10.

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Lili.

Fisso indecisa il mio riflesso nello specchio, una ragazza insicura ricambia il mio sguardo.

Indossa un lungo e pomposo vestito da festa arancione, pieno di pizzi e merletti.

I lacci del bustino sono stati tirati al massimo, sembra quasi non respiri, ma il colorito della pelle è stato genialmente camuffato da chili di cipria.

I capelli sono stati legati parzialmente in una complicata acconciatura fissata con un fermacapelli d'oro, le ciocche che sono riuscite a salvarsi sono state trasformate in eleganti boccoli.

Non appare come una ragazza felice, la ruota sotto l'abito sembra un vero supplizio.

Sospiro e mi allontano dalla mia immagine, non sembro neanche un persona vera, ma una bambola di porcellana.

La porta si apre, Cole si è deciso a tornare, finalmente!

Mi lancia un'occhiata di apprezzamento.

-Sei splendida! -

Le guance si colorano di rosso, ma non per l'imbarazzo: per la stizza.

Sono splendida?

Ha una vaga idea di quanto io stia soffrendo per esserlo in questo momento?

Si accorge della mia espressione.

-Cosa c'è che non va? Ah, capisco, hai conosciuto la Hacket!-

Quindi lui lo sapeva?

Avrebbe almeno potuto avvertirmi, mi sarei fatta portare una tisana prima di incontrarla!

-E' l'essere più odioso ed irritante che abbia mai conosciuto. Dopo di te, ovvio-

Prima il viso assume un'espressione confusa, poi le labbra si arricciano in un sorriso e infine Cole non riesce a trattenere una risata.

Non è che ci abbia provato, comunque.

-Hai ancora tutti questi screzzi verso di me, Lils?-Lils? Non mi chiamavano così da quando avevo otto anni. -Il mio nome è Lili-

-Non ti dispiaceva quando ti chiamavo così, da piccoli-

-Eravamo dei bambini. Sai, adesso sono la moglie del Principe, devo essere perfetta!- Imito la frase preferita della Hacket e lui ride di nuovo.

-E' stata tanto cattiva?-

-Mi ha tolto i miei vestiti per rimpiazzarne con altri!-

Mi guarda, interrogativo.

-Perché? -

-Perché non erano adeguati alla moglie del Principe-

-Se vuoi, posso cercare di recuperarli- Lo farebbe davvero?

-Ormai chissà dove saranno. Forse li avrà bruciati...-

-Vedrò cosa posso fare... Comunque, è vero che sei splendida-

Mi sorride. Non ricambio affatto, sto passando le pene dell'inferno, se non mi avesse fatto neanche un complimento, dire che mi sarei arrabbiata sarebbe stato nulla.

-Il corpetto è troppo stretto, sono sicura che mi lascerà il segno! Camminare con la ruota in modo aggraziato senza sbilanciarsi è un'impresa titanica! I capelli mi tirano, fanno male, accidenti!-

La mia voce assomigliava più a quella di una bambina capricciosa che a quella della moglie del Principe, ma uno sfogo ci voleva.

Solo se ci sei tu - SprousehartDove le storie prendono vita. Scoprilo ora