicidio.

-Questo fermacapelli, Altezza, è della Principessa Lili. Lo so perché ero con lei quando l'ha comprato insieme al Principe-

Sbarro gli occhi, questa non ci voleva, è meglio che i pettegolezzi non comincino a girare.

Almeno non ora...

-Veramente non ricordo a quale dama sia appartenuto prima di finire nella mia stanza, ma se volete, posso farvi vedere come ha fatto...-

Un'idea ha appena preso parte nella mia mente, devo assolutamente conquistarmi il silenzio della serva e questo è il metodo che conosco meglio.

Si lascia spingere nella camera, la prendo per la vita e la faccio stendere sul letto.

Le rubo il gioiello dalle mani, nascondendolo in un cassetto del comodino, poi inizio a sfilarle velocemente gli stracci che porta. In fondo è una bella donna e Lili non c'è, in qualche modo dovrò pur tenermi occupato.

***

Cole.

Ho setacciato tutta la reggia in cerca di indizi, ho parlato con chiunque dai nobili ai domestici, nessuno non ha né visto né sentito nulla su Lili, ne sanno tanto quanto me, sono al punto di partenza.

Non capisco con chi possa aver parlato, che abbia ricevuto una lettera?

Sarebbe possibile in effetti... Sono talmente assorto nei miei pensieri, che non mi accorgo dei passi che si avvicinano sempre di più. Un colpo abbastanza forte sulla schiena mi colpisce all'improvviso.

-Ehi, ciao fratellino!-

Respiro cercando di far tornare il battito cardiaco ad un livello accettabile.

Alessandro, quanto lo detesto! Capirebbe chiunque che quel "fratellino" non era affatto sincero, anzi, solo provocatorio.

-Cosa vuoi?! Sono impegnato adesso!-

-Ehi, datti una calmata! Ed io che ero venuto apposta per aiutarti!-

Questa è la cosa più assurda che abbia mai sentito in vita mia.

Lui vuole aiutare me?

Di sua spontanea volontà?

Sta sicuramente tramando qualcosa, deve esserci un secondo fine.

Alessandro non è esattamente il tipo che fa le cose senza ricevere nulla in cambio.

-Certo, come no! Per favore, se vuoi solo farmi perdere tempo ed innervosirmi, vattene subito-

-Ma come siamo sgarbati! Comunque, ho parlato anch'io con la servitù e forse potrei aver scoperto qualcosa sulla tua cara mogliettina...-

E' semplicemente disgustoso come pronuncia le ultime parole, sembrano così volgari.

Nonostante ciò, se ha scoperto veramente qualcosa di importante, devo saperlo!

Solo se ci sei tu - SprousehartDove le storie prendono vita. Scoprilo ora