Solo per me.

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Alec

《Alec.》 La voce flebile di Ayara mi fa aprire gli occhi di scatto. I miei sensi in questi ultimi mesi sono sempre in allerta per qualsiasi suo movimento. Devo tenerla sempre d'occhio e far in modo che abbia tutto quello di cui ha bisogno.

《Ho fame.》La mia piccola parla di nuovo così la guardo mentre si siede comodamente sopra di me con il pancione che sorregge il suo bellissimo seno pieno e grazioso.

Guardo l'ora sull'orologio sopra il comodino e come ogni notte non tarda mai. Alle tre ha sempre una voglia improvvisa di cibo.

Sorrido e allungo una mano accarezzando la pancia vellutata e i suoi occhi seguono il mio movimento.

《Di che cosa hai voglia oggi?》 Chiedo con la voce arrochita dal sonno.
Lei ci pensa un attimo prima di rispondere e poi avendo una chiara illuminazione, sorride.

《Fragole e cioccolato.》 Dice e sembra che stia già immaginando di mangiarne con gli occhi che si illuminano.

Sospiro divertito e l'aiuto a spostarsi mentre mi alzo e mi metto un paio di pantaloni addosso.

In cucina prendo le fragole che ormai non mancano mai in questo periodo e cerco anche del cioccolato. Lei si siede sullo sgabello e non dice neanche una parola mentre faccio sciogliere le gocce dentro un piccolo tegame.

《Ho paura.》 Dice all'improvviso e mi giro per guardarla. Sta accarezzando la pancia con un strana espressione di terrore sul viso. 《E se qualcosa andasse storto Alec? E se non avessi abbastanza forze?》la sua voce è appena udibile.

Non è la prima volta che sento questi dubbi da parte sua, solo che è la prima volta ad esprimersi.

Appoggio il cioccolata vicino alle fragole e ne prendo una per poi immergerla dentro e passarla a lei

《Non credo sia possibile che vada qualcosa storto.》 Dico sicuro ed è vero. Avendo ricevuto il mio marchio ora il suo corpo è pronto a tutto anche se il dolore che sentirà è inevitabile. 《Sei più forte di quanto pensi, piccola.》 Mi siedo vicino a lei e allungo una mano per accarezzarle la schiena e sento i suoi muscoli rilassarsi sotto il mio tocco. Morde il frutto e mangia lasciando cadere la conversazione.
Nonostante le mie parole sento che un po' di paura c'è l'ho anche io e sarei pronto sbranare chiunque se qualcosa andasse storto.

Osservo la mia piccola sorridere compiaciuta dopo ogni morso e mi si scalda il cuore vederla felice.

Dopo la terza fragola le rimane un po' di cioccolato sull'angolo della bocca, così la pulisco con il pollice per poi leccare il dito. Il sapore dolce mi fa venir voglia di assaggiare anche lei ma mi costringo ad aspettare che finisca il suo pasto notturno.

《Stai meglio ora, vuoi altro?》Chiedo quando noto che indugia sull'ultima fragola.

《No, sono piena.》Si lecca le labbra e devo ricorrere a tutte le mie forze per non mordere quella carne così morbida.
Prendo la fragola che non penso finirà e la mangio io. Lei comincia a fare le fusa e a quel punto la bacio sentendo finalmente quel mix di cioccolato e di lei che mi fa impazzire.

Ayara

Accontentata dell'ennesima voglia che mi viene spesso negli ultimi due mesi mi distendo nuovamente sul letto.

Alec si avvicina allungando il braccio sotto la mia testa e a quel punto metto la gamba sopra la sua vita. Avendo il pancione quella è la posizione più comoda che io possa permettermi.

Sono molto in allerta questi giorni, la data del parto è questa settimana e oltre a me sono sicura che l'intero branco non vede l'ora di veder nascere il loro futuro alpha. Ho ricevuto così tanti complimenti e incoraggiamenti negli ultimi mesi che in tutta la mia vita.

Alec mi accarezza la schiena finché la stanchezza non mi prende nel mondo dei sogni.

Non so per quanto tempo io stia sognando prima di accorgermi di avere dei dolori reali alla pancia. Inizialmente sembrano quelli che ho ogni tanto dovuti allo spostamento del piccolo ma una fitta più forte delle altre mi fa sfuggire un gemito e Alec è già in piedi pronto per portarmi dalla saggia del branco.

Il posto dove mi faranno partorire si trova nell'ala est della grande villa e ci vorranno cinque minuti per raggiungerla.

《Forza piccola c'è la puoi fare.》 Dice lui prima di coprirmi con una vestaglia e prendermi in braccio. Le fitte diventano sempre più insopportabili e a quel punto mi lascio sfuggire qualche rantolo.

Attraversiamo l'ingresso dell'ala mentre sento rumori di voci e vedo un sacco di luci accendersi. Alec avrà già avvertito tutti.

Dopo un po' il dolore è talmente forte che a mala pena mi accorgo di quello che succede intorno a me.

Sono già in posizione quando sento la donna parlarmi.

《Fra qualche minuto dev'essere pronta a spingere, Luna.》l'entusiasmo della donna mi fa arrabbiare per un momento ma lascio stare e cerco di fare respiri profondi e lenti. Sento il sudore attraversarmi la pelle come se fosse ghiaccio e stringo la mano di Alec accanto a me.

《Andrà tutto bene, amore mio.》 La sua voce mi aiuta a tranquillizzarmi per qualche istante e guardo per alcuni attimi i occhi color cielo guardarmi con fierezza. Annuisco continuando la mia sessione di respiri.

《Adesso Luna, spinga.》Obbedisco e comincio a spingere. Sembra tutto al rallentatore, tutto si muove così lentamente che persino il dolore è eterno. Sento le lacrime appannarmi la vista ma le ignoro. Devo sopportarlo per il mio bambino, devo farcela.
Spingo ancora più forte e finalmente il pianto di un bambino riempie quella stanza così sfuocata. Sorrido inconsciamente per quel suono e poi lo vedo, lo vedo solo per un istante prima di addormentarmi.

Nel sogno io Alec e un piccolo bambino ci stiamo divertendo in una piccola raduna. È così bello quella scena eppure apro gli occhi. La stanza è così luminosa che ci metto qualche secondo ad abituarmi alla luce.

Con la coda dell'occhio vedo una figura al lato destro del letto e giro lentamente la testa per vedere meglio.

Alec è chinato sopra una culla con la mano che si muove lentamente sopra di essa. Il suo viso ha un espressione così dolce mentre guarda l'interno e sono tentata a lasciar durare quella visone in eterno ma lui alza gli occhi su di me. Ci guardiamo negli occhi così diversi eppure cosi legati e poi lui sorride. Un magnifico sorriso che mi lascia senza fiato. Si abbassa sulla culla e prende in braccio quel piccolo esserino avvolto da un panno azzurro. Si avvicina al lato sinistro del letto e prima di appoggiarlo fra le mie mani mi da un dolce bacio sulle labbra.

《Ben svegliata piccola.》

Appoggia il piccoletto fra le mie braccia e sorrido quando lo vedo dormire tranquillo.

《Ciao piccoletto.》 Sussurro anche se non mi sta ancora guardando.

Accarezzo la sua guancia morbida con un dito e sorrido quando fa una piccola smorfia.《Scommetto che sarà identico a te.》 Dico ridendo leggermente al ricordo delle smorfie che fa Alec quando i miei capelli gli finiscono in faccia.

Lui ride di gusto e poi ci concentriamo di nuovo sul piccoletto. Solo guardarlo sembra il passatempo più bello al mondo. Lo amo così tanto penso. Sento così tanto amore verso questo piccoletto che sono tentata a nasconderlo al mondo intero, anzi dovrei nascondere entrambi al mondo intero così ci saranno solo per me.

《Ti amo anche io piccola.》 Dice Alec ridendo dei miei pensieri strani.

《Non c'è nulla di male. Siete miei potrei farlo un giorno.》 Cerco di sembrare molto seria ma questo non fa che divertire ancor di più il ragazzone.

Dopo alcuni attimi però Alec sospira e lo guardo interrogativa.

《A quanto pare in questo branco la parola pazienza non esiste.》 dice guardando la porta chiusa. La sua espressione di disapprovazione e l'immagine delle persone che aspettano là fuori mi fanno ridere involontariamente. Mi sistemo meglio finché non sono abbastanza comoda e poi rivolgendomi ad Alec dico: 《Non facciamoli aspettare ulteriormente, hanno diritto di vedere il futuro Alpha Blackstone.》

I Found You, My MoonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora