Solo se ci sei tu - Sprousehart

41.

Lili.

-No, non voglio parlare con lui!-

Scuoto per l'ennesima volta il capo e Marisol mi lancia un'occhiata esasperata.

-Ma devi vederlo! Cole deve sapere come sono andate le cose, bisogna allontanare Alessandro dalla reggia! Vuoi veramente che continui a vivere tranquillamente qui?!-

Al nome dei due uomini mi sento male.

E se Cole mi desse la colpa e se la prendesse con me?

Se pensasse che fossi stata io a volerlo tradire e a sedurre il fratello?

Se cominciasse a guardarmi con occhi diversi? Alessandro è sempre un suo familiare, non sarebbe così impensabile se decidesse di credere alla sua versione dei fatti.

Se poi scoprisse anche che non era la prima volta? Se non volesse più il bambino?

Se... Mi ripudiasse come moglie?

-Lili, lui ti ama! Devi avere un po' di fiducia in Cole, non darebbe mai ragione al fratello, loro si odiano!-

-Ma rimane sempre suo fratello!-

-Ma tu sei sua moglie e poco importa che lo sei per un matrimonio combinato! Lui ti ama lo stesso e se lo ami anche tu, devi raccontargli tutta la verità!-

Sussulto verso l'ultimo consiglio o meglio, ordine.

Lei vuole veramente che io...? -Tutta...?-

-Sì, tutta-

Ripete decisa incrociando le braccia al petto, soddisfatta della sua soluzione.

Non è facile come la fa lei! -Tu non capisci...-

-Cosa c'è da capire?! Non puoi continuare così! E se Alessandro tentasse di farlo di nuovo?! Saremmo a tre, Lili!-

Quando capisco che ha perfettamente ragione sobbalzo e qualche singhiozzo scappa dalla mia gola.

Non voglio che l'abbia vinta di nuovo, è vero che questa volta non è riuscito a farlo completamente, ma solo perché è arrivato Lucas.

Non voglio neanche pensare a cosa sarebbe successo se non mi avesse salvata.

Marisol si avvicina a me e mi passa una mano sulla schiena con delicatezza.

-Scusami... A volte perdo la testa-

Mi concede un'ultima carezza e si dirige verso l'uscita, non la fermo né le dico niente.

Torno sdraiata sul letto portando un braccio sugli occhi, non riesco a stare molto così, appena il buio mi avvolge mi ritorna in mente il volto di quel mostro.

Deglutisco e mi metto seduta, mi pettino i capelli con le mani, di solito mi rilassa. Le dita scorrono tranquillamente per una buona parte della lunga ciocca, si bloccano a causa di un piccolo nodo solo verso la fine, mi ricordano vagamente la mia vita: andava tutto così bene prima che mi sposassi! Faccio per districarli, quando effettivamente mi rendo conto di non aver sentito la porta chiudersi dopo l'uscita di Marisol.

Allontano la mano dalla testa e sobbalzo quando sorprendo Cole a fissarmi. Mi preoccupa il fatto di non riuscire a decifrare la sua espressione, non gliela avevo mai vista prima.

Sembra triste, ma anche arrabbiata...

E' colpa mia? Ce l'ha con me?

Non so per quanto tempo rimaniamo così in silenzio, può essere un'ora o un minuto.

Sospiro e mi porto le ginocchia al petto, appoggio la testa sulle gambe piegate.

Non riesco a guardare quell'espressione.

-Stai... Bene?-

Rispondo affermativamente senza cambiare posizione, neanche il tono di voce che mi ha rivolto mi è piaciuto.

Dopodiché il silenzio torna a regnare nella stanza, il disagio è palpabile, nonostante ciò voglio sapere assolutamente una cosa.

-Tu... Sei arrabbiato?-

Alzo la testa per guardarlo e quello che si presenta alla mia vista non mi piace per niente. E' furioso.

-Se sono arrabbiato?! Ma che domande fai, certo che lo sono!-

Indietreggio fino a sbattere con la schiena contro la spalliera del letto, il suo urlo mi ha terrorizzata, aveva quasi sempre usato toni dolci o scherzosi con me. Allora avevo ragione, adesso che sa come sono andate le cose, non mi vuole più!

Senza rendermene conto ho già iniziato a piangere per l'ennesima volta. Piangere, piangere, piangere: non riesco a fare altro e la cosa mi fa infuriare.

Odio essere debole, odio che il mio carattere cambi a causa di qualcosa, odio dipendere da qualcuno!